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Notiziario Marketpress di
Martedì 19 Giugno 2007 |
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SCOPRIRE I VINI DELLA SICILIA OCCIDENTALE CON KEMPINSKI HOTEL GIARDINO DI COSTANZA
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La Sicilia è una terra generosa di colori e profumi, con paesaggi forti illuminati da un sole intenso sotto l’azzurro profondo del cielo. I sapori di quest’isola ne rispecchiano il carattere contemporaneamente aspro e mite e anche i vini siciliani hanno saputo conquistare un posto di rilievo nella cultura enologica italiana ed internazionale con i loro sentori fruttati e forti. Una visita della Sicilia attraverso un itinerario enologico è un’occasione di grande arricchimento e può infondere sensazioni indimenticabili. L’area occidentale dell’isola è patria di vini importanti e Kempinski Hotel Giardino di Costanza, situato nei dintorni di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, proprio in uno dei punti di confine fra ben tre strade del vino, è il miglior indirizzo per un soggiorno di alto livello in Sicilia. Dettagli sulle tre strade del vino (La strada dell’Inzolia o Ansonica, La strada del vino Alcamo Doc e La strada del Marsala) sono più sotto. Scoprire la Sicilia attraverso i suoi vini Ci sono tanti modi per scoprire il carattere di una terra: mescolarsi alla gente, seguire percorsi poco noti, o ancora studiarne la storia attraverso i monumenti più insigni e quelli meno famosi che rivelano le origini del presente. In Sicilia, tutto ciò svela una terra complessa, fatta di chiaroscuri mozzafiato e di fascinazioni ancestrali. C’è però un modo diverso, che alcuni attenti conoscitori attuano: è la via del vino, frutto magnifico dell’addomesticamento di un territorio alle esigenze della cultura e dell’appagamento del gusto. Scoprire una terra attraverso i suoi vini significa cogliere l’essenza stessa della sua vita. Il vino siciliano: qualche dato storico e qualche numero La cultura vinicola siciliana risale al tempo degli insediamenti dei Greci, nell’area orientale, e dei Fenici in quella occidentale. In quell’epoca il vino era oggetto privilegiato degli scambi commerciali e il vino Marsala, uno dei più antichi d’Italia, risale proprio ai tempi della dominazione fenicia. Oggi la Sicilia produce il 12% della produzione vitivinicola italiana. È interessante sapere che i terreni coltivati per produrre il miglior vino siciliano si concentrano per il 65% in collina, per il 30% in pianura e per il restante 5% in montagna, territorio che complessivamente si estende per 150 mila ettari, il 77% dei quali è coltivato ad uva bianca, mentre il restante 23% è riservato all’uva rossa, quest’ultima prevalentemente trattata nell’area orientale. La regione produce quasi 6 milioni di ettolitri di vino per un fatturato superiore a 1 miliardo di euro. Sono dati che fanno capire l’importanza che l’industria enologica riveste nell’economia dell’isola, ma anche il valore del vino nella cultura siciliana. Negli ultimi due decenni la Sicilia è stata protagonista di un vero e proprio rinascimento enologico e produce molti vini di altissima qualità apprezzati sempre di più in tutto il mondo. Le Tre Vie Del Vino In Sicilia Occidentale La strada dell’Inzolia o Ansonica I vini delle terre della Valle del Belice o delle Terre Sicane, compresi press’a poco tra il fiume Belice e il lago Arancio, sono prodotti in un’area che comprende paesi come Montevago, Santa Margherita Belice, Menfi, Selinunte, Sciacca e Sambuca. Sono insediamenti urbani dal tipico timbro agricolo in cui si respira un tono di vita lento e posato e in cui l’architettura non manca di offrire sorprese come la ricchezza barocca di Sciacca o la meraviglia del parco archeologico di Selinunte. I vini di questa zona sono prevalentemente bianchi. Quattro Doc (Contessa Entellina, Menfi, Sambuca e Santa Margherita) che derivano da vitigni di pregio (Inzolia, Grecanico, Grillo, Fiano, Chardonnay e Catarratto per i bianchi, mentre i rossi vedono la prevalenza di Nero d’Avola, Cabernet