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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Luglio 2007
 
   
  LE PREVISIONI PER L’OCCUPAZIONE

 
   
  Ravenna, 3 luglio 2007 - Anche quest’anno Unioncamere e le Camere di Commercio mettono a disposizione i dati del Sistema Informativo Excelsior, che forniscono preziose informazioni sui fabbisogni professionali richiesti al mercato del lavoro. L’indagine, realizzata in collaborazione con il Ministero del Lavoro, giunta alla decima edizione, coinvolge ogni anno a livello nazionale oltre 100. 000 imprese di tutte le tipologie dimensionali con almeno un dipendente, con l’obiettivo di rendere noto il fabbisogno di occupazione delle aziende per l’anno in corso. Sulla base delle previsioni delle imprese intervistate, in provincia di Ravenna l’occupazione dipendente dovrebbe aumentare dello 0,9%. Dall’indagine relativa all’anno precedente, era stato riscontrato un +1,1% (+1,3% per il 2005). I dati riferiti alla nostra provincia non si discostano da quelli relativi ai contesti regionale e nazionale. Le aziende ravennati di piccolissima dimensione (fino a 9 dipendenti) mettono in evidenza, per l’anno in corso, il tasso di variazione più elevato (+1,6%), anche se meno robusto rispetto al 2006 (+2,1%): se lo scorso anno questa classe di aziende generava il 48% del saldo occupazionale, la percentuale quest’anno dovrebbe scendere al 43%. Le imprese tra i 10 e i 49 dipendenti, mostrano un appiattimento più accentuato del saldo (+0,5% rispetto al +2,1% dello scorso anno). In espansione, invece, il saldo tra le assunzioni e le uscite previste (per pensionamento o scadenza di contratto) delle imprese con più di 50 dipendenti, che per il 2007 dovrebbero mettere a segno un tasso di variazione dell’occupazione pari a +0,9% (per il 2006 era stata prevista una sostanziale stabilità pari a +0,1%). “Sembra ridimensionarsi, quindi, il ruolo di “serbatoio occupazionale”, storicamente attribuito alle piccole e medie imprese, - commenta il presidente della Camera di commercio, Gianfranco Bessi - con particolare riferimento alle imprese tra 10 e 49 dipendenti. Un dato che andrà attentamente analizzato e sul quale, assieme agli enti locali, dovremo riflettere nel momento in cui si andranno a programmare le politiche più adeguate per l’occupazione”. Per quanto riguarda i settori di attività, le imprese delle costruzioni prevedono una inversione di tendenza, con un saldo, tra entrate ed uscite di personale, negativo (–1,2%). Saldo positivo, invece, per il terziario e particolarmente ottimistiche le previsioni occupazionali per il commercio, con un tasso di crescita pari a +3,3% (+1,4% nel 2006). Per quanto riguarda il settore industriale: complessivamente si prevede una espansione occupazionale del +1,1%, ed al suo interno, i migliori risultati sono attesi per il comparto della metalmeccanica. Esaminando le assunzioni programmate dalle imprese della provincia di Ravenna per tipo di contratto, secondo Excelsior nell’anno in corso, il 33% dovrebbero essere a tempo indeterminato, mentre quelle a tempo determinato (compresa la tipologia dei contratti d’inserimento) rappresenterebbero il 59,1% del totale (nel 2006 erano, rispettivamente, il 42,3% ed il 48,7%). La quota di assunzioni con contratti di apprendistato si attesta al 6,5%, in contrazione rispetto al 2006 (8,0%); in leggera crescita, invece, la domanda di part-time (17,3% nel 2007 a fronte del 16,9% del 2006). I dati del 2007 mostrano quindi che i contratti a tempo indeterminato continuano a perdere peso nelle preferenze degli imprenditori ravennati, passando dal 52% del 2002 al 33% del 2007; già da alcuni anni, e precisamente dal 2005, è avvenuto il sorpasso a vantaggio del contratto a tempo determinato ed il gap sembra acuirsi sempre più. Le difficoltà incontrate nell’implementazione del nuovo apprendistato, sembrano aver impedito alle imprese di mostrare un chiaro orientamento verso questa tipologia contrattuale; per il contratto d’inserimento le previsioni ipotizzano un piccolo incremento (2,2% nel 2007 e 0,7% nel 2006). L’aumento dei contratti a tempo determinato, potrebbe essere derivato dall’utilizzo di tale tipologia di contratto, oltre che per esigenze produttive tendenzialmente limitate nel tempo, anche come rapporto di primo impiego alternativo a quello permanente. Per la provincia di Ravenna, Excelsior mostra una piccola flessione nella percentuale di imprese che prevede nel 2007 il ricorso a collaboratori, i cosiddetti co. Co. Pro. (14,8% contro il 15,2% previsto per l’anno precedente). Più opportunità per i laureati : è in aumento, infatti, la percentuale prevista dei lavoratori per cui è richiesta una formazione universitaria, salita all’ 8,3%; 6,1% nell’indagine relativa al 2006 (9,3% e 9%, rispettivamente, per l’Emilia-romagna e l’Italia la quota dei laureati prevista per il 2007; 8,8% e 8,5% l’anno precedente). In ambito provinciale il 31,6% dei nuovi assunti deve essere in possesso del titolo di studio secondario e post-secondario (33,8% nel 2006); la richiesta di personale con qualifica professionale è risultata essere, per il 2007, pari a 19,7%, in calo rispetto al 21,7% previsto per l’anno precedente ed il livello minimo della scuola dell’obbligo riguarda il 40,4% delle domande di assunzione (38,4% nel 2006. Per l’anno in corso per la regione 36,6% e per l’Italia 38,6%; nel 2006, rispettivamente 37,8% e 38,4%). Le lauree più richieste continuano ad essere quelle relative agli indirizzi economici (36,4% sul totale dei laureati); seguono quelle relative all’indirizzo di ingegneria industriale ed all’indirizzo sanitario e paramedico. Per quanto riguarda i diplomi, quelli ad indirizzo amministrativo-commerciale si confermano i più richiesti dalle imprese (23,1% sul totale dei diplomati previsti); buona anche la previsione sui diplomi ad indirizzo turistico-alberghiero (10,8%). Fra i grandi gruppi professionali, quelli più richiesti dalle imprese per il 2007 sarebbero i tecnici dell’amministrazione e dell’organizzazione, i tecnici dei rapporti con i mercati, gli ingegneri e gli specialisti in discipline artistico-espressive, per quanto riguarda i tecnici e gli specialisti, ovvero professioni con un livello di qualificazione medio-alta (dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e professioni tecniche). Per gli impiegati esecutivi e gli addetti alle attività commerciali e nei servizi, le imprese puntano di più su gli addetti alle vendite, alla ristorazione, ed ai pubblici esercizi, personale qualificato nei servizi sanitari, personale di segreteria e personale dedicato alla gestione dei magazzini, approvvigionamento e trasporti. Infine, per quanto riguarda gli operai specializzati ed i conduttori di macchine, le imprese necessitano maggiormente di meccanici, montatori, riparatori e manutentori di macchine (fisse e mobili), fonditori, saldatori e montatori di carpenteria metallica, conduttori di veicoli a motore e di macchine movimento-terra, operai specializzati alle rifiniture di costruzioni e addetti all’assemblaggio di prodotti industriali. .  
   
 

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