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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Giugno 2007
 
   
  LOMBARDIA.TESTAMENTO BIOLOGICO,FORMIGONI CRITICA DDL NO A ACCANIMENTO TERAPEUTICO E A EUTANASIA, SI A CURE PALLIATIVE

 
   
   Milano, 19 giugno 2007 - "No all´eutanasia, che è sempre una forma di eliminazione di una vita umana, perché con questo sistema si elimina la vita umana, bene supremo di Dio. No anche all´accanimento terapeutico, inutile e dannoso e soprattutto immorale, perché degrada la vita umana a livello di una macchina. Si alle cure palliative, perché è sempre doveroso lenire il dolore e diminuire inutili sofferenze, con forme di accompagnamento del morente rispettose della dignità della persona, permettendogli di interrogarsi sul senso della propria esistenza. Si alla vicinanza umana da parte di familiari, amici, volontari ai malati e ai malati in fase terminale". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo il 16 giugno al convegno " Il Testamento biologico e i medici di Milano", organizzato dall´Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri presso l´aula magna dell´università degli Studi. "Ritengo non condivisibile - ha affermato il presidente Formigoni - il progetto di legge presentato in Parlamento che, invece di promuovere l´alleanza terapeutica tra medico e paziente, rende questo rapporto ancor più burocratico, correndo il rischio di favorire forme di eutanasia "passiva"". Nel suo intervento, il presidente ha sottolineato che per ogni Istituzione pubblica la persona deve essere il riferimento centrale e anche il baluardo insuperabile: è la strada che Regione Lombardia ha scelto, mettendo al centro del sistema il malato, la famiglia, il medico". "La Regione Lombardia - ha proseguito il presidente Formigoni - continua a investire sulle risorse umane e la professionalità degli operatori, la loro formazione didattica e specialistica, nella convinzione che la loro piena valorizzazione sia una leva fondamentale per la qualità del sistema". La Lombardia è la regione più avanzata per le cure palliative e le terapie del dolore, con 61 unità operative presso strutture sanitarie del territorio (che rappresentano il 23% della realtà nazionale), 40 organizzazioni non-profit che operano in questo settore, 39 hospice, per un totale di 402 posti letto. Abbiamo un programma di sviluppo molto intenso che prevede l´apertura di altre 10 strutture, la metà delle quali entro quest´anno. L´attenzione ai nuovi bisogni è dimostrata anche dai superiori livelli di assistenza che vengono erogati in Lombardia: il contenuto di un recente provvedimento approvato dalla Giunta regionale riguarda proprio l´individuazione di ulteriori livelli regionali in aree delicate di intervento sanitario e socio-sanitario. Si tratta di interventi per ulteriori 81 milioni di euro così suddivisi: pazienti in Stato Vegetativo Persistente (persone in coma) assistiti in strutture accreditate (ulteriori risorse per 20 milioni di euro); pazienti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica e altre patologie neurodegenerative, terapie del dolore e cure palliative a favore di pazienti oncologici (ulteriori risorse per 12 milioni di euro); incremento delle prestazioni ambulatoriali per interventi di prevenzione attiva sul territorio (per ulteriori 30 milioni di euro); potenziamento dell´assistenza farmaceutica ai malati oncologici (per ulteriori 20 milioni di euro). .  
   
 

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