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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Luglio 2007
 
   
  ISTRUZIONE, ROSSONI: FIORONI IGNORA NOSTRE PROPOSTE RICORSO AL TAR SE NON CONVOCHERA´ LA CONFERENZA STATO-REGIONI

 
   
  Roma, 9 luglio 2007 - "Una volta di più abbiamo avuto la conferma del tentativo, da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, di voler smantellare il sistema regionale dell´Istruzione e Formazione professionale in tutti i suoi ambiti di applicazione. In più, tutto ciò avviene con totale sprezzo del ruolo istituzionale delle Regioni". E´ la posizione dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, Gianni Rossoni, sostenuta nella riunione della Ix Commissione degli assessori regionali all´Istruzione tenutasi il 5 luglio a Roma. "E´ dall´epoca della stesura della Finanziaria, infatti - ha aggiunto Rossoni - che il ministro considera la posizione delle Regioni talmente marginale da non considerarle degne nemmeno di conferire un parere, peraltro reso obbligatorio dal decreto legislativo 281/97, quando fossero toccate materie di loro interesse, come per esempio è accaduto per il nuovo regolamento sull´obbligo di istruzione. Ed è per questo che, se il Consiglio di Stato non dovesse sollevare la questione, ricorreremo al Tar ritenendo illegittimo non convocare la Conferenza Stato-regioni per il parere obbligatorio sul regolamento. A meno che il ministro decida di attendere l´invio del regolamento al Consiglio di Stato e di accogliere le richieste di modifica al documento avanzate dalle Regioni". Oltre ad una condanna sul metodo, Rossoni boccia pure il merito di alcune scelte governative: "A chi giova rendere ordinamentale un percorso di Alta Formazione - ha affermato l´assessore lombardo -creando soggetti del tutto nuovi, gli Istituti Tecnici Superiori (Its), che sono l´esatto parallelo di un percorso universitario e che spostano la riorganizzazione degli Ifts (di competenza regionale), verso il sistema dell´Istruzione (di competenza statale)? Oltre ad un´ingerenza di competenze si crea un´offerta che si pone in alternativa ad esperienze già esistenti (i Poli formativi) e si rischia di produrre un´offerta che non incrocia il bisogno effettivo dei territori". "Questa posizione di criticità - ha concluso Rossoni - è largamente condivisa dalle Regioni, tanto che insieme prepareremo un documento da presentare a Fioroni per esprimere il nostro dissenso sull´introduzione degli Its e per avere chiarimenti su altri nodi da sciogliere, come per esempio i criteri di accreditamento per le strutture formative che assolvono l´obbligo". .  
   
 

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