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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Luglio 2007
 
   
  CULTURA GASTRONOMICA, RICETTE DEL TERRITORIO E PRODUZIONI AGRICOLE DI QUALITÀ NEL NOME DI PELLEGRINO ARTUSI A FORLIMPOPOLI (PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA) SI INAUGURA CASA ARTUSI,PRIMO CENTRO DI CULTURA GASTRONOMICA DEDICATO ALLA CUCINA DI CASA

 
   
  Secondo Pellegrino Artusi, padre indiscusso della gastronomia italiana, i comandamenti fondamentali della buona cucina sono pochi e semplici: per ottenere un buon piatto bisogna partire da ingredienti di qualità, e la qualità migliore si trova nelle produzioni tipiche nei singoli territori, possibilmente consumate nella stagione in cui arrivano alla giusta maturazione. Raccomandazioni più che mai attuali nel contesto attuale, in cui si attribuisce un’attenzione sempre maggiore al valore dei prodotti e alle loro tipicità, percepiti come vero e proprio patrimonio della tradizione. A questi insegnamenti si ispira l’attività “Casa Artusi”, primo centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina di casa, inaugurata a Forlimpopoli (città natale del grande gastronomo) sabato 23 giugno, nell’ambito dell’undicesima Festa Artusiana. Obiettivo principale di Casa Artusi è la diffusione della cultura artusiana in ambito nazionale e internazionale, attraverso un ampio ventaglio di attività: al suo interno troveranno la loro sede ideale corsi di divulgazione, conferenze, convegni e simposi sui vari aspetti dell’enogastronomia. Ci sarà anche un grande archivio dedicato a questi temi, che prenderà le mosse dai fondi dell’Ottocento e del Novecento per arrivare alla documentazione contemporanea declinata non solo nella raccolta delle tradizionali pubblicazioni, ma con un occhio alle tecnologie moderne e al multimediale. E’ prevista anche l’attivazione di un portale tematico “Le chiavi di Casa Artusi”, realizzato in collaborazione con l’Istituto per i Beni artistici e culturali della Regione Emilia-romagna, permetterà di ricercare in rete informazioni sulla cucina domestica. Il risultato sarà una vera e propria banca dati on line di tutte le ricette domestiche italiane, dove ogni utente potrà contribuire personalmente ad arricchire con le proprie conoscenze e i propri suggerimenti il grande ricettario. E, soprattutto, accanto alla teoria largo spazio sarà riservato alla pratica, con attrezzatissimi laboratori per corsi di cucina di alto livello e un ristorante rigorosamente ispirato ai dettami del grande Pellegrino, e che dunque presterà particolare attenzione all’utilizzo e alla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio, andando a proporre occasioni di approfondimento non solo gastronomico, ma anche di vera e propria cultura del cibo. In questa prospettiva appare quasi inevitabile il rapporto di collaborazione con l’assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia-romagna, che in questi anni ha puntato il massimo impegno per coniugare l’evoluzione delle tecniche e la competitività con la promozione della qualità e la valorizzazione dei valori ed eccellenze che arrivano dalla filiera agroalimentare emiliano-romagnola. Lungo la via Emilia si estende uno dei giacimenti del gusto più ricchi del mondo, con oltre duecento prodotti tradizionali, tredici Dop – dal Parmigiano Reggiano al culatello di Zibello - e undici Igp (fra essi la Mortadella Bologna e lo scalogno di Romagna) riconosciute, mentre sono una ventina le specialità in attesa di uno dei due riconoscimenti. Un patrimonio unico da tutelare con tutti gli strumenti affinché possa rappresentare una risorsa preziosa per il territorio anche da un punto di vista turistico e culturale. Ecco perché l’assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia-romagna guarda a Casa Artusi come possibile sede privilegiata per la tutela e la promozione delle tipicità dell’intero territorio emiliano – romagnolo. Casa Artusi sorge nella sede ristrutturata dell’antico Convento dei Servi, nel cuore del centro storico di Forlimpopoli, ed è gestita da una società consortile di cui fanno parte il Comune di Forlimpopoli, la Provincia di Forlì e Cesena e la Cassa dei Risparmi di Forlì. Casa Artusi via Costa 25/27, 47034 Forlimpopoli (Fc) info@casartusi. It http://www. Casartusi. It Casa Artusi si inserisce in un progetto culturale-economico-urbanistico più generale, denominato “Città Artusiana” in base al quale Forlimpopoli da alcuni anni ha deciso di ridefinire la propria identità culturale mettendo a frutto la principale risorsa potenziale di cui la città gode, ovvero essere il luogo natale di Pellegrino Artusi, padre riconosciuto della cucina italiana. Se le varie iniziative già intraprese, come la Festa Artusiana (arrivata al decennale nel 2006), il Premio Artusi (conferito ogni anno a uno chef di fama internazionale, e a un personaggio segnalatosi per attività di tipo sociale volte a combattere la fame nel mondo), il Premio Marietta, dedicato ai cultori della cucina casalinga, il gemellaggio con la Città francese di Villeneuve-loubet, città natale del grande