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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Luglio 2007
 
   
  PRESENTAZIONE DELLA STAGIONE 2007-2008 DEL TEATRO FILODRAMMATICI: T.R.A.M.P. TEATRO RESISTENTE AI MOMENTI PEGGIORI

 
   
  Milano, 9 luglio 2007 - Trentotto anni di attività rappresentano un traguardo importante, sicuramente inusuale in un settore complesso e difficile come quello teatrale. Se poi i trentotto anni sono stati interamenti svolti nella stessa città e nello stesso luogo si ravvisano gli estremi di un vero e proprio primato se da non da “guinness”, perlomeno da catalogo delle identità eccellenti cittadine, se ci fosse. Andare via - perché questa è la notizia! - o meglio essere costretti ad andare via dopo tutto questo tempo per decisioni, probabilmente ineccepibili sul piano formale, ma non nostre e non condivise, non è faccenda da prendere a cuor leggero. E infatti non lo è! Ed allora ecco il rilancio. Al grande tavolo delle scommesse culturali di questa città e della sua area metropolitana continuiamo ad esserci, a giocare il nostro ruolo – per almeno altri trentotto anni! - senza perdere nemmeno un briciolo della nostra identità, della nostra passione e del nostro cuore, magari un po’ rattoppato, ma resistente. Vagabondi, ma resistenti. Come non pensare alla maschera di Chaplin “the tramp”, il vagabondo? In questo vagabondare, meno male, abbiamo incontrato molti amici. Intanto le Istituzioni, dal Ministero delle Attività Culturali che ci ha confermato come Teatro Stabile di Innovazione, al Comune di Milano, assessorato alla cultura, con cui siamo convenzionati dalla primissima ora, alla Regione Lombardia che ci ha inserito tra i teatri stabili convenzionati, alla Provincia di Milano che ha iniziato a sostenere la nostra presenza nell’area metropolitana, al Comune di Sesto San Giovanni che ci ha concesso l’utilizzo di uno spazio straordinario, all’assessorato Sport e Tempo Libero, sempre del Comune di Milano, che accoglie e sostiene parte della nostra programmazione alla Fabbrica del Vapore. Grazie! Il pubblico, nostro e non nostro, che continua a stupirci per presenza ed affetto e che dimostra di avere voglia di seguirci in tutte le tappe e le digressioni del nostro concitato percorso. Grazie, 40. 000 volte grazie. I giornali, le televisioni, le radio, che accompagnano i nostri sforzi dedicandoci, pagine, parole ed immagini. Grazie! In questo vagabondare abbiamo anche trovato molti compagni di strada – qualcuno di fuga - con i quali costruire una Stagione Teatrale, intricata ed intrigante, ricca di spunti e carica di sorprese ed interamente dedicata alla contemporaneità per temi, linguaggi, contenuti. Un cartellone, o meglio, uno spettacolo lungo un anno – come ci piace pensare - il cui “filo” si dipana in quattro luoghi diversi: il teatro Filodrammatici, lo Spazio Mil, la Fabbrica del Vapore e il Campus Universitario della Bovisa. Proviamo a raccogliere questo “filo”. In ordine sparso. Intanto, ci piace ragionare per progetti, o meglio, pensieri teatrali più profondi ed articolati. Ciao Novecento Continuiamo il nostro sguardo sul secolo scorso, dopo le precedenti stagioni e il “cantiere novecento” con i quali abbiamo focalizzato l’opera di autori straordinari (Pinter, O’neill, Tabucchi), avviamo una proposta triennale sulle idee e le ideologie di massa del cosiddetto secolo breve. Protagonista di questa prima tappa sarà il comunismo con due spettacoli particolari. Nel primo - Marx A Milano – l’autore americano antimilitarista Howard Zinn fa tornare il filosofo sulla terra a raccontarci da un bar la “sua” versione dei fatti, nell’altro Antonio Pennacchi, scrittore iconoclasta, ex operaio ed ex attivista espulso dal Pci, nel suo L’autobus Di Stalin racconta l’epopea dell’Unione Sovietica tra luci, ombre e ragion di stato. Il dibattito è gradito. L’impegno Di Ulderico Pesce . E’ diventato un vero e proprio “caso” teatrale, grazie al suo impegno civile ed al suo linguaggio popolare e poetico con il quale ci illumina sulle molte zone d’ombra del nostro presente, tra speculazioni, malaffare e danni per l’ambiente e le