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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Giugno 2007 |
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ATTENDENDO IL TRATTATO DI LISBONA
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Bruxelles, 27 giugno 2007 - L´accordo raggiunto all´alba del 23 giugno dai capi di Stato e di governo dei ventisette paesi membri dell´Unione europea apre la strada alla convocazione di una Conferenza intergovernativa (Cig) che dovrà tradurre in testi di modifica al Trattato di Nizza l´insieme delle decisioni contenute nel progetto di mandato adottato dal Consiglio europeo. Formalmente, la Cig sarà convocata in occasione del Consiglio Affari generali del 23 luglio, dopo l´approvazione dei pareri (obbligatori ma non vincolanti) del Parlamento europeo e della Commissione europea. Tale approvazione dovrebbe avvenire il 10 luglio a Strasburgo. La Cig dovrebbe poi riunirsi a livello tecnico con i rappresentanti diplomatici degli Stati membri ed a livello politico con i ministri degli esteri. Parteciperanno ai lavori della Cig un rappresentante della Commissione europea e tre rappresentanti del Parlamento europeo mentre la presidenza portoghese si è impegnata ad informare regolarmente i governi dei paesi candidati (Croazia, ex Repubblica iugoslava di Macedonia e Turchia). La futura presidenza portoghese ha già annunciato che farà ogni sforzo per giungere ad un accordo politico in occasione del Consiglio europeo di Lisbona del 18 e 19 ottobre in modo tale da consentire ai capi di Stato e di governo di adottare il testo definitivo di modifica del Trattato di Nizza alla riunione del Consiglio europeo che si svolgerà a Bruxelles il 13 e 14 dicembre. Il testo così adottato sarà consegnato a giuristi e traduttori che dovranno mettere a punto la versione definitiva per le ratifiche nazionali. Se saranno rispettati i tempi utilizzati in occasione delle precedenti Cig, i ministri degli esteri apporranno la loro firma sul testo definitivo nel febbraio 2008 e da allora inizieranno le procedure nazionali di ratifica che dovrebbero concludersi in tempo utile prima delle elezioni europee del 14 giugno 2009. Nella maggior parte dei casi si tratterà di ratifiche parlamentari, salvo in Irlanda dove il referendum è previsto dalla Costituzione ed in Danimarca dove il referendum è obbligatorio se la ratifica parlamentare avviene con una maggioranza minore dei 5/6 dei membri del Folketing. Il nuovo trattato dovrebbe prendere il nome dalla città di Lisbona, succedendo dunque ai Trattati di Roma (1957), all´Atto Unico (1986), ai Trattati di Maastricht (1991), di Amsterdam (1997) e di Nizza (2000) ed accogliendo circa il 90% delle innovazioni contenute nel Trattato che adotta una Costituzione per l´Europa (2004). Si tratta dunque della sesta Cig nella storia dell´integrazione comunitaria dopo la firma dei Trattati di Roma se non si calcolano i negoziati che hanno portato alla cosiddetta fusione degli esecutivi nel 1967 ed alle modifiche delle disposizioni in materia di bilancio del 1970 e del 1975 che ampliarono soprattutto i poteri del Parlamento europeo. Se non ci saranno sorprese nel negoziato e cioè se i rappresentanti dei governi che hanno frenato durante i lavori del Consiglio europeo non tenteranno di introdurre interpretazioni restrittive del mandato o nuove clausole di opt out, la Cig dovrebbe dunque limitarsi ad innestare nel Trattato di Nizza la maggior parte degli articoli della prima e della quarta parte della Costituzione europea, con un ruolo radicalmente differente da quello esercitato dalle Cig precedenti dove i mandati adottati dai capi di Stato e di governo lasciavano ampi spazi al negoziato diplomatico. Seguendo le proposte presentate dalla presidenza tedesca e suggerite dai governi britannico, ceco, olandese e polacco, "il progetto costituzionale che consisteva nell´abrogazione di tutti i trattati esistenti e nella loro sostituzione con unico testo denominato costituzione" sarà abbandonato mentre il Trattato di Nizza sarà riorganizzato in due distinti trattati (che avranno tuttavia lo stesso valore giuridico): il trattato sull´Unione europea (Tue) ed il Trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfu). Il testo della presidenza precisa ad abundantiam che il termine "costituzione" non sarà utilizzato, il "ministro degli esteri dell´Unione" sarà denominato Alto rappresentante e che i termini "legge" e "legge quadro" saranno abbandonati. Parimenti, i trattati modificati non conterranno nessun articolo che faccia riferimento ai simboli quali la bandiera, l´inno e il motto. Insieme alla Costituzione è stata dunque abbandonata sia l´idea di una vera semplificazione e di una maggiore leggibilità dei Trattati sia l´idea del presidente Sarkozy di un mini-trattato. Il testo che sarà sottoposto alle ratifiche nazionali conterrà almeno quattrocento articoli fatta esclusione dei numerosi protocolli aggiuntivi e di varie dichiarazioni. In mancanza di un cambiamento sostanziale nel quadro politico europeo o di una nuova crisi dell´Unione, è difficile immaginare che il cammino della costituzionalizzazione dell´Unione possa essere ripreso nel medio periodo. Secondo la presidenza tedesca, l´abbandono della Costituzione è stato giustificato dal fatto che l´opinione