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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Luglio 2007
 
   
  ZUCCHERO - RABBONI CHIEDE CHE VENGA CAMBIATA LA NUOVA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE EUROPEA

 
   
   Bologna - La proposta della Commissione Agricola europea di indennizzare con un significativo contributo economico gli agricoltori che "volontariamente" rinnunceranno alla coltivazione della barbabietola da zucchero, fino a raggiungere una riduzione ulteriore del 10% della quota italiana di produzione dello zucchero, rischia di mettere in serie difficoltà ciò che è rimasto del comparto bieticolo - saccarifero nazionale. Il settore italiano, diversamente dal resto d´Europa, è già stato al centro di una pesantissima ristrutturazione che, a partire dalla riforma dell´Organizzazione comune di mercato decisa a fine 2005, ha portato alla chiusura di 13 stabilimenti sui 19 in attività nel nostro Paese e ad una fortissima riduzione della superficie investita a barbabietola, una coltura che ha sempre fornito buoni risultati economici per gli agricoltori. L´emilia Romagna ha pagato il prezzo più elevato: dei 9 stabilimenti in attività fino al 2005 ne sono rimasti aperti tre ed uno di questi, quello di Pontelagoscuro nel ferrarese, è, come è noto, destinato ad essere chiuso e riconvertito al termine dell´imminente campagna estiva. Il futuro della bieticoltura regionale è per tanto legato al prosieguo dell´attività degli stabilimenti di Minerbio (Bo) e di S. Quirico (Pr). Entrambi questi impianti hanno avviato un programma di miglioramento competitivo basato sia su adeguamenti organizzativi e produttivi interni e sia sulla ottimizzazione del bacino bieticolo di riferimento allo scopo di garantirsi quantità e qualità adeguata di prodotto. E´evidente che una ulteriore riduzione del 10% della produzione bieticola prevista metterebbe in seria difficoltà gli impianti, il loro utilizzo, i costi industriali di produzione e dunque la possibilità di continuare a fare bieticoltura degli altri agricoltori. "Chiediamo che la Commissione europea cambi la proposta per l´Italia. - ha dichiarato l´Assessore regionale all´Agricoltura Tiberio Rabboni - Siamo l´unico Paese ad avere abbondantemente dimezzato la produzione. Ora ci devono lasciare la possibilità di decidere in autonomia se applicare questa ulteriore riduzione e come farlo, visto che un´ulteriore chiusura di zuccherificio è, purtroppo, già annunciata per la fine dell´anno, con inevitabili riduzioni di superfici coltivate. E´ una richiesta condivisa dalla associazioni bieticole, dagli industriali e dai sindacati dei lavoratori dell´Emilia Romagna. Contiamo sulla capacità negoziale del Ministro De Castro e sul sostegno dei parlamentari europei a cui abbiamo scritto nei giorni scorsi per sollecitare una coerente presa di posizione" .  
   
 

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