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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Luglio 2007
 
   
  BOLZANO: UN TETTO NEI TEMPI DI ATTESA IN 100 PRESTAZIONI MEDICHE

 
   
   Bolzano, 10 luglio 2007 - In oltre 100 prestazioni mediche specialistiche, a cominciare da oncologia e malattie cardiocircolatorie, dal prossimo ottobre il servizio sanitario non potrà più superare determinati tempi massimi di attesa, secondo il piano provinciale per il contenimento dei tempi di attesa approvato dalla Giunta. "I servizi e i reparti devono organizzarsi in modo tale da non superare i tempi di attesa prescritti", conferma l´assessore Richard Theiner. Il piano vige per il triennio 2007-2009 e, in base al carattere di urgenza, prevede espressamente quattro livelli di priorità clinica. I casi urgenti vanno trattati nel giro di 24 ore, con un "codice rosso" attivato al Pronto soccorso che garantisce la priorità rispetto agli altri pazienti in attesa. Se sulla prescrizione invece il medico di base ha apposto la sigla Prio, il servizio sanitario deve assicurare la relativa prestazione specialistica nel giro di 8 giorni. "In questi primi due gradi di urgenza già oggi siamo al di sotto dei termini prescritti", sottolinea il direttore dell´Ufficio Ospedali Albert Tschager, che ha elaborato il piano con l´Azienda sanitaria. Anche se si presentano ancora problematici i settori riabilitazione, radiologia e ortopedia, nel raffronto internazionale i temi di attesa nelle strutture altoatesine sono ad un livello accettabile. L´assessore provinciale Theiner sottolinea che si può fare ancora meglio: "Con il nuovo piano abbiamo fissato i tempi massimi di attesa per oltre cento prestazioni mediche specialistiche, anche in quelle che non hanno carattere di urgenza. " I tempi massimi del centinaio di prestazioni specialistiche oscillano tra i 30 e i 60 giorni e sono vincolanti per l´Azienda sanitaria. "Dato il piano, i servizi e i reparti devono organizzarsi in modo tale da non superare i tempi di attesa prescritti", specifica Theiner. Anche se naturalmente, considerato il permanente forte afflusso degli utenti nelle strutture, i tempi di attesa non potranno mai essere eliminati del tutto. .  
   
 

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