chef creatore della gastronomia francese Auguste Escoffier, hanno richiamato di tanto in tanto l’attenzione di numerosi appassionati e cultori, con Casa Artusi si intende costituire un centro di aggregazione permanente ed attribuire a Forlimpopoli in maniera inequivocabile l’immagine di Città vocata alle tematiche della cultura gastronomica. L’eredità di Pellegrino Artusi – appassionato di buone letture, filantropo, grande sperimentatore delle buone pratiche di cucina domestica, famoso in tutto il mondo per aver scritto un libro (o meglio 14 versioni dello stesso libro, che quasi si identifica con lo stesso nome dell’autore: “l’Artusi”, presente, unto e bisunto, forse in tutte le case degli italiani) – viene in tal modo investita dalla sua Città natale in un progetto polifunzionale vivo ed attivo. Casa Artusi la biblioteca in cucina “Amo il bello ed il buono ovunque si trovino” Pellegrino Artusi Casa Artusi è il primo centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica italiana, che nascerà all’interno dell’isolato della chiesa dei Servi nel centro storico di Forlimpopoli. L’intero isolato (anticamente un convento con annessa chiesa, Xv secolo) ha una lunga storia che inizia nel Medioevo. Le varie costruzioni che oggi lo compongono sono il risultato di una serie di trasformazioni, spesso modeste, ma a volte consistenti, che hanno cambiato ripetutamente l’aspetto dell’isolato stesso nel corso dei secoli, prima con progressivi ampliamenti, poi con interventi radicali che hanno modificato le strutture del convento sino alla seconda metà dell’Ottocento. Tale complesso, che riveste particolare importanza storica e simbolica per Forlimpopoli, si presta , con i suoi oltre 2. 000 mq di area, oltre la corte e la bella chiesa dei Servi , in modo appropriato ad ospitare la sede di Casa Artusi. Gli spazi di Casa Artusi, usufruibili anche disgiuntamente, rappresentano un continuum ideale e materiale, attraverso un percorso coerente legato al cibo: La Biblioteca Civica esistente a Forlimpopoli porta il nome dello stesso Artusi perché nata proprio in virtù di una clausola del suo testamento, ove si stabiliva che tutti i volumi lasciati in eredità al Comune avrebbero dovuto servire quale “fondamento e principio alla formazione di una pubblica biblioteca da istituirsi a Forlimpopoli “. Essa sta già potenziando la sezione eno-gastronomica e troverà adeguata sistemazione nei locali dell’isolato della chiesa dei Servi. Nella Biblioteca di Casa Artusi, oltre a quella civica, troveranno ospitalità: A - Collezione Artusiana 1. “l’archivio Pellegrino Artusi” (regolarmente riordinato e catalogato ), che consiste di a) carteggio: oltre 450 documenti di corrispondenza con amici, colleghi, lettori, editori b) carte patrimoniali c) autografi delle opere: “Appunti preparatori per la “Vita di Ugo Foscolo”; “Vita di Ugo Foscolo. Nota al carme dei sepolcri”, e documenti diversi d) la produzione video sulla vita dell’Artusi e altri materiali realizzati nel 1991, in occasione del centenario del libro, con la mostra “La cucina bricconcella”. L’archivio andrebbe arricchito con tutta quella documentazione di interesse artusiano (carteggi, fotografie, ecc. ) che sia possibile acquisire, attraverso acquisti, donazioni, appelli per depositi. 2. La libreria di Artusi (“fondo Pellegrino Artusi”) ovvero i 400 volumi lasciati al Comune quale fondamento della Biblioteca; 3. Tutte le edizioni, in originale o in riproduzione, della Scienza in cucina, e tutte le traduzioni in lingua straniera; 4. Tutti gli studi e la letteratura sull’Artusi e dintorni. B - Raccolta di gastronomia italiana 1. Una collezione “storica”, retrospettiva e corrente, di libri coerenti e/o contestuali con l’idea di cucina diffusa dall’Artusi (la cucina di casa, "borghese", familiare, economica): trattati, ricettari, libri di casa ma anche saggi storici, antropologici, sociali sull’argomento specifico e su quelli correlati 2. Una collezione di riviste: le poche “storiche” e retrospettive e le principali e più importanti fra le correnti, garantendo tutti i livelli di trattazione e lettura: da quello della buona divulgazione a quelle legate alle organizzazioni “classiche” (Gambero Rosso, Slowfood, Accademia italiana della cucina) a quelle professionali e di categoria, specie se legate alle attività culturali e formative di Casa Artusi 3. Una collezione di documenti multimediali rispondente alle medesime caratteristiche: Videocassette e Dvd (film di soggetto gastronomico e a carattere documentario); Cd Rom (banche date e bibliografiche, cataloghi di biblioteche specializzate, enciclopedie, dizionari e altri Cd Rom di divulgazione) 4. Un allestimento di postazioni Internet organizzato e predisposto per facilitare il collegamento e l’accesso ai siti, divulgativi e di ricerca, alle banche dati specializzate, a istituzioni, associazioni professionali, facoltà e istituti universitari, a disposizione sia di studiosi e ricercatori, sia di semplici cultori, appassionati, curiosi. Sarà operativo, in collaborazione con l’Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia Romagna, il