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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Giugno 2007
 
   
  STORICHE DI COMODO, NON TIRIAMO LA CORDA

 
   
  Rozzano, 18 giugno 2007 - Storiche di comodo? Sì, sono quelle che non appartengono a un appassionato, ma al solito furbetto del quartierino che, pur di risparmiare su bollo e assicurazione, giura e spergiura di possedere una vettura da collezione. E così si porta a casa le sue belle agevolazioni, alla faccia di chi appassionato lo è davvero. Secondo quanto rilevato da Ruoteclassiche sul numero di giugno, in Campania i veicoli certificati come storici sono la bellezza di 18. 000, tanti da fare di questa regione una sorta di terra promessa del collezionismo; peccato che quando si va a guardare, di raduni, concorsi di eleganza, mostre scambio ed esposizioni, in zona ce ne sono col contagocce. Vezzo tutto partenopeo? Macché, i furbi sono ovunque: al Nord come al Centro, al Sud come sulle Isole. Fatti i debiti conti, promuovere a "storica" un´auto semplicemente "vecchia" adibita a uso quotidiano conviene. E c´è chi candidamente ammette: "Il premio di una normale polizza Rc per la mia Volvo ´240 Turbo´ dell´85 targata Napoli costerebbe almeno 1700 euro, quello di una polizza per auto storiche solo 150, e nessuno viene a controllare se uso la macchina tutti i giorni. Poi c´è il bollo: per la ´240 Turbo´, 145 Cv, dovrei pagare 364 euro e rotti l´anno; con l´immatricolazione come ´auto storica´ me la cavo con circa 28". Non c´è che dire, "fatta la legge, trovato l´inganno". Quanto potrà però durare la pacchia di pochi? Fino a quando le compagnie di assicurazione, oggi disposte a praticare tariffe di favore alle "storiche" perché il rischio per il loro uso amatoriale è basso, si accorgeranno dei "portoghesi" intrufolatisi tra gli onesti collezionisti. E allora, ancora una volta, per colpa dei soliti furbetti, ci rimetteremo tutti. .  
   
 

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