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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Giugno 2007
 
   
  DISABILI, CONVEGNO IN REGIONE CON LE ASSOCIAZIONI ABELLI: LA NOSTRA LEGGE NE VALORIZZA IMPORTANZA E RUOLO SOCIALE

 
   
   Milano, 18 giugno 2007 - Sono 3 milioni in Italia, quasi 500. 000 in Lombardia, i disabili (ciechi, sordi, mutilati e invalidi civili, del lavoro, per servizio), oltre alle famiglie dei caduti e dispersi in guerra, che fanno riferimento, alle loro sei associazioni nazionali, quelle che anche la Regione Lombardia, con la legge n. 24 del 1993, ha espressamente riconosciuto e delle quali sostiene l´attività con un contributo che oscilla sui 700. 000 euro all´anno. E proprio del rapporto fra Regione e associazioni in relazione alla legge regionale si è parlato il 15 giugno al convegno "Disabilità e sussidiarietà in Lombardia. Legge 24/93 - bilancio e prospettive", svoltosi all´auditorium Gaber del palazzo Pirelli. "La Lombardia - ha detto l´assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale, Gian Carlo Abelli, concludendo i lavori - è stata tra le prime Regioni in Italia a dotarsi di una legge ed è tuttora una delle poche che aiuta, anche finanziariamente e in misura così consistente, queste associazioni, riconoscendone l´importanza e il ruolo sociale" "A pieno titolo quindi - ha proseguito Abelli - possiamo parlare di una vera e propria partnership tra ente Regione e associazioni che, con questa legge, ha assunto uno status di ordine superiore rispetto alla convenzione o al semplice censimento in albi o registri. La nostra è una collaborazione destinata a durare nel tempo: una collaborazione che è anche condivisione di valori e che, in modo concreto, mette in rete conoscenze, risorse e strumenti". "Certamente - ha detto ancora l´assessore regionale - le sei associazioni sono chiamate ad un salto di qualità, dal momento che la legge n. 24 non deve essere intesa come semplice trasferimento di risorse economiche ma piuttosto come possibilità per le associazioni di ampliare il loro raggio d´azione. E per far ciò hanno bisogno di mettersi insieme per svolgere attività che diversamente non potrebbero svolgere da sole: formazione, informazione, ricerca tecnologica ecc. " L´assessore Abelli ha quindi letto un messaggio del presidente della Regione Roberto Formigoni, il quale ha ricordato che la legge regionale è stata inserita all´interno del Testo Unico sul Terzo settore in via di approvazione dal Consiglio regionale. Con questo intervento legislativo si intende dare dignità giuridica alle realtà presenti nel Terzo Settore, proprio come le associazioni dei disabili, realtà che partecipano attivamente alla programmazione, alla realizzazione e allo sviluppo della rete dei servizi sociali e socio-sanitari. "La Regione Lombardia - comunque - conclude il messaggio del presidente - intende continuare a promuovere il mondo associativo al quale voi appartenete. In questi anni, grazie alla nostra azione, le cooperative sociali sono cresciute del 30%, il volontariato del 22%, l´associazionismo del 109%, le associazioni famigliari sono decuplicate. Oltre 60 milioni di euro sono stati investiti per sostenere più di 3500 progetti del privato sociale". Ù All´incontro erano presenti anche: Nicola Stilla dell´Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, Francesco Bassani dell´Ente Nazionale Sordi, Attilio Schemmari dell´Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, Walter Ferrari dell´Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro Onlus, Santo Meduri dell´Unione Nazionale Mutilati per Servizio, Franco Vallesani dell´Associazione Nazionale delle Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra, e il Presidente della Fand regionale (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili) Franco Bettoni e Giorgio Fiorentini, docente all´Università Bocconi di Milano. .  
   
 

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