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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Luglio 2007
 
   
  MUOVE I PRIMI PASSI IL CONSORZIO DI RICERCA SULLA QUALITÀ E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI

 
   
  Quattro ministeri, sette istituti di ricerca nazionali, otto istituti zooprofilattici per oltre 5. 000 ricercatori coinvolti nel settore dell’agro-alimentare. Sono questi i numeri del Consorzio Italiano per la Ricerca sulla qualità e la sicurezza degli alimenti di cui Parma e il suo territorio si preparano a diventare la sede. L’istituto diventerà infatti l’organismo unico nazionale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca nell’agroalimentare. Il 9 luglio in Provincia a Parma si è tenuta la prima riunione del Consorzio, un incontro finalizzato alla costituzione del comitato tecnico che avrà il compito di definire concretamente la struttura dell’istituto. “La partecipazione qualificata di oggi – ha detto Vincenzo Bernazzoli, presidente della Provincia di Parma, in qualità di presidente di Europass – è motivo di grande soddisfazione. Con questa iniziativa, infatti, si mettono insieme i tanti soggetti impegnati nella ricerca sull’agro-alimentare, sulla sicurezza e la qualità degli alimenti. Nasce una rete in grado di mettere concretamente a sistema le eccellenze e le conoscenze di ciascuno, per sostenere il sistema Italia nelle sfide sempre più difficili della competitività e della globalizzazione. Con il Consorzio, infatti, il sistema della ricerca nel nostro paese si rafforza, supera l´attuale frammentazione e diventa più competitivo sul piano internazionale. Siamo lieti che questo avvenga a Parma, dove il tema della qualità e della sicurezza alimentare è sentito da sempre come priorità, a maggior ragione dopo l’insediamento dell’Autority europea per la sicurezza alimentare. L’iniziativa rappresenta anche una positiva collaborazione tra pubblico e privato, attraverso la condivisione che sin dall’inizio Federalimentare ha manifestato per questo progetto”. Sorto con l’obiettivo di qualificare, razionalizzare e potenziare le attività di ricerca sulla qualità, la salubrità e la sicurezza degli alimenti, il Consorzio italiano per la Ricerca sulla Qualità e la Sicurezza degli Alimenti, diviene dunque realtà. Il nuovo organismo riunirà numerosi enti che fanno capo ai quattro dicasteri e costituirà un supporto efficace per il settore agro-alimentare e in particolare per il sistema nazionale di monitoraggio e controllo della qualità e sicurezza degli alimenti. Grazie al Consorzio infatti si potranno creare le condizioni per collegare e integrare le attività di ricerca di istituzioni diverse migliorando il rapporto fra investimenti e risultati. “A cinque anni dall’insediamento dell’Efsa – ha detto Romano Marabelli, direttore generale del Ministero della Salute – ci sembra utile valorizzare ulteriormente la presenza dell’Autority europea per il nostro Paese. Dopo la nascita della scuola Europea e dello stesso Europass, il Consorzio che avrà sede a Parma rappresenta uno strumento concreto in grado di riunire e mettere in rete le conoscenze su un settore strategico per il nostro paese. C’è la necessità ormai improrogabile di fare massa critica, anche per quanto riguarda la ricerca. Questo è indispensabile se vogliamo restare al passo con gli altri sistemi europei e globali. Un soggetto nuovo come il Consorzio, grazie alle competenze che riunisce, può rappresentare un supporto qualificato per la partecipazione ai progetti europei del Vii Programma quadro, per i quali è richiesta un’altissima competenza scientifica ed una dimensione importante”. L’incontro di oggi, a cui sono intervenuti i dirigenti delle principali strutture che in Italia fanno ricerca sull’agroalimentare manifestando grande interesse per l’iniziativa e piena disponibilità all’adesione, si è tenuto nello stesso luogo dove il 19 maggio scorso i rappresentanti dei Ministeri alle Politiche agricole, Salute, Università e Ricerca, Sviluppo economico hanno decretato i primi passi concreti del Consorzio. “Nei prossimi giorni – ha detto Maurizio Ceci, collaboratore del Ministero delle Politiche agricole – saranno raccolte le adesioni formali dei centri di ricerca e degli istituti presenti oggi. Ogni soggetto indicherà anche il referente che farà parte del gruppo tecnico, cui sarà assegnato il compito di definire le prime attività del Consorzio, stendere il regolamento, approfondire gli aspetti legati allo Statuto e alla sede”. In particolare, all’incontro di oggi erano presenti: Romano Marabelli direttore generale del Ministero della Salute; Maurizio Ceci collaboratore del ministro delle Politiche agricole; Agostino Macrì, direttore dipartimento sanità alimentare dell’Istituto Superiore di sanità; Paolo Ranalli, direttore dipartimento trasformazione prodotti agroindustriali del Consiglio ricerca in agricoltura ( Cra); Carlo Cannella presidente dell’ Istituto nazionale ricerca alimenti e nutrizione; Alcide Bertani, direttore del dipartimento agroalimentare del Cnr; Luigi Rossi direttore biotecnologie, protezione salute e degli ecosistemi di Enea; Gennaro di Giorgio dirigente Enea; Carlo Chezzi prorettore in rappresentanza della Crui (Conferenza rettori Università italiane). Per gli Istituti zooprofilattici sperimentali di Lombardia e Emilia Romagna: Francesco Tirelli il presidente; Sardegna: Aldo Marongiu, direttore; Venezie: Antonia Ricci; Sicilia: Andrea Riola, direttore; Piemonte Liguria Val D’aosta: Lucia de Castelli, Maria Caramelli; Puglia e Basilicata: Doriano Chiocco, direttore Umbria, Marche, Lazio e Toscana: Renzo Bricioli, direttore; Daniele Rossi, direttore di Federalimentare; Giorgio Vanenti per il Centro ricerche produzione animali; Giovanni Ballarini, Gianfranco Dall’aglio, presidente e direttore della Stazione sperimentale delle Conserve. .  
   
 

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