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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Giugno 2007
 
   
  SANITÀ IL PROGETTO PUO’ ADESSO CONTINUARE SPEDITAMENTE SIOR ASSOLTO. ROSSI: “UN SIGILLO D’ONORE PER LA SANITÀ TOSCANA” IL COMMENTO DELL’ASSESSORE ENRICO ROSSI ALLA SENTENZA DI PRATO SUI NUOVI OSPEDALI

 
   
  Firenze, 25 giugno 2007 - ”Un sigillo d’onore per la sanità toscana”: così l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi definisce la sentenza di piena assoluzione emessa dal tribunale di Prato nei confronti dei tre responsabili del procedimento di finanza di progetto per la realizzazione dei quattro nuovo ospedali della Toscana. Sono completamente cadute infatti le imputazioni formulate dall’esposto del Consorzio Regionale Etruria e dalla querela del Consorzio Toscana Salute. I tre imputati erano Mauro Pallini, nella qualità di presidente del Sior, il Sistema integrato ospedali regionali che unisce le 4 aziende sanitarie coinvolte nel progetto (Prato, Pistoia, Massa Carrara e Lucca), l’ingegner Fabrizio D’arrigo, responsabile del procedimento e l’avvocato Paolo Federigi, segretario del Sior. “Questa sentenza, che abbiamo atteso con fiducia – prosegue l’assessore Rossi – conferma la linearità, la trasparenza, la correttezza con cui si amministrano in Toscana le istituzioni sanitarie. Conferma inoltre l’onestà e la correttezza personale dei dirigenti e dei funzionari della sanità, che hanno seguito la complessa procedura di gara per l’appalto dei quattro ospedali. Dopo le sentenze sul piano amministrativo, che hanno anch’esse attestato la correttezza del Sior in tutte le procedure, questa piena assoluzione sul versante penale, la cui azione era stata promossa per iniziativa di interessi privati, rappresenta la chiusura definitiva di una fase fin troppo lunga e consente di riprendere con speditezza e rinnovato entusiasmo questa importantissima realizzazione. ” “Voglio infine ringraziare – conclude l’assessore Rossi – in particolare il dottor Pallini, l’ingegner D’arrigo e l’avvocato Federigi per la compostezza con la quale hanno reagito ad accuse infamanti, senza mai smarrire lo spirito di servizio verso le istituzioni e verso i cittadini”. .  
   
 

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