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Notiziario Marketpress di Venerdì 29 Giugno 2007
 
   
  STAGIONE TURISTICA 2007: IN RIPRESA LA DOMANDA NEI CAMPEGGI E NEI VILLAGGI TURISTICI

 
   
  L’estate 2007 che si preannuncia torrida favorirà l’incremento di presenze nel settore del turismo open air. Il dato emerge da una ricerca condotta da FAITA FederCamping su un campione di imprenditori di aziende turistico-ricettive all’aria aperta. Secondo le stime, è plausibile il conseguimento dei medesimi positivi risultati del 2006 (+3% delle presenze, +1,5% degli arrivi, rispetto all’anno precedente). Se il mercato confermerà questo dato, a fine stagione si registreranno 120mila nuovi arrivi per 2 milioni di ulteriori presenze. Crescerà così il numero degli amanti della natura e del verde che nel 2006 avevano raggiunto gli 8 milioni di turisti per oltre 65 milioni di presenze. Il dato assume particolare interesse se si considera l’andamento storico della domanda nei campeggi e villaggi turistici italiani: nel ’59 si registravano 4 milioni di presenze (di cui solo 400. 000 erano italiani), ma, già vent’anni dopo, nel ’79, gli amanti del verde facevano registrare 35 milioni di presenze (e per l’esattezza, 15 milioni stranieri e 20 milioni italiani, con una crescita esponenziale di questi ultimi). Trend pienamente confermato nel 2000, quando si sono registrati 61 milioni di presenze, di cui più della metà italiani (circa 35 milioni). L’indagine ha, anche, affrontato il profilo degli amanti del plein air: si tratta di un esercito di vacanzieri di cui solo il 4% stagionali (essenzialmente famiglie) che affittano la piazzola per tutta la stagione estiva. Assumono maggiore consistenza, invece, i cosiddetti turisti di transito (28%), proprietari di solito di veicoli ricreazionali (roulotte, camper e caravan), il cui pernottamento non supera le 4 notti e che preferiscono le strutture localizzate in prossimità delle città d’arte; mentre in prossimità delle località marine, lacuali o montane la clientela tipica ha una permanenza media di 2 settimane e rappresenta circa il 68% del mercato. E’ proprio questo tipo di clientela che, negli ultimi anni, alle tende e al sacco a pelo preferisce sempre più le più comode case mobili, che immerse nel verde, consentono loro di vivere a contatto diretto con la natura. Si tratta, per la gran parte, di nuclei familiari di 4 persone, con genitori giovani (età media 40 anni) e due figli adolescenti, che richiedono espressamente una sistemazione in strutture che rappresentino una sintesi perfetta tra confort, benessere e rispetto della natura. Questa modalità ha ormai raggiunto circa un 35% del totale della domanda, nonostante le difficoltà normative cui è sottoposto il settore in mancanza di una legislazione nazionale univoca e adeguata. Se si escludono le seconde case, il turismo open air si riconferma, così, la seconda modalità turistica nazionale con un fatturato pari a 2,5 miliardi di euro, capace di offrire 1,3 milioni di posti letto per giorno e di impegnare complessivamente circa 43. 000 addetti nelle 2370 aziende turistico ricettive all’aria aperta italiane. Il settore è caratterizzato da una marcata polarizzazione delle presenze: gli ospiti italiani concentrano le loro vacanze, nell’80% dei casi, nel periodo che va dal 20 luglio al 5 settembre; mentre gli stranieri si distribuiscono durante tutto l’arco di apertura favorendo la destagionalizzazione. Se saranno confermate le previsioni sui flussi provenienti dalla Germania (i tedeschi da soli rappresentano il 40% circa del mercato di ospiti stranieri) e dal Nord Europa, in particolar modo olandesi, austriaci e danesi, le strutture raggiungeranno un soddisfacente indice di occupazione anche durante nel periodo di settembre e nella prima parte della stagione autunnale, specialmente nel Nord Italia e lungo i bacini lacuali. Un ulteriore dato riguarda la tendenza alla riqualificazione delle strutture in termini di rispetto ambientale e di risparmio energetico. Sono, infatti, circa 1/3 del totale le aziende che si stanno dotando di pannelli solari o di sistemi fotovoltaici e attivano la raccolta differenziata, la pulizia degli arenili, la tutela e protezione del territorio. Caratteristica questa apprezzata in particolar modo dagli ospiti stranieri i quali prediligono, ancor più degli italiani, la cura del verde, il rispetto per la natura e mostrano profondo interesse e viva curiosità nei confronti del territorio. Gli italiani risultano, invece, più attratti dalle forme di animazione nel senso più ampio del termine. Infatti, sono sempre più numerosi i campeggi che, oltre ai classici servizi di intrattenimento, offrono nuovi servizi (piscina, equitazione, mountain bike, surf, corsi enogastronomici) per fidelizzare la propria clientela. La spesa media pro capite dovrebbe attestarsi a poco meno di 40 euro al giorno poiché i prezzi sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto al 2006. E’ sempre più sentita l’esigenza, infatti, di garantire agli ospiti un buon rapporto qualità/prezzo (grazie anche al crescente numero di prenotazioni elettroniche che consente di abbattere i costi). .  
   
 

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