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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Giugno 2006
 
   
  LE ACCADEMIE DELLE SCIENZE INVITANO IL G8 A NON ABBASSARE LA GUARDIA IN TEMA DI MALATTIE

 
   
  Bruxelles, 19 giugno 2006 - Le accademie scientifiche di 12 paesi hanno invitato i leader mondiali, ed espressamente quelli del G8, a non permettere che l´interesse rivolto in questo momento all´influenza aviaria distolga l´attenzione dall´attività che si sta svolgendo per eradicare patologie esistenti da tempo, in particolare la tubercolosi (Tb), la malaria e l´Hiv/aids. Chiedono al gruppo G8, di cui fanno parte l´Ue e quattro dei suoi Stati membri, di mettere in atto strategie a livello mondiale al fine di contrastare tutte le malattie esistenti e quelle emergenti. Il G8 si riunirà a San Pietroburgo fra il 15 e il 17 luglio. Martin Rees è il presidente della Royal Society britannica, uno dei firmatari della relazione. "Si registra un bisogno urgente di procedere ad una pianificazione ed una sorveglianza internazionali maggiormente coordinate per affrontare l´attuale minaccia di un´influenza pandemica. È di vitale importanza, inoltre, che la comunità internazionale non dimentichi che attualmente nel mondo l´influenza aviaria non è la maggiore preoccupazione in tema di malattie. Altre malattie emergenti e malattie infettive esistenti come la tubercolosi, l´Hiv/ Aids e la malaria provocano un malessere diffuso e arrecano un grave danno economico ai paesi in via di sviluppo", ha dichiarato. Malattie quali la Tb, la malaria e l´Hiv/aids costituiscono già un gravoso onere per i paesi colpiti. Per una crudele ironia del destino, i paesi più pesantemente colpiti sono di solito anche quelli che possono contribuire meno alla soluzione del problema; sopportando così un doppio onere economico. "La lotta in corso contro l´influenza aviaria è essenziale e fungerà, si spera, da catalizzatore per migliorare le attività di pianificazione, controllo e risposta alla minaccia rappresentata da altre malattie mondiali emergenti o riemergenti. Molte delle questioni riguardanti l´influenza aviaria, ad esempio il miglioramento del controllo di potenziali fonti patogene per gli uomini e gli animali e di focolai di patologie umane, nonché la pianificazione della produzione e della distribuzione di vaccini adeguati in caso di pandemia, sono applicabili a un gran numero di malattie", ha affermato il dott. Rees. "Dovremmo esortare i governi a prendere in considerazione questa disparità esistente fra i paesi in via di sviluppo e quelli industrializzati, e adeguare di conseguenza i sistemi di controllo internazionale, per far sì che possano affrontare le minacce attuali e future mantenendo la crescita economica e uno sviluppo sostenibile", ha dichiarato. I firmatari hanno formulato sei raccomandazioni per combattere l´influenza aviaria: Sostenere le iniziative internazionali consolidate al riguardo, elaborate dall´Organizzazione mondiale della sanità, dall´Organizzazione mondiale per la salute animale, dall´Organizzazione delle Nazioni Unite per l´Alimentazione e l´agricoltura (Fao) e dalla Banca mondiale. I singoli Stati dovrebbero prestare attenzione a queste iniziative nella fase di organizzazione delle loro strategie. Fornire ai paesi in via di sviluppo il sostegno per predisporre le loro strategie e le infrastrutture adeguate alla lotta contro l´influenza aviaria e altre malattie, in particolare per le fasi di rilevamento e di controllo, dal momento che numerosi paesi non hanno finanziamenti né capacità di intervenire. I governi del G8 dovrebbero ricevere una consulenza indipendente sulla strategia di sorveglianza globale, e attuare una strategia coordinata. Impiegare risorse per sviluppare nuovi tipi di vaccini ed esplorare i collegamenti della trasmissione da animale a essere umano. Gli Stati dovrebbero collaborare e scambiarsi informazioni sulle epidemie e sviluppare una strategia di intervento efficace. Tutte le strategie adottate per lottare contro l´influenza aviaria sono applicabili e attinenti ad altre malattie infettive, e le risorse impegnate per l´influenza aviaria dovrebbero integrare, e non concorrere con i finanziamenti già destinati ad affrontare malattie quali Hiv/aids, Tb, malaria ed ebola. I firmatari rappresentano le accademie scientifiche nazionali di Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Russia, Sudafrica, Regno Unito e Stati Uniti. Per accedere alla dichiarazione consultare: http://www. Royalsoc. Ac. Uk/downloaddoc. Asp?id=3027 .  
   
 

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