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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Luglio 2007
 
   
  I DISTRETTI RIFLETTONO SULLE NUOVE TENDENZE DEI CONSUMI. PRESENTATA L´INDAGINE VOLUTA DAI DISTRETTI DELLA CALZATURA, DEL PROSECCO DOC E DEL MOBILE CLASSICO

 
   
  La società cambia rapidamente e il mondo produttivo ne deve tenere presente per mantenersi competitivo. In uno scenario dove vi è un enorme bisogno di innovazione, cercare risposte anche al di fuori del proprio settore può aiutare a migliorare la competitività. E’ da questa considerazione che nasce il progetto di fusione degli Osservatori dei Distretti Prosecco doc di Conegliano Valdobbiadene, Calzatura del Brenta e Mobile Classico, che il 18 giugno hanno presentato a Villa Foscarini a Stra (Ve) la ricerca condotta sulle macrotendenze dei consumi. E’ la prima volta che settori produttivi tanto diversi si uniscono per studiare il mercato e l’iniziativa rappresenta un progetto pilota nell’ambito della Legge sui Distretti, promossa dalla Regione Veneto. Durante l’evento sono intervenuti Enrico Finzi (Astra Ricerche) Italo Candoni (Regione Veneto) e Roberto Papetti, Direttore de Il gazzettino, nella veste di moderatore. L’indagine, condotta da Astra Ricerche e presentata da Enrico Finzi, ha riguardato l’evoluzione delle macrotendenze del mercato. Obiettivo della ricerca? Conoscere in anticipo come cambiano i consumi e in che direzione sta evolvendo la società. Dallo studio presentato da Finzi emergono 18 tendenze importanti ma in questa sede ne riporteremo solo alcune. Anzitutto le variazioni della demografia, in passato considerate lente, oggi molto rapide. Una delle motivazioni è la crescita dell’immigrazione, l’altra invecchiamento della popolazione e la nascita di una classe post adulta, ma non vecchia, che si mantiene dinamica e moderna fino in età avanzata. Poi vi sono i giovani, sempre più precoci nell’uso delle tecnologie e sempre più tardivi nel raggiungimento dell’indipendenza economica. Infine le famiglie, che tendono a divenire sempre più piccole e sempre più vecchie. Una delle tendenze più interessanti è quella del Meno Ma Meglio. Con la crisi economica la società ha mantenuto certi consumi riducendone la quantità ma preservando la qualità. Anche il ceto medio alto ha questa tendenza alla riduzione dei consumi a causa della scarsità di tempo o spazio per godere di quel prodotto. Infine si stanno rivalutando le attività che non costano. Per le imprese quindi non vi è più il problema di indirizzare il consumatore ad acquistare il proprio prodotto piuttosto che quello del concorrente ma vi è anzitutto il problema di creare l’esigenza verso un consumo che non vi è più. Un’altra tendenza importante è la richiesta di garanzie e di sicurezza da parte del consumatore. I marchi Doc, Docg, Igp, l’attività dei Consorzi, il Disciplinare di produzione sono visti come garanzie sempre più importanti. La scarsità di tempo e le tante complicazioni della vita portano anche il consumatore a ricercare soluzioni comode, rapide, naturali. Infine vi è la crisi della pubblicità tradizionale perché il consumatore vuole divenire coproduttore del messaggio, attraverso l’incontro con il produttore, le visite in azienda, etc. In questo scenario complesso, le aziende dovranno anzitutto capire dove posizionare la propria offerta, se nell’area delle “bollicine energizzanti” o in quella del relax. Il lavoro presentato a Villa Foscarini Rossi ha offerto molti stimoli ai produttori e per ottimizzare quanto emerso dallo studio l’indagine verrà ora approfondita nel singolo Distretto, trovando delle chiavi di lettura personalizzate per i singoli prodotti: Prosecco doc di Conegliano Valdobbiadene, Calzatura e Mobile Classico. Per questo motivo l’iniziativa promossa dai tre Distretti nasce sotto ottimi auspici. La curiosità di confrontarsi e di vedere cosa si fa in altri settori può essere la chiave del successo. “Se il mondo cambia tanto rapidamente” ha aggiunto Roberto Papetti, Direttore de Il Gazzettino e moderatore della giornata “la capacità di mettere in comune le esperienze dimostrata dai tre Distretti offre una marcia in più. In uno scenario che muta le contaminazioni divengono uno stimolo fondamentale. Le aziende lo hanno capito riunendosi prima in Consorzi, poi in Distretti. Ora il confronto fra più Distretti apre nuove prospettive. E se generalmente si dice che il Veneto non sa fare sistema, questa nuova esperienza dimostra il contrario. ” Soddisfazione è stata espressa anche da Italo Candoni, Dirigente della Regione Veneto responsabile dell’Ufficio Distretti, che ha confermato l’interesse a continuare a finanziare studi come questo, volti a migliorare la competitività delle imprese. Sebbene si tratti di tre Distretti diversi, infatti, tutti condividono un mercato che evolve con le stesse dinamiche. Ogni impresa dovrà ora declinare gli stimoli emersi dallo studio elaborando con la creatività tipicamente veneta la propria risposta. .  
   
 

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