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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Luglio 2007
 
   
  IN CINA E RUSSIA I PRODOTTI DEL FVG

 
   
  Pordenone - Si è concluso il 27 giugno il programma di viste organizzato nell’ambito del Progetto di promozione e sviluppo dei rapporti economici tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la Repubblica Popolare Cinese, coordinato dalle Camere di Commercio di Pordenone e Udine, e portato avanti con la collaborazione delle Camere di Commercio di Trieste e Gorizia e il finanziamento della Regione Fvg e dell’Istituto per il Commercio Estero. Concentro, azienda speciale della Camera di Commercio di Pordenone, ha accompagnato due esperti cinesi del settore agroalimentare, in un tour “attraverso” aziende vitivinicole, produttori di pasta, caffè e prosciutto, che hanno potuto presentare le proprie produzioni e confrontarsi su opportunità a prospettive. La delegazione ha permesso alle aziende di raccogliere preziose informazioni sia dal punto di vista commerciale che tecnico. Il gusto del consumatore cinese è stato analizzato per comprendere in che modo approcciare il mercato: per il vino viene confermata la propensione per vini rossi e le buone prospettive per gli spumanti secchi, tipologia che non viene garantita dalla produzione interna. L’importatore cinese ha sconsigliato ai produttori di proporre formule tipo Bag in Box, (Consiste in una borsa di plastica con un tappo speciale brevettato, inserita all’interno di una scatola di cartone facilmente personalizzabile in base alle esigenze di comunicazione, questo sistema protegge dall´aria che non entra mai a contatto con il prodotto poiché la chiusura del rubinetto è sigillata e la sacca si svuota man mano che si consuma il liquido). Il problema nasce dal fatto che la curiosità dei cinesi li porta ad aprire le confezioni e a vanificarne l’utilità compromettendo la qualità del vino. Interscambio di informazioni tecniche anche a Trieste, con riferimento al prosciutto di san Daniele che recentemente ha ottenuto l’autorizzazione per l’esportazione Cina. Si tratta di un primo passo: ora Italia e Cina dovranno stabilire definitivamente lo standard delle certificazioni e procedure per rendere effettiva la possibilità di importare il prodotto sul mercato. Ben 36 sono le ditte italiane che sono incluse nella lista delle potenziali esportatrici. Sempre il settore agroalimentare è stato il protagonista dell’incontro informativo dal titolo “Russia e Cina: i mercati dell’agroalimentare a confronto. Aspetti commerciali e tecnici”, al quale erano presenti una ventina di aziende della Regione appartenenti per lo più al settore vitivinicolo. .  
   
 

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