Portale “Le chiavi di casa Artusi”, porta d’ingresso di risorse Web sulla cucina di casa, che offre funzioni di ricerca, di informazioni e altro. Inoltre il sito internet informerà i lettori sull’opera di Pellegrino Artusi mettendo in consultazione tutte le edizioni (la prima del 1891 e le successive tredici) della Scienza in cucina. Il sito avvierà, in tempi ravvicinati, una posta con lettrici e lettori in cui risponderà a quesiti gastronomici, richieste di ricette, informazioni sulla cucina di casa, riproducendo, con le moderne tecnologie elettroniche, la stessa metodologia di scambio epistolare di cui si servì Artusi per la compilazione e l´arricchimento del suo ricettario. Si costituirà in tal modo una banca dati delle ricette domestiche italiane, che le lettrici e i lettori contribuiranno ad alimentare dietro precisa sollecitazione (“inviateci le ricette di casa vostra!”). Ristorante Artusiano La linea gastronomica, fedele ai concetti espressi dall’Artusi e coerentemente alla missione del centro, non può che privilegiare la cucina tradizionale domestica, cercando quotidianamente un rapporto coerente e corretto con il nostro territorio, dove una buona scelta dei prodotti rappresenta il presupposto fondamentale. Non solo prodotti di qualità, ma anche prodotti freschi, stagionali e territoriali. Si propone la cucina di casa che, in riferimento alla costante mancanza di tempo e all’assenza di figure anziane di riferimento, sembra essere condannata all’oblio. Le ricette derivano dal recupero della cucina di casa e dalle tradizioni gastronomiche popolari, che, nel nostro territorio, costituiscono un patrimonio straordinario, anche a ricordo della affascinante ritualità del mondo contadino. Allo scopo di meglio valorizzare la cucina di casa e le tradizioni gastronomiche popolari, in stretta collaborazione con Casa Artusi, è in fase di costituzione l’Associazione culturale “ Cooperativa delle Mariette” , in onore della fedele cuoca di Artusi, che egli stesso definisce brava e tanto buona ed onesta. Naturalmente la pasta fresca, cioè la sfoglia tirata con il matterello, sarà protagonista della ristorazione di Casa Artusi, così come le ricette tradizionali romagnole, privilegiando la semplicità e la genuità delle proposte. Scuola Di Cucina La scuola, coerentemente alla ragione sociale di Casa Artusi, è finalizzata: - alla conoscenza del patrimonio eno-gastronomico nazionale; - alla conoscenza delle diverse tradizioni e cucine locali, che nell´insieme costituiscono il patrimonio nazionale; - alla valorizzazione dei prodotti del territorio e della piccola produzione agroambientale; - alla conoscenza dei comportamenti, dei riti, delle tecniche di preparazione di ciascun territorio. Così si possono realizzare in via permanente progetti di educazione alimentare che prevedono l’uso della cucina: - corsi di formazione e specializzazione con dimostrazioni per un pubblico di appassionati e cultori; - master di cucina con un insegnamento eminentemente pratico; - corsi di formazione per operatori del settore; - iniziative di educazione al gusto, rivolte agli studenti di ogni ordine e grado; - formazione professionale per docenti; e, infine, perché no: - corsi in cui, in modo univoco ed esclusivo in rapporto all’Artusi, si impara a mangiare il “vero Artusi”, rigorosamente ricostruito sulla base del suo ricettario. Il progetto viene realizzato in stretta collaborazione con strutture scolastiche e associazioni di comprovata esperienza e credibilità che perseguono finalità di educazione in campo alimentare. Sale, Salotti, Cantine per incontri, degustazioni ed eventi culturali Se in un locale saranno conservati – in maniera funzionale all’uso più generale – i pochi cimeli artusiani, costituiti dal salotto dell’Artusi e qualche quadro, nel resto degli spazi saranno organizzati, in maniera dinamica e all’interno di un approccio storico, scientifico e didattico, incontri, seminari e mostre legati al centro tematico di Casa Artusi ovvero la cultura del cibo, ma più specificamente la cucina italiana familiare e locale del Xx secolo. Le mostre potranno quindi documentare, nella loro evoluzione, gli ambienti (cucina, sala da pranzo, dispensa, cantina); gli oggetti (utensili, servizi da tavola, oggetti d’arredo); la struttura del pranzo, i modi d’apparecchiare e la presentazione dei piatti; le tecniche di cucina. I temi, anche se tutti legati al cibo, possono essere i più vari: dagli oggetti d’arte e d’antiquariato agli oggetti di design, dalle opere di artisti contemporanei ai libri, dalla fotografia alla pubblicità, dai prodotti alimentari ai vini. Si organizzeranno conferenze, seminari, presentazione di libri, ed il cibo sarà protagonista anche tramite le varie discipline artistiche (teatro, cinema, pittura, musica). Pertanto Casa Artusi è aperta a tutti coloro che, appassionati e curiosi, donne e uomini di casa, professionisti e cultori, studiosi e ricercatori vogliano approfondire la cultura e la pratica della cucina domestica. Il buon cibo è qualità della vita. .  
   
 

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