pubblica europea avrebbe avuto paura che, attraverso di essa, l´Unione si sarebbe trasformata in un Super-stato europeo. Probabilmente Berlino dispone di strumenti di sondaggio più sofisticati di quelli dell´ Eurobarometro per sondare l´opinione dei cittadini europei, poiché l´ultimo sondaggio effettuato a Bruxelles conferma che una maggioranza significativa di europei è favorevole alla Costituzione europea. Il Trattato di Lisbona dovrebbe dunque contenere, fra le altre innovazioni importanti, l´indicazione di alcuni obiettivi, al cui perseguimento dovrà essere improntata l´azione dell´Unione, come il raggiungimento di un elevato livello di occupazione, il progresso scientifico e tecnologico, la lotta contro l´esclusione sociale e le discriminazioni, la promozione della giustizia, la protezione sociale e la coesione territoriale, il rispetto delle diversità linguistiche e lo sviluppo del patrimonio culturale europeo, l´affermazione e la promozione dei valori e degli interessi dell´Unione anche nei rapporti con il resto del mondo. Fra gli obiettivi dell´Unione e su richiesta francese è stato soppresso il riferimento alla libera concorrenza che è stato tuttavia ripreso in un protocollo aggiuntivo che ne diminuisce l´impatto politico ma ne salvaguarda la forza giuridica. A questo protocollo se ne aggiunge uno sui servizi di interesse economico generale. Non è stato invece proposto né dalla Francia né dall´Italia un protocollo aggiuntivo sull´Eurogruppo, un tema che è stato evocato più volte da Sarkozy e Prodi come il terreno privilegiato di una futura cooperazione rafforzata a 15. La Carta dei diritti fondamentali di Nizza avrà un valore giuridicamente vincolante, ma non sarà inserita integralmente nel testo del nuovo Trattato. Il Regno Unito otterrà di essere escluso dall´applicazione sul suo territorio dei diritti economici e sociali. Il Regno Unito rafforza inoltre il suo isolamento nella cooperazione giudiziaria in materia penale e nella cooperazione di polizia. Il Trattato conterrà le disposizioni sui principi democratici previste dalla Costituzione ed in particolare il diritto di iniziativa legislativa popolare, un diritto che potrà essere tuttavia esercitato dai cittadini solo quando le istituzioni europee avranno adottato una norma di attuazione. A partire dal 2009, l´Unione europea avrà: - un Parlamento composto di un massimo di 750 deputati europei; - una Commissione composta da un numero di commissari inferiore a quello degli Stati membri (ma questo cambiamento potrebbe slittare al 2014); - un presidente del Consiglio europeo (eletto dai capi di Stato e di governo) per una durata di due anni e mezzo rinnovabile una sola volta. Egli non potrà esercitare un mandato nazionale ed assicurerà la rappresentanza dell´Unione per le materie relative alla politica estera e di sicurezza comune fatte salve le attribuzioni dell´Alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza; - un Alto rappresentante (che sostituisce il ministro degli esteri previsto dalla Costituzione) che potrebbe presiedere il Consiglio "Affari esteri" ed sarà uno dei vicepresidenti della Commissione. Egli sarà coadiuvato da un servizio europeo per l´azione esterna e la cooperazione strutturata permanente nel settore della difesa. Contrariamente alla presidenza del Consiglio europeo ed a quella del Consiglio "Affari esteri", la presidenza delle formazioni "settoriali" del Consiglio continuerà ad essere esercitata secondo un sistema di rotazione paritaria. Come si sa e per ottenere l´accordo della Polonia, il nuovo sistema di voto nel Consiglio a doppia maggioranza sarà applicato di fatto dopo il 1° aprile 2017 soprattutto per consentire l´applicazione del sistema attuale più favorevole alla Polonia. Saranno invece immediatamente estesi, così come previsto dalla Costituzione, i casi in cui il Consiglio voterà a maggioranza (a cui si accompagnerà il potere di codecisione del Parlamento europeo) con alcune rilevanti eccezioni come la politica fiscale, la cultura, una parte della politica sociale, la politica estera e la cooperazione di polizia, le risorse proprie e le modifiche dei trattati. Viene rafforzata la possibilità per i parlamenti nazionali di rallentare ed eventualmente interrompere procedure legislative europee nel caso in cui una maggioranza di essi ritenga che è stato violato il principio di sussidiarietà. Contrariamente alla Costituzione europea, il Consiglio europeo ha deciso di non accettare la semplificazione degli strumenti giuridici dell´Unione respingendo la proposta di ridurli da quindici a sei e l´introduzione della legge europea e della legge quadro. Dovrebbero infine rimanere invariate le disposizioni relative alle procedure di revisione dei trattati con l´introduzione del potere di iniziativa del Parlamento europeo (che l´Assemblea potrebbe già esercitare all´inizio della prossima legislatura), la possibilità di convocare una convenzione incaricata di elaborare delle modifiche ai trattati da sottoporre alla Cig ed il diritto di uno Stato membro di uscire dall´Unione. A partire dal mese di settembre la rubrica del nostro sito "Attendendo la Costituzione europea" sarà sostituita dalla rubrica "Attendendo il Trattato di Lisbona". Pier Virgilio Dastoli . |
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