coscienze. Con Storie Di Scorie e Asso Di Monnezza il sipario è aperto sulla cattiva gestione dello smaltimento dei rifiuti e dei materiali tossici nel nostro paese e le connivenze tra certo potere politico e certi grandi affari, poco chiari. Andare, Camminare, Lavorare. Abbiamo preso a prestito il titolo ed il ritornello di una straordinaria canzone del grande e compianto Piero Ciampi. Uomini e fabbriche, anche in omaggio allo Spazio Mil, ex Breda di Sesto san Giovanni, per non dimenticare chi, prima di noi, abitava questi luoghi, la loro fatica, le loro speranze e le loro sconfitte. Con un titolo dai sapori western, A Est Del Fiume Lambro, raccontiamo l’epopea a volte tragica e a volte comica dei tanti “cipputi”, con Avanti Pop i Tetes De Bois, a bordo del loro vecchio camion tra musica e parole, viaggiano e ci accompagnano alla ricerca di storie di dignità calpestata, lotta, ingiustizia e riscatto. Vite Fuggite . E’ un percorso all’interno della condizione, della cultura e della lingua di coloro che la sorte o una scelta diversa li porta lontano dal proprio paese in cerca di una nuova vita. Bertolt Brecht è il suo Dialoghi Di Profughi, Claudio Magris e il suo L’infinito Viaggiare riletto da Mimmo Sorrentino con una compagnia di adolescenti extra comunitari e il viaggio teatrale e musicale di Penelope E’ Partita a cura di Silvano Piccardi costruiscono gli appuntamenti che si concluderanno con il concerto dell’Orchestra Di Piazza Vittorio, un vero e proprio fenomeno musicale interetnico che riscuote un grande successo in tutta Europa. Ma in questo vagabondare con molte mete, di incontri ne faremo tanti altri. In ordine ancora più sparso. Di Marx ne incontreremo un altro a grande richiesta. E’ quello con i baffoni, gli occhiali e il sigaro di Chiamatemi Groucho. Un ritorno. Come lo è Sonata A Kreutzer, Tolstoj e Beethoven, per un dramma familiare interpretato da Gian Carlo Dettori e da due straordinari musicisti. Mentre sarà la prima volta al Teatro Filodrammatici per Paolo Villaggio con Serata D’addio , un suo excursus tra grandi monologhi e grandi autori. Prima volta anche per Eugenio Finardi, ma questa è una prima volta in assoluto per un suo progetto teatrale, a cui manca ancora un titolo, ma non le premesse di un grande successo. Come sappiamo sarà anche per La Bottega Del Caffe’, la nostra produzione più impegnativa che debutterà nel prestigioso cartellone della Biennale Teatro di Venezia per poi approdare a Gennaio al Teatro Filodrammatici. La fonte sono i testi di Carlo Goldoni e Rainer Werner Fassbinder, l’idea e la drammaturgia sono di Paolo Giorgio e Tiziano Turci che guideranno una compagnia di giovani attori. Di forte impatto emozionale L’innocente Colpevole, interpretato da Eugenio Allegri. L’autrice è Lucia Grosso, prima avvocato, poi avvocato-scrittrice, infine solo scrittrice, che, in questo suo debutto assoluto, anche come regista, ci ha voluto subito colpire alla pancia ed al cervello abbattendo quel labile confine tra colpa e innocenza, purezza e peccato. Il debutto è ad Astiteatro, la produzione è in collaborazione con il Festival ed il Comune di Vercelli e la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli. Allo Spazio Mil sarà nel mese di Maggio con attività collaterali e incontri sul tema della giustizia. Debutterà in un altro prestigioso scenario come il Mittelfest di Cividale del Friuli un’altra nostra produzione dalle dinamiche assolutamente non convenzionali. Il titolo Slum, richiama le bidonville africane, ma in effetti è uno pretesto per uno sguardo su tutto il sud del mondo, a partire dal nostro. In scena Milvia Marigliano, anche regista e il Parto delle Nuvole Pesanti, quindi musica e teatro per uno spettacolo di grandi emozioni e vitalità, curato da Piefrancesco Majorino. Ancora una produzione dedicata al tempo presente è quella che vede la messa in scena di Occidente un testo del drammaturgo francese Rémi De Vos per la regia di Silvye Busnel ed il sostegno dell’ufficio culturale dell’Ambasciata di Francia. Il tema è il linguaggio e la difficoltà di capirsi. Appuntamenti sui confronti e gli scontri culturali e linguistici