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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Luglio 2007
 
   
  FORMAZIONE E RICERCA PER UN’AGRICOLTURA DI QUALITÀ ADEGUARE LE CONOSCENZE PER ACCELERARE LO SVILUPPO DELL’ECONOMIA RURALE

 
   
  Firenze - Un pacchetto per la formazione, l’innovazione e la ricerca in agricoltura, che metta insieme e offra, in maniera integrata, tutte le opportunità di crescita e innovazione esistenti nel sistema formativo, al mondo agricolo. Uno sforzo di integrazione che dovrà vedere protagonisti e lavorare in sinergia tutti i settori regionali, dalle attività produttive alla formazione e l’Arsia. Questa la proposta che, in estrema sintesi, l’assessore all’agricoltura Susanna Cenni ha avanzato il 6 luglio alla tavola rotonda organizzata dalla Confederazione italiana agricoltor per approfondire i temi della formazione e dell’aggiornamento delle conoscenze in agricoltura. Un tema cruciale, da affrontare in fretta, perché l’agricoltura toscana sta cambiando volto e nuovi saperi e nuove competenze si rendono necessarie in uno scenario sempre più vasto e multifunzionale. Al forte dinamismo del settore, emerso anche dal nono rapporto sull’economia rurale presentato ieri da Regione-arsia-irpet, deve perciò corrispondere un sistema della formazione, dell’innovazione e della ricerca in grado di mettere il settore al passo con le sfide della globalizzazione. Su questo punto si è soffermato l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini che ha sottolineato l’esigenza di investire sul capitale umano per far fare un salto di qualità allo sviluppo. “Per questo – ha detto Simoncini – abbiamo messo in campo una grossa mole di risorse e strumenti in grado di favorire il cambiamento e la modernizzazione, anche attraverso la formazione degli imprenditori. Ora si tratta di migliorare questi strumenti, rendendoli più funzionali. Una delle principali novità cui si sta lavorando nel rinnovare il sistema regionale di formazione è quella che vedrà una revisione dei criteri di qualità cui i progetti formativi dovranno sottostare, così come nei meccanismi di finanziamento. In generale si punta a una semplificazione delle procedure, alla qualificazione del prodotto formativo, all’individuazione precisa dei fabbisogni cui si deve dare risposta”. Questo processo di affinamento delle procedure di qualificazione e selezione dei progetti per renderli più in sintonia con le esigenze dello sviluppo e dell’innovazione, è in atto anche nel settore della ricerca, dove è già concluso un bando per 7 milioni di euro che finanzia, fra gli altri, anche progetti legati al settore agricolo. Nel periodo 2000-2006 le iniziative di formazione e alta formazione in agricoltura hanno visto finanziamenti per 26 milioni di euro, di cui 19 per la formazione (coinvolte 6. 434 persone di cui il 40% donne). A questi si aggiungono altri 19 milioni derivanti dal settore della formazione. Queste risorse saranno sostanzialmente mantenute anche per il periodo 2007-2013. “Gli strumenti e le risorse per dare un supporto alla modernizzazione dell’agricoltura ci sono – ha spiegato l’assessore Cenni – anche se riconosciamo che, in alcuni casi, è necessario potenziarli. E’ il caso del ruolo di snodo nel settore della ricerca e dell’innovazione svolto dall’Arsia, che è importante e va ulteriormente valorizzato. La Regione non ha problemi nel rivedere gli strumenti esistenti, come ad esempio la legge 34. In quest’ottica, integrata e trasversale, che deve tenere insieme anche tutti i soggetti imprenditoriali, credo sia necessario tenere presente, in un processo di concertazione con le parti sociali, il ruolo delle Province, che costituiscono un punto di raccolta dei bisogni e della progettualità dei territori”. .  
   
 

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