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Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Giugno 2007 |
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ZAIA FIRMA L’ ACCORDO PER RICONVERSIONE PRODUTTIVA ZUCCHERIFICIO DI PORTO VIRO
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Venezia - Il vicepresidente della Giunta regionale Luca Zaia sottoscriverà il 26 giugno a Palazzo Balbi, l’accordo per la riconversione produttiva dello stabilimento saccarifero di Porto Viro, in Polesine, che sarà sostituito da un impianto di produzione di bioetanolo. “Si tratta – ha sottolineato Zaia – della prima intesa del genere che viene formalizzata in Italia in conseguenza della nuova Organizzazione di Mercato per il settore bieticolo – saccarifero. Con l’accordo, sarà possibile utilizzare i sostegni previsti, finalizzati a dare uno sbocco produttivo e occupazionale sia ai lavoratori dell’attuale impianto, sia al sistema agricolo che gravita in una vasta area del Polesine”. In sostanza, lo zuccherificio di Porto Viro sarà sostituito con un impianto di produzione di bioetanolo che verrà realizzato a Loreo e produrrà, tra l’altro, anche 170 tonnellate di sottoprodotto di lavorazione, utilizzabile nell’alimentazione animale e, in futuro. Come fonte di energia, con un prelievo di acqua dal Po pari a circa un terzo rispetto ai precedenti fabbisogni dello zuccherificio. A Porto Viro resterà l’impianto di confezionamento dello zucchero proveniente da Pontelongo. L’intesa sarà sottoscritta da Regione, Provincia di Rovigo, Comuni di Porto Viro e Loreo, Italia Zuccheri S. P. A. , Organizzazioni professionali agricole, rappresentanze sindacali dei lavoratori e organizzazioni delle cooperative. “La riforma della politica europea dello zucchero – ha ricordato Zaia – ha comportato la chiusura di 13 dei 19 stabilimenti operanti in Italia, tra i quali appunto quello di Porto Viro, per il quale Italia Zuccheri S. P. A. Rinuncia a una quota produttiva di zucchero pari a 71. 185,6 tonnellate, ricevendo come indennizzo un aiuto comunitario e predisponendo un progetto per la produzione di 160 mila tonnellate l’anno di alcol, mediante l’utilizzo di 521 mila tonnellate annue di granella di mais, per produrre le quali servono circa 50 – 55 mila ettari di terreno”. “Il nostro impegno è ora volto a garantire – ha affermato Zaia – che la prima fonte di approvvigionamento della materia prima per il funzionamento del nuovo stabilimento sia il territorio agricolo polesano”. . |
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