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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Giugno 2007
 
   
  TOSCANA: INDAGINE CONGIUNTURALE I TRIMESTRE 2007

 
   
  Firenze, 25 giugno 2007 - L´industria manifatturiera toscana, come rileva l´indagine trimestrale di Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana, ha chiuso i primi tre mesi dell´anno con un nuovo passo avanti lungo il sentiero della ripresa iniziato a cavallo tra il 2005 e il 2006. Anche se perdono di intensità, gli indicatori restano positivi: in particolare la produzione segna un balzo del +2,9% sul primo trimestre dell´anno scorso mentre si ferma a solo un +0,3% rispetto all´ultima frazione del 2006. Il sistema manifatturiero, dunque, continua a risalire gradualmente la china (per inciso la crescita della produzione si mostra lievemente più vivace rispetto a quella media nazionale: +2,5% se corretta per il diverso numero di giornate lavorative) ma rallenta la corsa. Nel dettaglio, l´industria toscana riesce ad inanellare il sesto trimestre consecutivo con il segno "più" grazie al contributo di quasi tutte le sue componenti. La ripresa della produzione interessa imprese piccole, medie e grandi ma risulta più vivace tra queste ultime mentre i settori che spingono di più sono meccanica, elettronica-mezzi di trasporto e chimica-farmaceutica-gomma-plastica. Le ombre tornano invece a coprire il tessile-abbigliamento ed il legno-mobili. Il grado di utilizzo medio degli impianti (74,9%), probabilmente anche per il forte impulso dato dalla spesa per gli investimenti effettuati nel 2006, arretra tanto rispetto al medesimo trimestre dell´anno precedente quanto rispetto ai valori medi del 2006 (75,9%). Fatturato, ordinativi e prezzi. Al lordo del fondo di inflazione, il balzo del fatturato nel primo trimestre 2007 (+3,7%) risulta allineato all´incremento della produzione, che come abbiamo visto è stato pari a +2,9%. La consistenza degli ordini si conferma tonica (rispettivamente +3,1% e +2,9% sui fronti interno ed estero) e questo nei prossimi mesi dovrebbe portare altra acqua alla ruota della ripresa. Anche in questo caso siamo di fronte a progressi spalmati in modo abbastanza uniforme tra le imprese piccole, medie e grandi, con una lunghezza di vantaggio per queste ultime due categorie. A livello di settori il quadro è più frastagliato e in alcuni casi riaffiora il segno meno; in ogni caso, i risultati più brillanti si registrano, di nuovo, nella meccanica, nella chimica-farmaceutica-gomma-plastica e nell´elettronica-mezzi di trasporto. L´intonazione della produzione, insieme al vento della domanda e alle tensioni sui mercati delle materie prime (di nuovo in ascesa in questa prima parte del 2007) sostengono i listini: +2,3% nel I trimestre 2007 rispetto a 12 mesi prima. Il surriscaldamento dei listini risulta sopra la media nel settore della lavorazione dei metalli (+4,1%), dell´elettronica-mezzi di trasporto (+3,3%) e della chimica-farmaceutica-gomma-plastica (+2,8%). La dimensione d´impresa. Come era già emerso nei precedenti rapporti congiunturali, protagoniste di questo ciclo di ripresa sono un po´ tutte le imprese, indipendentemente dalle dimensioni. Per le piccole imprese (10-49 addetti), la crescita della produzione ha messo a segno su base annua un +1,1%; meglio hanno fatto le medie imprese (50-249 addetti) con +3,1% e soprattutto le aziende più grandi (250 addetti ed oltre) che crescono con passo vicino alle due cifre (+9,8%). Congiuntura e settori. Diversamente da quanto emerso nelle indagini immediatamente precedenti, in questa prima frazione del 2007 la ripresa degli indici della produzione, del fatturato e della domanda è tornata ad essere, almeno in parte, selettiva. Il settore legno-mobili, dopo il +1,9% segnato nel Iv trimestre 2006, registra una flessione di -1,2% (alla quale, per la verità, fa da contro altare un lapidario +5,1% nella consistenza degli ordini esteri). Il tessile-abbigliamento inverte di nuovo la rotta e dopo tre trimestri che avevano acceso le speranza di una incipiente ripresa, vira di nuovo in area