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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Giugno 2007
 
   
  RADIO RAI 1, IL COMUNICATTIVO: ESTATE TRA INTRATTENIMENTO E CULTURA

 
   
  Roma, 18 giugno 2007 - Temi e ospiti dal 18 al 22 giugno. Lunedì 18 giugno “Voglio fare l’attore… “ Adriana Sabbatini, casting director, Pupi Avati, regista, Rolando Ravello, attore. Il successo, più o meno effimero, di tanti personaggi emersi dal piccolo schermo come giovani armati di belle speranze e piacevole aspetto ha confuso un po’ le idee di quella parte del pubblico che lontana dagli entusiasmi adolescenziali si è chiesto come fossero possibili tante apparizioni televisive di persone prive di qualunque tendenza artistica. Le risposte sono probabilmente arrivate, almeno in parte, dalle note vicende che, partite da Potenza sono poi giunte a Roma e a Milano. È il business che impone certe regole e non soltanto nel mondo dello spettacolo. Ma accanto alle falene, che partono a sciami ma si riducono a rari esemplari, ci sono giovani che si preparano con sacrifici e serietà a intraprendere la strada della recitazione. E le scuole in Italia non mancano. Per chi vuole fare l’attore teatrale la più prestigiosa è certamente l’Accademia d’arte drammatica “Silvio D’amico” di Roma a cui fa seguito il Piccolo di Milano. Per chi è interessato al cinema, tra le scuole più famose c’è la Scuola nazionale di cinematografia che ha sede a Roma con una sezione a Torino e una a Milano indirizzata allo sviluppo della fiction televisiva europea. C’è poi l’Istituto di Stato per il cinema e la televisione “Roberto Rossellini”, l’unica scuola professionale statale che permette di conseguire un diploma di maturità sulla cinematografia. E c’è, poi, Zelig, una delle poche istituzioni formative in Europa che offrono una preparazione specifica nel settore del documentario. Per entrare in ognuna di queste scuole ci sono esami di ammissione molto severi che hanno il compito di selezionare i tanti candidati. All’ultima selezione del Piccolo di Milano sono stati scelti 24 giovani su quasi 900 partecipanti. A questi istituti se ne aggiungono molti altri che svolgono con serietà la loro attività di formazione professionale su cinema, tv e teatro. Martedì 19 giugno “La famiglia è in movimento” Franco Grillini, deputato Sinistra democratica, Osvaldo Napoli, deputato Forza Italia, Giovanna Manzi, direttore generale Best Western Italia parla del concorso letterario Best stories, racconti da camera. Per la rubrica "Il libro ad alto tasso comunicativo" Alviero Martini parla del suo libro "Il mondo in valigia" (Salani editore) e Gianni Gremese spiega il “Libro Ansa 2007” (Gremese editore). La famiglia, in questi ultimi tempi, è al centro dell’interesse. Ma di quale famiglia si parla? Al di là dell’aspetto religioso o giuridico la famiglia può essere nucleare o estesa, monogamica o poligamica. Un individuo può vivere varie forme di famiglia. Può cominciare la sua vita in una famiglia tradizionale e poi, col divorzio dei genitori, può entrare a far parte di una famiglia ricomposta con nuovi fratelli e sorelle e una nuova figura di padre sociale che si aggiunge a quello biologico. Da adulto, poi, può vivere da solo e quindi scegliere di convivere passando poi al matrimonio, magari con una persona diversa da quella con cui si era convissuto. Può poi divorziare e dar vita a sua volta a una famiglia ricomposta. Insomma, la famiglia è in continua trasformazione e quando si parla di convivenza non bisogna escludere che i due conviventi siano dello stesso sesso. L’istat definisce la famiglia come un insieme di persone dimoranti nella stessa abitazione e legate da vincoli di matrimonio, parentela, adozione o da soli vincoli affettivi. In Italia queste famiglie sono 22 milioni. Il 20 per cento non ha figli. Il 4 per cento sono coppie di conviventi. Una cifra non elevata. La vita di coppia è paritaria e i rapporti affettivi si sono democratizzati. Le vicende individuali, le immutabili necessità di protezione, cura, reciprocità affettiva si intrecciano con le mutazioni della vita sociale e creano nuovi equilibri. In questo contesto c’è chi si sente rassicurato dall’istituzione matrimoniale, da una idea di stabilità di coppia, e c’è invece chi ha l’esigenza di restare privo di vincoli, sia pure simbolici. Una convinzione che si rafforza nell’immagine dell’instabilità coniugale che caratterizza la nostra società. Intanto che in Italia si continua a discutere sui diritti dei conviventi, presso la Corte Europea di Giustizia c’è una montagna di ricorsi sull’argomento. Il caos sulla materia regna sovrano in Europa dopo che Spagna, Olanda e Belgio hanno aperto le porte ai matrimoni tra persone dello stesso sesso. Il guaio deriva dal fatto che le normative dei diversi Paesi sono tanto lontane da essere incompatibili le une con le altre. La