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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Luglio 2007
 
   
  GLI EURODEPUTATI: "ACCRESCERE LA FIDUCIA ONLINE"

 
   
  Bruxelles, 2 luglio 2007 - Fiducia on line… Un logo europeo di fiducia per garantire a consumatori e commercianti affidabilità negli acquisti su Internet e aumentare gli e-scambi fra i vari paesi europei? Potrebbe essere questa la soluzione per dinamizzare un mercato online oltre confine ancora fermo al 6%, mentre gli acquisti su Internet continuano ad aumentare in maniera esponenziale. Nel 2006, il 21% degli europei di un´età compresa fra 16 e 74 anni, hanno comprato beni o servizi su Internet, ma questa pratica sempre più diffusa avviene principalmente nel paese d´origine dell´acquirente. In cerca di fiducia online. La mancanza di fiducia negli acquisti online oltre confine è stata evidenziata come la causa principale della riluttanza dei consumatori europei a comprare beni su Internet. Ci riferiamo alla garanzia o a eventuali rimborsi in caso qualcosa vada storto. Per le aziende, invece, il problema maggiore è rappresentato dai costi di spedizione, dalla incertezza della transazione o da eventuali ostacoli legali. Non dimentichiamo inoltre gli extra costi delle traduzioni informative nelle diverse lingue europee, particolarmente onerosi per le aziende più piccole. Il Parlamento europeo ha adottato il 21 giugno scorso una relazione di iniziativa per affrontare il problema e accrescere la fiducia dei suoi cittadini negli acquisti online extra-nazionali. Il relatore, l´eurodeputata ceca del partito popolare europeo Zuzana Roithová (Ppe), chiede venga data maggiore fiducia all´economia cosiddetta ´digitale´, avanzando la soluzione di un marchio di fiducia europeo riconoscibile dai consumatori e dalle imprese, che garantisca un determinato standard di sicurezza. Necessario Euro-label. La relazione Roithová chiede in particolare l´introduzione di un "Euro-label", un marchio paneuropeo di fiducia già in uso per l´acquisto di apparecchiature elettroniche in Italia, Germania, Austria, Francia e Spagna. Così facendo, sarebbe più facile identificare aziende ´fidate´, prodotti e condizioni d´acquisto ´reali´, oltre al rispetto della privacy per i dati personali introdotti nei siti web. Oggi il mercato online è ancora una giungla dove è difficile muoversi senza incappare in pericolosi incontri. La deputata Roithová, intervenendo in plenaria, ha affermato che chi compra su Internet "quando clicca semplicemente Sí, si lega a infinite clausole legali non lette attentamente. " E spesso questi contratti contengono punti oscuri fonte di futuri mal di testa. Il ruolo delle Pmi. "L´unione europea dovrebbe incoraggiare le piccole medie imprese (Pmi) a partecipare al business online", ha dichiarato l´eurodeputato tedesco David Hammerstein del gruppo verde (Verdi/ale), riferendosi al fatto che l´ossatura aziendale europea è principalmente costituita da Pmi. Il testo del Parlamento parla di restrizioni "inaccetabili", riferendosi all´accesso parziale a Internet in certi paesi Ue , causando frammentazioni nel mercato e discriminando di fatto i cittadini europei. Per la deputata tedesca Evelyne Gebhardt del gruppo socialista (Pse), "sono troppi i problemi su Internet per molti cittadini, a volte non riescono a comprare un prodotto semplicemente perchè il venditore non assicura la spedizione nel suo paese". Gli eurodeputati chiedono pertanto alla Commissione europea, garante del corretto funzionamento del mercato interno, di presentare una proposta capace di aumentare la fiducia dei consumatori europei. .  
   
 

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