negativa, anche se di poco: -0,2% la produzione, -2,1% il fatturato e -2,5% e -0,7% rispettivamente ordinativi esteri ed interni. Per contro, marciano decisamente spediti la meccanica (produzione +7,3% su stesso periodo 2006), l´elettronica-mezzi di trasporto (+7,8%), la chimica-farmaceutica-gomma-plastica (+5,2%) e l´alimentare (+4,6%). Più contenute, infine, le performances della produzione degli altri settori: la lavorazione dei metalli (+2,0%), i minerali non metalliferi (+2,1%), il pelli-cuoio-calzature (+1,5%) e le altre manifatture (principalmente orafo, cartotecnica e raffinazione: +1,7%). Aspettative per il Ii trimestre 2007. Le aspettative per il secondo trimestre restano improntante ad un certo ottimismo. Il barometro segna un aumento della produzione, rispetto al medesimo periodo del 2006, per il 23% delle imprese intervistate contro valori decisamente più bassi (11%) per le attese di segno opposto; il saldo si mostra quindi positivo per 12 punti percentuali. A livello settoriale, in sintonia con quanto già evidenziato, le prospettive sono più favorevoli nella chimica-farmaceutica-gomma-plastica (+28% il saldo aumenti-diminuzioni) e nell´elettronica-mezzi di trasporto (+25% il saldo) nella lavorazione dei metalli (+19%), nella meccanica (+18%) e nei minerali non metalliferi (+17%). Più contratti gli altri settori, in particolare l´alimentare (2 punti percentuali il saldo tra "ottimisti" e "pessimisti"), il tessile-abbigliamento (5 pp. ) e il pelli-cuoio-calzature (4 pp. ). Il Punto di vista del Presidente Pacini. "In questo primo scorcio di 2007 il sistema manifatturiero toscano prosegue nella sua fase di crescita in atto ormai da sei trimestri. - ha commentato Pierfrancesco Pacini, Presidente di Unioncamere Toscana - Se produzione (+2,9%) e fatturato (+3,7%) avanzano grazie ad un contesto esterno ancora favorevole ed a una domanda interna finalmente in recupero (+3,1% gli ordini interni) è anche vero che la ripresa sta avvenendo grazie ad un processo di riorganizzazione complessiva del sistema avviato in questi anni. Lo notiamo dalla diminuzione delle imprese manifatturiere e dalla crescita delle società di capitali nello stesso settore che monitoriamo con il nostro Movimprese ". "Il problema che ora abbiamo davanti è assicurare che questa crescita si trasformi in sviluppo duraturo e sostenibile. Le nostre imprese debbono infatti portare a compimento quei processi virtuosi di aumento dimensionale, maggiore internazionalizzazione, maggiore ricerca ed innovazione tecnologica, che sono necessari per rispondere alla concorrenza estera. Il pubblico, comprese le Camere di Commercio, deve invece aiutare il sistema produttivo favorendo questi processi, soprattutto creando le condizioni perché la Pubblica Amministrazione sia più efficiente, cioè meno costosa e più rapida nelle decisioni. E´ un argomento che da anni e soprattutto negli ultimi tempi trova spazio sempre più spesso nella discussione politica, alla quale le Camere di Commercio rispondono con numerosi servizi telematici legati all´utilizzo del nostro Registro Imprese". Il punto di vista del Consigliere Salvi. "Nel registrare i nuovi progressi del quadro congiunturale, si deve, tuttavia, sottolineare il rallentamento della corsa della nostra economia" - ha osservato il Consigliere incaricato al Centro Studi di Confindustria Toscana, Filippo Salvi. "Questo significa ancora molto lavoro da fare sia per gli imprenditori toscani sul fronte dei fattori competitivi delle aziende, sia per il contesto esterno ad esse che deve interfacciare - con maggiori sforzi di innovazione - il riposizionamento in atto da parte del sistema produttivo; è solo con l´impegno di tutti che potrà confermarsi un nuovo ciclo espansivo per l´economia della nostra regione". L´indagine sulla congiuntura manifatturiera regionale Toscana relativa al I trimestre 2007 si è svolta nel periodo 26 marzo 2007 - 30 aprile 2007. La rilevazione ha riguardato un campione di 1. 569 unità locali manifatturiere con almeno dieci addetti. .  
   
 

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