presidenza europea, che attualmente è tedesca, cerca di avviare una armonizzazione legislativa in modo da determinare quali leggi nazionali sono da prendere in considerazione in caso di dispute internazionali su questioni di diritto familiare o di successione. E si tratta di un vero grattacapo per i tanti orientamenti dei Paesi europei. Perché se Spagna, Olanda e Belgio riconoscono le unioni omosessuali, Francia Gran Bretagna, Svezia, Finlandia, Danimarca, Cekia, Ungheria e Slovenia ammettono le partnership registrate ma con diverse soluzioni su pensioni, sanità ed eredità. Accanto a questi Paesi spiccano Italia, Portogallo, Polonia e Grecia per non aver ancora alcuna norma in materia. Mercoledì 20 giugno “Estate tra intrattenimento e cultura” Domenico De Masi, sociologo, presidente della fondazione Ravello e anima del Ravello Festival Toto Torri e Nicola Nieddu organizzatori "Grand Prix Corallo Città di Alghero". Franco Rina, ideatore e organizzatore rassegna cinematografica internazionale "Cinemadamare". Per la rubrica "Il libro ad alto tasso comunicativo" Vladimir Luxuria parla del suo libro "Chi ha paura della Muccassassina?" (Bompiani). L’estate porta con sé alcuni appuntamenti fissi che aiutano le nostre piccole cellule cerebrali a non andare in letargo e, nello stesso tempo, a fornire di carburante quelle preposte al piacere. Insomma, tutto si predispone in noi a stare all’aperto, a gustare buona musica, buoni spettacoli e buone letture, nonché buoni cibi possibilmente in altrettanto buona compagnia. Luoghi ameni o borghi sperduti sono tutti in grado di riservare ai loro ospiti simpatici intermezzi. Dalla montagna al mare, dalle località che fanno tendenza a quelle più celate è tutto un fermento di iniziative. Giovedì 21 giugno "La classe non è acqua, trasgredire con bon ton. Al mare" Ultimo appuntamento su come si trasgredisce con stile nelle varie situazioni di vita quotidiana con Igor Righetti e Patrizia De Blanck. Oggi si parlerà di come trasgredire con bon ton al mare. Per partecipare in diretta: numero verde gratuito 800 555 701. Per la rubrica "Il libro ad alto tasso comunicativo" il giornalista e scrittore Giordano Bruno Guerri parla del suo libro "Pensieri scorretti" (Utet) Venerdì 22 giugno “Italia sprecona” Mario Caligiuri, docente di Pedagogia della comunicazione università della Calabria e La Sapienza di Roma. Gian Antonio Stella, giornalista Corriere della Sera. Abbiamo scoperto, leggendo i dati Eurostat relativi al numero di ore lavorate in un anno che in Italia si lavora più che in Germania e nel Regno Unito. Disgraziatamente, però, tale nostro impegno non produce ricchezza dato che, pur lavorando di più, siamo i più poveri. Non si tratta di una questione di poco conto. Dimostra, invece, l’arretratezza del nostro mercato del lavoro dovuto, tra l’altro, a un sistema dominato da piccole imprese caratterizzate da poca tecnologia. Un problema legato all’organizzazione del lavoro a cui la politica non è ancora riuscita a dare idonee soluzioni. È, intanto, aumentato il precariato oltre ai prezzi, dalla benzina alle case e alle tasse. E aumenta e si diffonde la conoscenza su sprechi e privilegi della classe politica che, da parte sua, non rinuncia a nulla, ma sembra votata all’autolesionismo. È ancora negli occhi l’immagine di un Senato preda di un attacco di senile goliardia fatta di urla e di cartelli inalberati. Bel messaggio alle nuove generazioni che già nutrono profonde perplessità su come la nostra politica venga rappresentata. E ci sono poi ricerche e pubblicazioni che mettono in piazza i vizi pubblici. Uno studio realizzato da Swg per conto dell’Associazione nazionale comuni svela che gli italiani sono stanchi degli sprechi e dei privilegi della classe dirigente. E condividono il disegno di legge del ministro Giulio Santagata che prevede un taglio dei costi della politica. Una iniziativa che sembra voler se non eliminare almeno portare a cifre decorose alcune spese davvero improponibili come quelle che emergono dalla lettura incrociata dei bilanci di camera e senato dove si scopre che i senatori costano il doppio dei deputati nella ristorazione come nel consumo dell’acqua, del gas, nei servizi di lavanderia e persino per i biglietti aerei e ferroviari. Il bilancio del Senato è doppio rispetto alla Camera anche per le commissioni parlamentari di cui quella di inchiesta sul servizio sanitario nazionale ha chiesto al presidente del Senato, Franco Marini, di aumentare il limite massimo di spesa portandolo da 50 a 150 mila euro a causa dell’intensa attività svolta e da svolgere per conoscere le condizioni delle strutture sanitarie. Sennonché risulta che dal 15 novembre 2006 al 15 maggio 2007 la commissione ha fatto un sopralluogo in provincia di Sassari, uno all’ospedale di Vibo Valentia e tre a Roma. .  
   
 

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