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Notiziario Marketpress di Venerdì 06 Luglio 2007
 
   
  BAMBINI BIELORUSSI FESTEGGIANO A GARDALAND IL RITORNO IN ITALIA

 
   
  I bimbi sono tornati e hanno festeggiato a Gardaland - insieme alle famiglie ospitanti – il ritorno dopo il blocco di 7 mesi imposto dalle autorità Bielorusse a seguito della storia di Cogoleto (GE). 25 bambini che, insieme alle famiglie ospitanti (Gardasolidale), al Presidente Nazionale dell’AVIB (Associazione Volontariato Italia Bielorussia), sono arrivati al Parco nel pomeriggio per rimanere fino a notte - visto che Gardaland è ora aperto sino alle 24 - per festeggiare il ritorno nelle loro famiglie adottive italiane. I bambini - tra i 7 e i 14 anni – non avevano i visi intimoriti di quando arrivano all’aeroporto, ma l’aria allegra per aver raggiunto le famiglie adottive in Italia già da qualche giorno (e quindi si sono già ambientati), famiglie che da anni li ospitano con grande gioia ed emozione. Insieme hanno voluto festeggiare lo “sblocco” degli arrivi causato dall’episodio di Genova: si è vista l’incredulità sui volti dei bambini nell’essere accolti da Prezzemolo (la mascotte del parco) e da Karen, un clown russo diplomatosi alla Accademia Circense di Mosca, che li ha subito coinvolti in un momento di gioco usando la loro lingua madre. Le mamme italiane si sono intenerite al vedere i figli adottivi così meravigliati e felici! La gioia e la felicità sui loro visi sono continuate per tutta la giornata – tra un’attrazione e una merenda collettiva - fino a notte, quando hanno potuto assaporare l’atmosfera suggestiva che gli spettacoli notturni del Parco riescono a creare. Il presidente Nazionale AVIB Antonio Bianchi ha dichiarato: “Per quanto riguarda le accoglienze, lo sblocco è definitivo: c’è stata la massima collaborazione tra le istituzioni bielorusse e italiane. L’ospitalità è il dono dell’amore puro; si accoglie un bambino per amore, ma - in questo rapporto - all’affetto che noi diamo corrisponde un arricchimento che viene dai bambini, sia in senso culturale che affettivo. Si creano spesso forti legami di amicizia non solo tra i bambini, ma anche tra le famiglie e, nel mondo in cui viviamo, questo può essere considerato una globalizzazione della solidarietà!” .  
   
 

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