Savignon, Merlot, Syrah e Nerello Mascalese). Il turista può assaporare vini come il Moscafratta di Agareno, Azimut Cantine Barbera, Pregio Casa Montalbano, Filangeri Doc, Mille e una notte Donnafugata, Chardonnay Planeta, Monteolimpo, Feudo Arancio. La strada del vino Alcamo Doc Il Bianco d’Alcamo è un vino particolarmente fruttato che viene prodotto in un’area estesa da Castellammare del Golfo e Alcamo fino a Calatafimi, cittadina di origine araba, includendo una perla archeologica come Segesta. Sono paesi con uno stile di vita piuttosto vivace, ricchi di edifici prevalentemente del Sei e Settecento, con frequenti castelli di grande impatto monumentale. E’ diffusa anche la presenza di bagli, ville e masserie, nonché le architetture delle tonnare e dei mulini ad acqua. Punti forti del territorio sono anche le risorse ambientali: le riserve naturali di Bosco d´Alcamo su Monte Bonifato e dello Zingaro, il complesso di Monte Inici, la querceta di Angimbè, le acque termali segestane, il lago Poma e i corsi d´acqua. L’alcamo è un vino Doc di moderata gradazione alcolica che ha una rinomanza in tutto il territorio nazionale per la freschezza del suo gusto e il suo sapore intenso ma gentile. Tra i produttori spicca l’azienda Ceuso. A Balestrate, al confine tra le province di Palermo e di Trapani, ha sede in un antico baglio ristrutturato l’azienda Fatascià, nome onomatopeico legato al battito delle ali della capinera di Pantelleria, di Stefania Lena e Giuseppe Natoli, con l’aiuto dell’enologo Riccardo Cotarella. Tra i vini di punta prodotti da questa azienda segnaliamo l’Almanera (nero d’Avola in purezza), l’Enigma blend di uve autoctone (grillo – grecanico – inzolia ), il Rosso del Presidente, unico per il suo uvaggio di Nero d’avola e Cabernet franc, e L’insolente classico e potente taglio di Merlot e Cabernet Sauvignon. La strada del Marsala Tra i vini siciliani il Marsala è diventato un simbolo conosciuto nel mondo intero e autentico orgoglio italiano, anche se la sua valorizzazione nell’Ottocento è dovuta agli inglesi. Coltivate su una terra calcarea, soleggiata, arida ma mitigata dalle brezze marine, dall’epoca romana le uve danno qui un vino caratterizzato da rare qualità d’invecchiamento e da un gusto ineguagliabile per forza ed espressività. Il vino Marsala regala sempre sensazioni intense, avvolgenti e durature. Con le sue solari sfumature, il giallo dorato che vira verso l´ambra intenso, talvolta brillando di riflessi rosso rubino, esibisce un bouquet tanto più complesso ed elegante quanti sono gli anni che ha trascorso riposando nelle accoglienti botti di rovere. L’area ha il suo baricentro nel comprensorio di Marsala, città magnifica di archeologia unita alla splendida arte monumentale barocca e a un lungomare di rara bellezza. I dintorni sono ricchi di vigneti e vignaioli, cantine private e sociali, enoteche e bagli, torri saracene e botteghe artigiane, musei e fattorie. Vale la pena ricordare che il Marsala è il primo Doc italiano per anzianità. Ve ne sono di vari tipi diversificati per invecchiamento: Fine, di 1 anno; Superiore, di 2 anni; Superiore Riserva tra i 2 e i 4 anni; Vergine, 5 anni; Vergine Riserva oltre i 5 anni d’invecchiamento. È prodotto da circa venti aziende nel territorio delle provincia di Trapani e proviene dai vitigni Grillo, Catarratto, Pignatello, Calabrese, Nerello Mascalese, Damaschino, Inzolia e Nero d’Avola. I produttori hanno nomi famosi, come le Cantine Florio, Donnafugata e Rallo, oppure Pellegrino, De Bartoli, Martinez, Pipitone & Spanò, Fratelli Lombardo, Buffa. Kempinski Hotel Giardino di Costanza: base di partenza per la scoperta dei vini siciliani Un viaggio in Sicilia alla ricerca dei sapori e dei luoghi d’origine della cultura di una delle terre più cariche di storia e di tradizioni d’Italia trova nel Kempinski Hotel Giardino di Costanza di Mazara del Vallo l’ospitalità più accogliente, situato com’è proprio in uno dei punti di confine fra le tre strade del vino. Info. Mazara@kempinski. Com www. Kempinski-sicily. Com . |
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