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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Luglio 2007
 
   
  I GIOVANI, “FARE TRIBU’ ” DAVANTI AL BARBECUE: UNA NUOVA RICERCA – COMMISSIONATA PER L’ESTATE DALL’OSSERVATORIO CARNEALFUOCO ALLA DEMOSKOPEA – INDAGA L’UNIVERSO DEI GIOVANI, LE LORO PASSIONI E LE NUOVE TENDENZE ALIMENTARI.

 
   
  Il desiderio di “fare gruppo” davanti ad un barbecue è più forte dell’amore e rappresenta il modo migliore per stare in compagnia. Se l’amicizia è un valore condiviso, il lavoro è la “passione concreta” per realizzarsi nel futuro. Vivere senza passione – qualunque essa sia - è un po’ come mangiare senza sale o essere sempre a dieta. Manca qualcosa, ci sentiamo privati di ciò che rende entusiasmante la nostra vita e il nostro quotidiano. Sia che si tratti di una passione per un hobby, uno sport o il proprio lavoro, in Italia, i giovani, concordano nell’affermare che è la passione “a dare sapore” alla vita quotidiana. A sorpresa però dal sondaggio “La Passione diventa realtà” - realizzato dall’Osservatorio Carnealfuoco/demoskopea a maggio del 2007 - risulta che, se l’amore non appare nel top ten “dei sogni giovanili”, la più grande “passione” dei ragazzi italiani è rappresentata dallo “stare in compagnia” (33,9%) e che il 37,7% dei giovani tra i 18 e i 35 anni sognano, molto concretamente, di realizzarsi nel lavoro. Inoltre, a proposito di cibo, il 64,7% di loro ama organizzare o partecipare ad un barbecue con gli amici, mentre oltre il 72% afferma di avere un rapporto positivo con l’alimentazione – aspetto questo di fondamentale importanza, e sicuramente, confortante - in un periodo in cui spesso le cronache registrano casi di rapporti deviati con l’alimentazione come per l’anoressia o la bulimia. “Non si mangia solo per nutrirsi – spiega la psicologa Irene Bozzi - ma esistono desideri e problemi inconsci che i giovani soddisfano alimentandosi. La scelta del tipo di cibo - così come il luogo dove consumarlo - dipendono soprattutto dai loro sogni e desideri, da come sono nel loro intimo se amanti delle novità o legati alla tradizione, romantici o desiderosi di socializzare. Ecco perché la scelta del barbecue, luogo simbolico di aggregazione davanti al focolare, espressione del desiderio di fare gruppo delle nuove generazioni”. Passione non fa più rima con amore Passione si, ma non amore passionale. Così potremo riassumere i risultati della nuova ricerca Carnealfuoco/demoskopea per l’estate 2007. Dallo studio risulta infatti che i giovani italiani – suddivisi in due fasce di età comprese fra i 18/25 e i 26/35 anni – non considerano l’amore tra le principali passioni della vita. Un dato sorprendente soprattutto se rapportato alla prima fascia di età, quella dei cosiddetti “giovanissimi”: ragazzi tra i 18 e i 25 anni che indicano come “passione più grande” quella dello “stare in compagnia”. Un segnale chiaro del bisogno concreto e crescente, da parte delle nuove generazioni, di “fare gruppo” e aggregarsi, piuttosto che di crearsi un affettività di coppia. Ancora più indicativo il dato se paragonato con le altre passioni indicate dai ragazzi come irrinunciabili: il 20% dichiara di amare l’arte in tutte le sue espressioni (musica, teatro, danza, pittura, disegno) sia in modo attivo (esprimendosi in prima persona) che passivo (semplicemente fruendone); mentre il 17,4% degli intervistati preferisce lo sport: dato questo che sale al 27,2% per gli uomini dai 26 ai 35 anni. Seguono poi lo studio e il lavoro (8,9%), la buona tavola e la sana alimentazione (5,6) ed, infine, le nuove tecnologie (4,7%). Una concretezza che si esprime anche di fronte alla possibilità di “immaginare” una passione/sogno che diventi realtà: per il 37,7% del campione questa passione coincide con il desiderio di realizzarsi nel lavoro o nello studio nonostante oltre il 43,3% dichiari di percepire un reddito fisso. Un dato, quello sulla realizzazione professionale, che raggiunge addirittura al 46,7%, nella fascia di età tra i 18 e i 25 anni, quando le incertezze sul proprio futuro sembrano rappresentare un vero e proprio ostacolo da esorcizzare. Se il lavoro appare un miraggio lontano, l’altra passione da raggiungere è quella per i viaggi: il 31% degli intervistati dichiara infatti di “voler conoscere il mondo”, mentre a sorpresa il 10,6% dichiara di “voler