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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Luglio 2007
 
   
  TRENTO: “IL NUOVO PRONTO SOCCORSO DEL SANTA CHIARA AVRÀ PIÙ SPAZI, PIÙ TECNOLOGIA, PIÙ ORGANIZZAZIONE”

 
   
  Trento, 3 luglio 2007 – “Più spazio, più tecnologie e maggiore organizzazione”. Questo è lo slogan ideato dal presidente Lorenzo Dellai, per sottolineare l’importanza che riveste l’ormai prossimo trasferimento del Pronto Soccorso dall’attuale sede a quella immediatamente contermine. “Sarà importante – ha proseguito il presidente Dellai, che aveva a suo tempo firmato un decreto con il quale ordinava ‘con somma urgenza’ la ristrutturazione e lo spostamento del Pronto Soccorso – poter contare su una struttura in grado di rispondere alle richieste e alle esigenze dei pazienti con livelli di prestazione di alta qualità: è un anticipo di quello che sarà l’ospedale Santa Chiara nel suo complesso, quando nei primi mesi del 2008 trasferiremo il Centro Traumatologico e Ortopedico di Villa Igea negli spazi che andremo ad adibire opportunamente là dove il Pronto Soccorso è oggi in funzione. Da tempo la situazione del Pronto Soccorso era sotto osservazione: oggi possiamo dire che, rispettando i tempi che ci eravamo prefissati, la sanità trentina potrà contare su una struttura altamente tecnologica, modernamente organizzata, capace di garantire un servizio di eccellenza”. Il tutto, naturalmente, in attesa che giunga il tempo del nuovo ospedale trentino, la cui operatività è attesa per il 2166. “Comunque, – ha evidenziato il presidente Dellai, – gli amministratori di oggi devono garantire alla comunità un ottimo livello nell’erogazione dei servizi sanitari È toccato all’ing. Alessandro Zanoni, responsabile del progetto grandi opere civili, illustrare nel corso della conferenza stampa convocata oggi a mezzogiorno in Provincia, i termini e i contenuti di quel che accadrà il 10, l’11 e il 12 luglio prossimi. “Quando sarà ultimato, il nuovo Pronto Soccorso passerà dagli attuali 1. 200 metri quadrati ai complessivi 2mila: in questa prima fase di trasferimento, gli spazi ammonteranno invece a 1. 600 metri quadrati. Si tratta comunque di un progetto che va guardato e giudicato nel suo complesso: non si tratta, infatti, solo di spostare le strutture per l’emergenza, ma anche di creare contemporaneamente i nuovi spazi in cui ai primi del 2008 andranno a finire il pronto soccorso di Villa Igea e i reparti del Cto. Quello che poteva essere considerato fino a qualche anno fa un sogno, e cioè l’accorpamento di ortopedia e traumatologia con l’ospedale, sta per diventare una positiva realtà!”. Carlo Favaretti, direttore generale dell’Azienda sanitaria, ha messo le mani avanti: “È evidente che il trasferimento di una struttura complessa com’è quella di un Pronto Soccorso non è una cosa semplice. Nelle tre giornate di trasloco ci potranno essere dei disagi, ma i servizi di emergenza, diciamo quelli rivolti ai codici rossi e gialli, verranno garantiti, con l’aiuto anche di altri ospedali, verso i quali saranno opportunamente deviati i pazienti meno gravi. Mi appello comunque al buon senso dei cittadini, invitandoli in quei tre giorni a rivolgersi ad altri soggetti curanti, come ad esempio i medici di base, nei casi meno gravi”. Le operazioni vere e proprie di trasferimento cominceranno il 10 luglio, giorno nel quale avverrà anche il taglio ufficiale del nastro da parte delle autorità provinciali – è prevista la presenza tra gli altri del presidente Lorenzo Dellai e dell’assessore alle politiche per la salute Remo Andreolli – e dei vertici sia dell’Azienda sanitaria, a cominciare dal direttore Carlo Favaretti, sia della Direzione ospedaliera. Il 10, quindi, si procederà allo spostamento delle strutture per l’osservazione breve (questo settore del Pronto Soccorso resterà chiuso per alcuni giorni e sarà momentaneamente sostituito da altre strutture interne all’ospedale o dalla disponibilità di altri nosocomi); l’11 si passerà agli ambulatori di emergenza, la cui funzionalità sarà comunque assicurata per tutto l’arco della giornata, in modo da poter rispondere tempestivamente a qualsiasi emergenza dovesse verificarsi. Il 12 luglio, infine, sarà la volta del Pronto Soccorso pediatrico. Dal 13 luglio l’attività del Pronto Soccorso riprenderà con i ritmi normali, ma nella nuova ala dell’ospedale appositamente attrezzata. Il nuovo accesso al Pronto Soccorso, quindi, che è sempre su Via Orsi, si sposta di poche decine metri rispetto all’attuale, in direzione Largo Medaglie d’Oro. Apposite indicazioni in loco, nei giorni critici del trasferimento, segnaleranno alle ambulanze e alle auto private che dovessero giungere al Pronto Soccorso il nuovo ingresso, quando lo stesso sarà effettivamente operante. L’accessibilità sia pedonale che veicolare sarà garantita dalle rampe esterne; per chi guarda l’ospedale, la destra per entrare e la sinistra per uscire. A partire dal 13 luglio saranno poi disponibili e operative tutte le nuove infrastrutture interne:la cosiddetta “camera calda di accesso”, in grado di ospitare due ambulanze; lo spazio per l’accettazione; le sale d’attesa per cento posti; le sale emergenza per i codici rossi e gialli per quattro posti; otto ambulatori per le visite; tre stanze di osservazione breve per 12 posti; cinque studi medici; il Pronto Soccorso pediatrico. Per l’intera struttura sono stati utilizzati materiali e attrezzature di elevato standard qualitativo sia per il paziente sia per l’operatore sanitario. In soli dieci mesi e con un impegno economico di 12 milioni di euro è stata ristrutturata integralmente una superficie di circa 1. 600 metri quadrati ed è stato ricostruito un volume complessivo di 12mila metri cubi. Quando il Pronto Soccorso sarà a regime, avrà praticamente raddoppiato gli spazi rispetto alla situazione attuale. La fase finale si completerà nei primi mesi del 2008 in concomitanza con il trasferimento del Centro Traumatologico Ortopedico e prevede la ristrutturazione del vecchio Pronto Soccorso con servizi di diagnosi, integrazione dei locali di emergenza e di ambulatori ortopedici. La Provincia autonoma di Trento e l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, tra l’altro, adeguano con questi interventi l’attuale polo ospedaliero alle più recenti normative in materia sanitaria e di sicurezza. .  
   
 

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