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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Luglio 2007
 
   
  EDILIZIA PUBBLICA, CANONI EQUI E PIU´ MANUTENZIONE FORMIGONI: AL MASSIMO 22% DEL REDDITO NETTO, MEGLIO DEL GOVERNO SCOTTI: AFFITTI MINIMI DI 20 EURO AL MESE, TUTELATE FASCE DEBOLI

 
   
  Milano, 5 luglio 2007 - Con una delibera proposta dell´assessore alla Casa, Mario Scotti, la Giunta regionale lombarda ha approvato ieri il progetto di legge (da sottoporre al Consiglio regionale per l´approvazione) che fissa i criteri generali per la rideterminazione dei canoni per l´edilizia residenziale pubblica e le norme per la valorizzazione e razionalizzazione dello stesso patrimonio Erp. Due gli scopi. Primo: rendere più equo il sistema di definizione dei canoni, che vengono meglio correlati alla reale situazione economica delle famiglie (con l´introduzione del parametro Isee, Indicatore socio-economico equivalente). Le famiglie più deboli pagheranno meno. Per altre il canone rimarrà invariato. Per la maggior parte il canone aumenterà progressivamente (fino a un massimo del 37% in tre o più anni). Si tratta comunque in termini assoluti di cifre assai basse, se si considera che oggi circa il 70% degli inquilini Aler paga meno di 50 euro al mese e che ci sono canoni minimi di 6 euro al mese. Ora il canone minimo sarà di 20 euro al mese. Per tutti comunque l´affitto non potrà superare soglie comprese tra il 14-22% del reddito netto. Secondo: creare condizioni più favorevoli alla manutenzione e all´ammodernamento degli edifici. "Abbiamo messo in moto un piano forte - ha detto il presidente Formigoni - per dotare la Lombardia di più case di edilizia residenziale a disposizione di chi non si può permettere una casa ai prezzi imposti dal libero mercato". "Un provvedimento - ha aggiunto il presidente - che permetterà di vendere anche alcuni alloggi (in misura non superiore al 20% e in condomini misti) a chi ne avesse la possibilità". "L´impianto normativo del provvedimento - ha spiegato l´assessore Scotti - è stato oggetto di confronto con le Aler, con Anci e soprattutto con le Organizzazioni Sindacali confederali e di categoria. In particolare è stato condiviso con Cisl e Uil, che si sono impegnate a proseguire il confronto tecnico con i sindacati inquilini per attenuare quanto più possibile gli impatti della nuova legge sulle famiglie". Situazione Attuale - In Regione Lombardia sono presenti oltre 170. 000 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Di questi oltre 105. 000 sono di proprietà delle Aler Attualmente 114. 458 famiglie su 170. 000 pagano meno di 50 euro al mese di canone e in particolare: - 18. 721 famiglie pagano meno di 7 euro al mese - 41. 075 famiglie pagano tra 7 e 20 euro al mese - 36. 219 famiglie pagano tra 20 e 35 euro al mese - 18. 443 famiglie pagano tra 35 e 50 euro al mese Il canone medio mensile in Lombardia è di 106 euro. Le modalità di calcolo del canone sono attualmente disciplinate dalla legge regionale 91/83. In sintesi, gli inquilini corrispondono, in base al livello di reddito, un canone che corrisponde ad una percentuale del valore dell´immobile calcolato con i criteri dell´equo canone. Il sistema attuale, oltre a non garantire risorse sufficienti per la manutenzione degli immobili, viene considerato inadeguato da tutti i soggetti del settore, comprese le parti sociali, perché la situazione economica dell´inquilino viene individuata solo mediante il reddito lordo annuo, mentre il valore dell´alloggio (calcolato con l´equo canone) viene definito sulla base di un costo legato all´anno di costruzione e abbattuto per ogni anno di vetustà (così che immobili in centro città possono valere molto meno di un immobile relativamente recente in estrema periferia). Il Nuovo Metodo Di Calcolo Del Canone - Il meccanismo della riforma si fonda sull´introduzione dell´Isee (Indicatore socio economico equivalente) che misurerà la situazione economica basandosi non solo sui redditi, ma anche sulla composizione familiare. I nuclei familiari vengono "divisi" in quattro aree: - protezione: con un reddito Isee fino a 9mila euro; - accesso: nuclei con Isee da 9mila a 14mila euro; - permanenza: famiglie con Isee da 14mila a 28mila euro; - decadenza, che riguarda coloro che hanno superato i limiti per la permanenza dentro l´Erp. Per ciascuna area il canone non potrà comunque superare una determinata percentuale del reddito netto (detratte cioè le tasse e le spese mediche) del nucleo familiare, vale a dire: - il 14-16% per l´area di protezione; - il 20% per l´area dell´accesso; - il 22% per l´area della permanenza. "Da notare - ha aggiunto Formigoni - che mentre una recente proposta del Governo nazionale fissa il tetto massimo per i canoni Erp al 20% del reddito imponibile lordo, Regione Lombardia fissa il tetto massimo al 22% del reddito netto, il che è ovviamente sinonimo di prezzi più bassi". "Un modo concreto - ha detto ancora Scotti - per difendere in maniera forte i ceti più deboli che avranno anche a disposizione un contributo di solidarietà che sarà gestito dai Comuni". Il canone minimo viene fissato a 20 euro fermi restando i minimi più alti già esistenti (in alcune province il canone minimo è già da tempo di 30 euro a seguito di accordi locali). Gli appartenenti alle forze dell´ordine, invece, in considerazione del ruolo di diversificazione sociale nei quartieri e come portatori "di sicurezza", pagheranno il canone più favorevole tra quello Erp e quello concordato ai sensi della legge 431/98. Gli aumenti medi nel triennio non potranno essere superiori a 23% per l´area di protezione 28% per l´area dell´accesso 37% per l´area della permanenza Saranno graduati in tre o più anni. "Le nuove entrate - ha concluso Scotti - non serviranno a far cassa, bensì ad assicurare quella manutenzione della case che troppo spesso manca del tutto". La Valorizzazione Del Patrimonio - La nuova norma prevede la possibilità di vendere solo per esigenze di razionalizzazione ed economicità della gestione in base ad un programma che viene approvato dalla Giunta regionale. Le vendite sono preordinate ad esigenze di valorizzazione e i proventi destinati all´edilizia residenziale pubblica, con priorità al recupero di immobili inagibili (anche per prevenire le occupazioni abusive). Le abitazioni verranno offerte agli inquilini, in particolare a quelli che vivono in condomini a proprietà mista, ad un prezzo inferiore di circa 30% rispetto al prezzo di mercato. Da ultimo, fino al 2010 le Aler non potranno aumentare l´incidenza delle spese di amministrazione rispetto a quelle del bilancio. .  
   
 

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