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Notiziario Marketpress di
Giovedì 05 Luglio 2007 |
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LINEAPIU’ AUTUNNO-INVERNO ’08/’09
IL FIL CAVEAU CON “PESO LUCE”
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Il processo del Fil caveau è il simbolo dell’ultima ricerca di Lineapiù. Sottrae peso alle fibre, svuotandone l’interno e rendendole al tempo stesso più voluminose. In una sorta di sfida alla gravità. La Eolo lana soffiata sperimenta evoluzioni e trasfigurazioni della lana mediante tecnologie che ne esaltano la leggerezza. Nascono di conseguenza una serie di neologismi del filato e dei suoi attributi, come il “peso luce”, ai confini dell’immaterialità. Mentre, la “vaporosità” s’impone come nuovo criterio di valutazione, per mischie a sempre più alto tasso d’aria. Eolo lana: garza di lana leggerissima e ventilata. Un prodigio da Eolo, re dei venti. Vapore di mohair: tutta la calda e soffice protezione di questo filato, alleggerita e areata. Sino a raggiungere l’evanescente consistenza del vapore. Piumino d’angora: angora lieve come un piumino per una maglieria soft quanto l’imbottitura di una giacca a vento. Raso di lana Nube: in mischia con viscosa o seta, la lana assume la luce più femminile e raffinata del raso. Mohair barrique nel quale si fondono fiamme di viscosa lucida per conciliare nei capi un effetto “mademoiselle bon ton”. Velluto di maglia Velvet per un tricot più vellutato, ma anche ossidato e satinato. Botero: il tweed più leggero ad alto tasso di mohair. La lana Sparrow diventa pelliccia. Il cotone cashmirato Elisir acquista il tatto del più nobile filato invernale: la fibra estiva per eccellenza, “riscaldata” in una novità ad hoc per le precollezioni degli stilisti nelle quali saltano le vecchie regole della stagionalità. . . |
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