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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Giugno 2007
 
   
  I RICERCATORI SVILUPPANO UN CODICE PER GARANTIRE LA STABILITÀ DEL PLASMA NEL REATTORE ITER

 
   
   Bruxelles, 25 giugno 2007 - I ricercatori dell´istituto di fisica del plasma Max Planck hanno sviluppato un codice speciale al fine di calcolare le curvature nel reattore di prova del progetto relativo al reattore sperimentale termonucleare internazionale (Iter). Tale procedura dovrebbe garantire la stabilità del reattore. Il reattore sperimentale a fusione, la cui sede sarà a Cadarache, nel sud della Francia, cercherà di ricreare sulla Terra le reazioni nucleari che alimentano il Sole e altre stelle. Per produrre tale energia, il reattore avrà bisogno di riscaldare il plasma a idrogeno a temperature superiori ai 100 milioni di gradi centigradi. Si è stimato che il reattore potrebbe produrre, a impulsi continui, energia di fusione pari a circa 500 megawatt. La temperatura del plasma sarà così elevata da dover essere contenuta all´interno di un campo magnetico, evitando qualsiasi contatto con le pareti del contenitore. Il modo in cui interagiscono le particelle di plasma e la gabbia magnetica può, tuttavia, provocare irregolarità e affossamenti (curvature) al di fuori del campo magnetico. Tali curvature compromettono il contenimento del plasma, riducendo pertanto la reazione di fusione. Secondo i calcoli dei ricercatori, si verificherebbero in Iter proprio in stati del plasma su cui gli scienziati fanno affidamento per lo sviluppo di un reattore in grado di funzionare ininterrottamente. Tuttavia, esistono numerose soluzioni possibili per risolvere questo problema, tra cui l´impiego di una parete superconduttrice, in grado di stabilizzare il plasma e compensare le curvature. Un´altra possibilità è l´impiego di una «normale» parete di acciaio, che potrebbe rallentare da microsecondi a millisecondi la formazione di curvature. Questo rende il processo abbastanza lento per un intervento del sistema automatico di reazione. Inoltre, al fine di arrestare ed eliminare le irregolarità e gli affossamenti prima che aumentino di dimensione, potrebbero essere utilizzate deboli correnti di controllo di natura elettrica che scorrono in piccole bobine magnetiche lungo la parete. Affinché tali rimedi siano davvero efficaci, i ricercatori devono essere in grado di descrivere e calcolare i processi con precisione. Questo è il punto di partenza dello sviluppo del nuovo codice Starwall. Per la prima volta, il codice fornisce informazioni riguardo al plasma e alle pareti del contenitore in tutte e tre le dimensioni spaziali. In precedenza, si calcolavano solo due dimensioni spaziali. Ciò avveniva poiché il contenitore ad anello del plasma, la gabbia magnetica e il plasma sono di forma assisimmetrica e intorno all´anello non si verificano cambiamenti. Tuttavia, nel descrivere le interazioni elettromagnetiche tra il plasma e la parete del contenitore, i ricercatori hanno dovuto considerare il fatto che la parete non è uguale in ogni sezione. Per esempio, in alcune parti vi sono larghe aperture che rendono il plasma accessibile ai sistemi di riscaldamento, alle pompe e agli strumenti di misurazione. Il calcolo esatto delle curvature nella parete richiede pertanto l´inserimento di tutte e tre le dimensioni spaziali. Il nuovo codice dovrebbe aiutare a garantire l´utilizzo dei processi di stabilità corretti. È già stato calcolato che il reattore Iter potrebbe rimanere stabile con una pressione del plasma più elevata del 50% rispetto a quella che avrebbe potuto sostenere senza processi di stabilizzazione. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Ipp. Mpg. De/ http://www. Iter. Org/ .  
   
 

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