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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Luglio 2007
 
   
  SICUREZZA SUL LAVORO. LA FORMAZIONE PROFESSIONALE PER SCONFIGGERE IL RISCHIO NEI CANTIERI. IL PRESIDENTE ERRANI: "FONDAMENTALE COSTRUIRE POLITICHE DI FORMAZIONE CHE METTANO AL CENTRO IL TEMA DELLA PREVENZIONE E DELLA SICUREZZA".

 
   
   Bologna, 3 luglio 2007 - Un progetto di formazione per fare comprendere ai lavoratori la percezione dei rischi che corrono sul lavoro, soprattutto nei cantieri: lo ha realizzato Formedil - l´ente bilaterale per la formazione in edilizia, costituito dalle associazioni imprenditoriali e dalle organizzazioni sindacali regionali del settore delle costruzioni - in collaborazione con l´assessorato al Lavoro della Regione Emilia-romagna. Il progetto è stato presentato ieri pomeriggio a Bologna in un convegno dal titolo "Un impegno condiviso: la formazione per la sicurezza in edilizia". Se in regione nel 2005 sono calati gli infortuni sul lavoro (-2,4% rispetto al 2004) e le malattie professionali (-16%), non sono invece diminuiti gli incidenti mortali e quelli che provocano gravi invalidità. Dai dati Inail risulta che sono stati 135. 549 nel 2005 gli infortuni in Regione e 136 le morti bianche certificate, di cui ben 75 sono attribuibili a incidenti stradali collegati all´attività lavorativa. Settore critico rimane quello dell´edilizia e delle costruzioni, dove sono stati 13. 355 i casi di infortunio denunciati. Il tasso di violazione delle norme sulla sicurezza complessivamente in tutti i settori, dato dal rapporto tra imprese controllate in cui sono state riscontrate irregolarità e il totale delle imprese controllate in regione, è risultato pari al 23% del totale. Al di sopra del tasso medio regionale si colloca il comparto edile (tasso di violazione pari al 38,7%) ed immediatamente al di sotto il comparto metalmeccanico (22,8%). "La sicurezza sul lavoro, particolarmente in edilizia, è una grande priorità del Paese, e finalmente si sta lavorando a livello nazionale ad un Testo Unico, che sta procedendo con il parere favorevole delle Regioni - ha detto il Presidente della Giunta regionale Vasco Errani - Noi qui oggi presentiamo un progetto molto importante, perché dimostra la capacità di cooperare tra le forze economiche e sociali, i sindacati, le istituzioni che contraddistingue da sempre la nostra Regione: costruire politiche di formazione che mettono al centro il tema della prevenzione e della sicurezza è un elemento decisivo". Gli enti bilaterali di settore della Regione (Scuole Edili e Comitati Paritetici Territoriali), all´entrata in vigore delle norme relative alla sicurezza sui cantieri, hanno realizzato negli ultimi anni numerose attività formative, interessando nella sola nostra regione decine di migliaia di addetti. Tuttavia, si avverte l´esigenza di ulteriori azioni di miglioramento nella prevenzione degli infortuni sul lavoro maggiormente legata a specifiche tipologie costruttive. Il progetto presentato da Formedil Emilia-romagna prevede di formare i lavoratori nel percepire il rischio con modelli facili da comprendere, adattabili ad ogni realtà produttiva e facilmente aggiornabili a seconda dell´evolversi delle lavorazioni in cantiere. "Il progetto è stato costruito con l´ausilio di un gruppo tecnico che si è costituito all´interno dell´assessorato al Lavoro, a cui ha partecipato anche l´assessorato alla Sanità, oltre a imprese, sindacati e Formedil - ha spiegato l´assessore regionale al Lavoro, Paola Manzini - Il Progetto guarda non solo alla formazione, ma anche a costruire un modello culturale che affermi il concetto della sicurezza. La situazione attuale testimonia che dobbiamo abituare le persone a valutare il rischio, questo è l´unico antidoto: il rischio non si potrà mai eliminare del tutto, occorre saperlo valutare. Questo vale soprattutto per i lavoratori immigrati che hanno bisogno di particolari mediazioni per affrontare il tema della sicurezza". "Lo strumento principale per perseguire la cultura della sicurezza nel settore dell´edilizia è la qualificazione dei lavoratori - ha aggiunto Giovanni Bentini, presidente di Formedil Emilia-romagna - Per qualificazione intendo tutela della sicurezza sul lavoro, prevenzione e crescita professionale e che tali concetti, non dissociabili dalla formazione, sono anche obiettivi di grande valenza culturale e sociale. Un dialogo continuativo su questi temi con la Regione Emilia-romagna è ormai irrinunciabile perché la qualità sociale, che è tra gli obiettivi strategici di questa Giunta, impone anche di accompagnare i cambiamenti strutturali di un settore strategico per il territorio". Consapevoli che imparare a lavorare in sicurezza rappresenti la somma di diversi interventi, che vanno dall´informazione alla sensibilizzazione, dall´apprendimento di comportamenti responsabili alla formazione professionale, la Regione si sta attrezzando con una cabina di regia che comprende gli assessorati più direttamente coinvolti, dalla Sanità alle Attività produttive, dall´Istruzione formazione Lavoro all´Organizzazione, che si occupa degli appalti. Inoltre, la Regione intende coinvolgere gli istituti di ricerca e le facoltà universitarie, per individuare nuove soluzioni lavorative per le professioni con soglie di rischio molto elevate. Ma fondamentale rimane la formazione e la diffusione di una nuova cultura del lavoro: negli anni più recenti sono state approvate importanti leggi nazionali e regionali per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nei cantieri, potenziare gli interventi pubblici in materia di controllo e prevenzione e promuovere qualità e sicurezza del lavoro sia nel percorso scolastico che attraverso progetti mirati nei settori e verso i soggetti più a rischio. Il 16% dei lavoratori infortunati nella nostra regione è costituito da extracomunitari, i migranti hanno una possibilità di infortunio che è superiore addirittura del 50% rispetto a quella dei lavoratori italiani; una incidenza simile si ritrova nei lavoratori precari, soprattutto se titolari di forme contrattuali di brevissima durata, che si infortunano praticamente il doppio di qualsiasi addetto. L´emilia-romagna ha provveduto, prima in Italia a disciplinare i corsi di formazione per l´attività lavorativa di montaggio, smontaggio e trasformazione di ponteggi, e i moduli di sicurezza nei percorsi integrati tra istruzione e formazione sono stati già sperimentati. Inoltre, la Regione intende realizzare anche campagne informative e di sensibilizzazione, per promuovere attività di informazione capaci di raggiungere anche i lavoratori atipici e i lavoratori di piccolissime imprese. .  
   
 

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