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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Luglio 2007
 
   
  PRIVACY: SI PUÒ SCRIVERE "LA SUA COMPAGNA"

 
   
  Il Garante della Privacy non ha accolto il ricorso presentato della vedova di una persona deceduta in un incidente contro un quotidiano che, pubblicando la notizia dell’evento, definì la persona che era con lui al momento dell´incidente "sua attuale compagna". La moglie del defunto chiese al quotidiano di cancellare l´espressione dagli archivi informatici e dal sito internet ritenendo il termine incompatibile con l´esistenza di un matrimonio e di una stabile convivenza coniugale e lesivo della sua identità personale. Non ottenuta risposta, si rivolse al Garante della Privacy, il quale però ha dato ragione al quotidiano. La vedova aveva chiesto la cancellazione del termine "compagna" riferito ad un´altra persona, perché il termine implicava a suo avviso una separazione di fatto che non vi era mai stata. L´informazione era quindi, a suo avviso, non veritiera e non essenziale ai fini della narrazione dei fatti, oltre che ininfluente sulla sfera personale del defunto. L´editore del quotidiano, da parte sua, affermava che l´espressione contestata, "avere una compagna", risultava invece compatibile, sotto il profilo formale, con l´avere nel contempo una legittima consorte, con la quale si continua a convivere. Inoltre, il trattamento dei dati effettuato nel servizio giornalistico risultava lecito, sia in riferimento alla verità della notizia (in quanto la persona era effettivamente presente al momento dell´incidente), sia riguardo alla sua essenzialità, motivata dalla necessità di illustrare in maniera completa le particolari circostanze del fatto. Nel dichiarare infondato il ricorso, l´Autorità ha rilevato che il quotidiano ha agito nel rispetto del legittimo esercizio di cronaca perché il termine "compagna" non è di univoca accezione, in particolare nell´ambito giornalistico, e dunque l´indicazione della donna quale compagna del defunto non risultava dagli atti acquisiti in necessaria contraddizione, dal punto di vista giuridico e semantico, con la circostanza addotta dalla moglie .  
   
 

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