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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Giugno 2007
 
   
  FONDI “CIPE”: GAVA (VENETO), “DA ROMA MAZZATA ALLE REGIONI VIRTUOSE”

 
   
  Venezia, 18 giugno 2007 - Il Fondo Nazionale per le Aree Sottoutilizzate (Fas), quello che va a finanziare le Intese di Programma tra le Regioni e lo Stato per la realizzazione di progetti in settori fondamentali come beni culturali, difesa del territorio, ciclo dell’acqua, mobilità, sviluppo locale, ricerca e società dell’informazione (i cosiddetti “Fondi Cipe”), subisce un taglio di quasi 3 miliardi di Euro nella finanziaria 2007, e per recuperare questi fondi, vengono colpite le Regioni virtuose, che rischiano di non vedersi assegnare né le premialità riservate a chi porta a compimento i progetti nei tempi e nei modi previsti dalle Intese con il Governo, né le poste derivanti dalla revoca di finanziamenti alle Regioni inadempienti. La “denuncia” viene dall’Assessore alle Politiche Economiche ed Istituzionali del Veneto Fabio Gava, riferendosi ad uno degli argomenti che stanno per arrivare all’attenzione della Conferenza delle Regioni e della Stato-regioni per il parere da dare sulle modalità con cui apportare i tagli al Fas. “Chi mi conosce – dice Gava di ritorno da un incontro della Conferenza delle Regioni tenutosi a Roma – sa che non sono abituato alle sparate, ma questa eventualità è davvero incredibile: nella Finanziaria 2007 il Governo decide di tagliare 3 miliardi di euro al Fondo per le Aree Sottoutilizzate che, annualmente, è dotato di circa 12 miliardi. E già sbaglia, perché si tratta della principale fonte nazionale di fondi per opere indispensabili sui territori. E di questi 3 miliardi di tagli cosa fa?: quasi due terzi li scarica addosso alle Regioni! E su quali Regioni? Naturalmente quelle virtuose, come il Veneto e il Nordest. Infatti – incalza Gava – il Governo si vuole incamerare 1 miliardo e 758 milioni di Euro di premialità e altri 173 milioni di revoche che colpiscono, giustamente, le Regioni inadempienti, e che però, secondo noi, dovrebbero essere riversati su quelle in linea con la realizzazione dei progetti. Se lo fanno – aggiunge Gava riferendosi al Governo – è meglio che la smettano di parlare di federalismo e ammettano che per loro le Regioni (almeno quelle virtuose come quelle del Nordest) sono solo vacche da mungere!”. “Per il solo Veneto – precisa Gava – si tratta di un taglio quantificabile in almeno 70 milioni di Euro, e comunque, in generale, si tratta di un pesantissimo colpo di accetta sulla principale fonte di finanziamento nazionale per realizzare progetti sui territori. E’ peraltro ben poco tranquillizzante l’assicurazione che le premialità verranno ripristinate successivamente, perché le modalità di questa presunta restituzione sono perlomeno fumose”. Gava concentra quindi l’attenzione sui 173 milioni di Euro (che il Governo intende incamerare) derivanti dalle revoche relative alle Regioni che non hanno portato a termine i progetti nei tempi e nei modi previsti. “Almeno questi fondi – dice Gava – devono essere rimessi in circolo e assegnati alle Regioni che hanno fatto il loro dovere! Chi sono? – si chiede Gava: le solite Veneto e tutto il Nordest, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Toscana. E dove non sono stati utilizzati correttamente questi fondi? Naturalmente in Puglia (57 milioni), Lazio (30 milioni), Calabria (28 milioni), Campania (26 milioni), Sardegna (12 milioni). Padroni di non usarli – conclude Gava – ma questi sono fondi che devono poter andare a chi vuole e sa investirli al meglio”. .  
   
 

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