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Notiziario Marketpress di Lunedě 18 Giugno 2007
 
   
  NEL SEGNO DELLA MATERIA PITTURA INFORMALE EUROPEA E AMERICANA CASTELBASSO (TERAMO) PROGETTO CULTURA EDIZIONE VII SETTORE ARTI VISIVE - DAL 14 LUGLIO AL 26 AGOSTO CATALOGO EDIZIONI GABRIELE MAZZOTTA

 
   
   Milano, 18 giugno 2007 - L’arte informale č una matrice fondamentale di tutta l’esperienza artistica contemporanea. Contestando tutti gli schemi del passato, la poetica dell´arte informale realizzň – tra la fine degli anni ’40 e i primi anni ’60 - l´identificazione dell´artista con la propria opera mediante il gesto stesso del dipingere. La poetica informale risente del portato culturale delle esperienze Dada, surrealiste ed espressioniste, esprimendosi come rifiuto della cultura, ascolto dell´inconscio ed esplosione dell´immagine dal profondo dell´io. La linea, il colore, la figura perdono significato e vengono sostituiti dal segno e dalla materia. Nell’ambito dell’informale č possibile distinguere tre correnti principali: la linea gestuale (che trova la sua massima espressione nel dripping di Jackson Pollock), la linea segnica (Tobey, Capogrossi), la linea materica (il cui massimo esponente č Burri). La mostra in programma dal 14 luglio al 26 agosto per l’Edizione 2007 di Castelbasso Progetto Cultura – curata da Silvia Pegoraro - vorrebbe tracciare un profilo abbastanza esaustivo della pittura informale attraverso un centinaio di opere storiche (anni ’50-primi ’60) di numerosi dei suoi principali protagonisti (italiani, europei e americani), molte delle quali inedite e difficilmente visibili in quanto parte di collezioni private. Un obiettivo importante della mostra č anche individuare e valorizzare personalitŕ di grande rilievo ma non ancora sufficientemente conosciute e apprezzate (come Luigi Boille, Mario De Luigi, Sergio Romiti o Piero Ruggeri). Importante la collaborazione con il Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (Milano), noto sin dagli anni ’50 per il celebre Premio Lissone (fra i piů importanti in Europa) che ha consentito al Museo stesso di acquisire una serie di fondamentali opere, fra cui alcuni capolavori dell’informale. L’attuale direttore del Museo, Luigi Cavadini, ha concesso per la mostra di Castelbasso il prestito di dieci importanti opere di anni cruciali per l’informale : Appel (1956), Dorazio (1959), Feito (1959), Moreni (1957), Perilli (1959), Romiti (1963), Scanavino (1953-57), Schneider (1958), Tápies (1956), Vedova (1958-59). Nel catalogo – Edizioni Gabriele Mazzotta – testi della curatrice e di Luigi Cavadini. Fra gli artisti presenti: Afro, Appel, Baj, Bellegarde, Boille, Brüning, Burri, Capogrossi, Crippa, De Luigi, Dova, Dubuffet, Fautrier, Fontana, Francis, Gallizio, Hartung, Jorn, Kline, Manzoni, Marca-relli, Mathieu, Michaux, Moreni, Morlotti, Novelli, Pace, Perilli, Pollock, Riopelle, Romiti, Ruggeri, Sanfilippo, Santomaso, Scanavino, Schneider, Schumacher, Scialoja, Soulages, Tal Coat, Tápies, Tobey, Turcato, Twombly, Vedova, Wols. .  
   
 

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