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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Luglio 2007
 
   
  DDL DI RIFORMA DELL´IMMIGRAZIONE: GNECCHI SUI FATTORI POSITIVI PER L´ALTO ADIGE

 
   
  Bolzano, 10 luglio 2007 - Programmazione triennale dei flussi, interventi per favorire l’incontro regolare tra la domanda e l’offerta di lavoro straniero e per far emergere il lavoro nero: “Sono alcuni degli obiettivi del ddl Amato-ferrero che miglioreranno il quadro lavorativo e di integrazione degli immigrati in Alto Adige”, sottolinea l’assessora provinciale al Lavoro Luisa Gnecchi. Del disegno di legge delega di riforma del testo unico sull´immigrazione, varato definitivamente dal Consiglio dei Ministri, si è occupata oggi anche la Giunta provinciale. L´assessora Gnecchi ha ricordato alcune delle buone ragioni contenute nella riforma della legge Bossi-fini che potranno migliorare l´integrazione lavorativa e socioeconomica degli immigrati in Alto Adige: sono la programmazione triennale delle quote di stranieri, gli interventi per favorire l’incontro regolare tra la domanda e l’offerta di lavoro straniero e per far emergere il lavoro nero, l´adeguamento della durata del permesso di soggiorno alla realtà del mondo del lavoro, la creazione di una corsia preferenziale per l´accesso dei lavoratori qualificati. L´approvazione del ddl Amato-ferrero sul tema dell´immigrazione è un cambiamento importante, ha sostenuto Gnecchi: “Non solo perché supera la precedente legge Bossi-fini, ma soprattutto perché attraverso la gestione triennale dei flussi migratori legali, la riduzione della burocrazia, l’introduzione di corsie preferenziali per i lavoratori stranieri altamente qualificati e delle liste di collocamento all’estero, applica misure che prefigurano una spinta reale verso l´integrazione, chiamando alla responsabilità diretta anche le Regioni e i datori di lavoro”, spiega l’assessora Gnecchi. Il disegno di legge delega proseguirà ora il suo iter con l´invio alle Camere per la discussione. Ecco i punti salienti del ddl: Flussi, le quote diventano triennali: In base al ddl Amato-ferrero che riforma la legge Bossi-fini, il meccanismo di determinazione dei flussi viene rivisto prevedendo una programmazione triennale delle quote di stranieri da ammettere. La riforma introduce tra l´altro un canale privilegiato per l´immigrazione di lavoratori altamente qualificati. Liste di collocamento all’estero: La nuova normativa prevede la creazione di un sistema di liste alle quali potranno iscriversi i cittadini stranieri che intendano fare ingresso in Italia per lavoro, anche stagionale. Si tratterà di una sorta di collocamento all´estero per lavoratori stranieri: le liste saranno tenute presso le rappresentanze diplomatiche o presso enti e organizzazioni internazionali con sedi nei Paesi di provenienza degli immigrati. La nuova figura dello sponsor: La riforma ha introdotto la figura dello “sponsor”, che potrà far entrare per lavoro in Italia l´immigrato iscritto nelle liste, fornendo garanzie sul suo sostentamento e sul suo eventuale rimpatrio. Un ruolo che potrà essere rivestito da enti e organismi istituzionali, associazioni imprenditoriali e professionali, sindacali e istituti di patronato. Più collaborazione per espulsioni effettive: per rendere effettive le espulsioni sarà ricercata la collaborazione dello stesso immigrato. Il ddl Amato-ferrero introduce quindi programmi specifici di “rimpatrio volontario ed assistito”, ai quali potranno accedere gli immigrati che collaborano alla propria identificazione. .  
   
 

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