nel nostro paese. Nel primo Il Ritorno di Sergio Pierattini e la regia di Veronica Cruciani si affronta un dramma di una famiglia in preda alle incomprensioni del mondo della piccola edilizia lombarda coinvolgendo In modo drammatico il problema degli immigrati. Nnord è invece l’omaggio di Roberto Latini al grande Leo De Berardinis ed al suo straordinario spettacolo Sudd della fine degli anni Settanta. Teatro di lingue e radici, ma anche un’esplorazione antropologica. Tematica del linguaggio che sta alla base anche della rilettura su Le Intellettuali di Molière che Arturo Cirillo, premio Ubu per la regia, costruisce per la sua bravissima compagnia del Teatro Nuovo di Napoli. Gradito ritorno della Compagnia Dionisi e della loro Opera Notte, viaggio acido e allucinato sotto una luna chiaroscura. Ancora due ospitalità. Con Un Banale Incidente di Roberto Lerici, torna al teatro Filodrammatici un attore di grande spessore e scelte coraggiose come Massimo De Rossi. Con I Giusti di Camus continua la nostra collaborazione con Carmelo Rifici, giovane regista emergente che nella passata stagione ha firmato per noi Lunga Giornata Verso La Notte di O’neill. Il testo di Camus, lucida analisi sul terrorismo, molto poco rappresentato sarà realizzato in forma itinerante allo Spazio Mil. Così come sarà itinerante il nostro ultimo appuntamento Paradosso Station che sarà costruito all’interno del Campus della Bovisa in collaborazione con il Politecnico di Milano e la Facoltà di Design. Un viaggio tra le parole e le immagini delle verità capovolte che metterà insieme attori, musicisti e studenti. Vapori Zero Otto alla Fabbrica del Vapore Per il terzo anno consecutivo prosegue la rassegna dedicata al “nuovo” e realizzata alla Fabbrica Del Vapore. Vapori Zero Otto farà ancora una volta il punto sullo “stato delle cose” della scena contemporanea con molti appuntamenti ancora da definire in attesa di alcune verifiche. Sarà presente sicuramente il Teatro Del Lemming con Nekyia, ovvero la Divina Commedia per 17 spettatori, chiamati ad un viaggio emozionale e sensoriale. Sarà presente il teatro di Massimiliano Civica con Farsa con Andrea Cambi ed il cantautore livornese Bobo Rondelli, protagonisti atipici per uno spettacolo non catalogabile. Sarà presente Mario Cei con il suo non convenzionale omaggio a Prévert. Sarà presente Giulio Cavalli con lo spettacolo Linate: 8 ottobre 2001, teatro inchiesta sulle ombre di una tragedia non ancora chiarita e sicuramente evitabile. 33 Spettacoli per oltre 350 serate, questi sono i numeri di questa lunga stagione teatrale 2007/2008. Moltissimi appuntamenti, quindi, con altri che verranno sviluppati in seguito come il progetto scuole – università, le rassegne cinematografiche e le altre attività collaterali. 38, per concludere. Resta il problema dell’abbandono del Teatro Filodrammatici, di un trasloco non facile, in tutti i sensi. Abbiamo pensato di farlo a modo nostro. Con uno spettacolo teatrale, o quasi. Si chiamerà 38, ma non aggiungiamo di più. 38, come gli anni del Teatro Filodrammatici, che, poco prima del “congedo”, saranno festeggiati come meritano, insieme al nostro pubblico, che sarà invitato a brindare e a “traslocare” tra le schegge e i ricordi di una storia importante. La Stagione 2007 – 2008 E’ Dedicata Ad Emergency Fedeli all’idea che chiunque abbia la fortuna di avere a disposizione uno spazio “pubblico” piccolo o grande che sia, è giusto, probabilmente doveroso, che, questa fortuna, la condivida con chi dedica la sua vita alla solidarietà. Noi da anni lo facciamo in maniera concreta, devolvendo una parte dei nostri incassi e la più visibilità possibile ad associazioni no-profit nei diversi campi. Una stagione, come questa, dichiaratamente “resistente” non poteva non incontrare Gino e Teresa Strada ed Emergency non solo per i loro importanti e, purtroppo, sempre più frequenti progetti per offrire assistenza medica alle vittime civili di guerra, ma anche e soprattutto per la loro caparbietà nel volere una cultura di solidarietà, di pace e di rispetto dei diritti umani. .  
   
 

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