aiutare gli altri” e solo il 6% del campione afferma di “sperare di diventare ricco” o di trovare l’amore (5,9%). Fanalino di coda – nonostante i modelli proposti dalla società contemporanea - il desiderio di diventare famoso (1%). Dalla ricerca emerge, dunque, un quadro estremamente chiaro dei giovani italiani che appaiono concreti, altruisti e desiderosi di ampliare i propri orizzonti personali con esperienze di diverso genere. Il cibo? Una piacere da vivere in compagnia davanti ad una griglia fumante Su una cosa i nostri giovani connazionali sembrano tutti d’accordo: il piacere della tavola è tale soprattutto se condiviso con gli amici. In particolare, secondo il 64,7% degli intervistati è la grigliata all’aria aperta la situazione perfetta per consumare un pasto, mentre solo il 22,9% preferisce pranzare/cenare in famiglia. Sono soprattutto le donne – tra i 26 e i 35 anni – quelle che appaiono più tradizionaliste, preferendo l’aspetto familiare (27,9%), contro il 71,2% dei ragazzi tra i 18 e i 25 anni per i quali il barbecue rappresenta una passione irrinunciabile. Anche in questo caso i romantici sono pochi: solo il 10,2% sceglie infatti una cena a due al ristorante. Tutti, inoltre, affermano di “organizzare una grigliata con il bel tempo” (32%) od almeno una volta al mese (35,1%). Si tratta insomma dell’affermarsi tra i giovani di una nuova tendenza gastronomica, quella per il bbq, che interpreta il consumo del cibo come un momento di aggregazione, una occasione gioiosa di condivisione e socializzazione: agli intervistati è stato infatti chiesto di motivare la scelta del barbecue e, non a caso, la maggioranza di loro afferma di preferire la grigliata perché “permette di trasformare il pasto in un momento di allegria e divertimento” (61%), perché “rappresenta un modo per godersi la natura e l’aria aperta” (14,1%), perché “è espressione di una cucina semplice e nello steso tempo gustosa” (11,7%). Più in generale, i giovani italiani affermano, a sorpresa, di avere un rapporto molto positivo con il cibo (72,7%): dalla ricerca Carnealfuoco/demoskopea emerge infatti che il momento dei pasti viene considerato come “una fonte di gratificazione” (32,7%), come “una occasione di socializzazione” (20,1%) o come “un modo per avvicinarsi ad altre culture straniere” (19,9%). Solo il 26,7% degli intervistati considera il cibo “una semplice necessità”. La cucina per i giovani rappresenta, dunque, anche un mezzo per allargare i propri orizzonti culturali: le nuove generazioni abbattono così anche l’ultimo dei “miti nostrani” che considerava la gastronomia made in Italy un irrinunciabile caposaldo tradizionale. Non a caso, negli ultimi anni, i ragazzi hanno mostrato di aprirsi sempre più alle nuove tendenze alimentari di cui il barbecue e il nuovo “finger grill” – la moda per i cibi cotti alla griglia e mangiati con le mani – rappresenta sicuramente un trend assoluto soprattutto in occasione dell’ormai rituale happy hour. Intervistati poi sulle personali abitudini nel consumo quotidiano dei pasti la maggioranza degli intervistati (34%) afferma di “essere una buona forchetta ma di fare attenzione alla qualità dei cibi scelti”, mentre il 22,3% dichiara di “essere goloso e di mangiare di tutto senza limitazioni”. C’è poi chi “apprezza la buona tavola ma controlla le quantità degli alimenti” e chi “non si preoccupa di quanto mangia perché pratica costantemente un’attività fisica per mantenere la forma”. Infine, il cosiddetto zoccolo duro di coloro che si dichiarano “perennemente a dieta” (10,9%): dato questo – e non c’è da stupirsi – che riguarda in particolare le donne tra i 26 e i 35 anni di età con una percentuale che sale al 16,7 del totale. Il barbecue è di tendenza se c’è la carne e l’high-tech Volendo infine tracciare una sorta di identikit del barbecue da sogno, i giovani italiani sembrano, in proposito, avere le idee molto chiare. Su tutti gli alimenti vince la carne e, in particolare, quella di maiale: la preferita è la bistecca (31%) “perché ha un sapore semplice ed essenziale”, seguita dallo spiedino (23,7%) - scelto dai ragazzi “perché comodo da mangiare con le mani” - e dalla salsiccia (22,3%), di cui i giovani apprezzano il fatto che sia “gustosa e saporita”. Chiudono la classifica, la costina di maiale (17,9%) e, parecchio staccato, l’hamburger (2,/%). Ma se sul fronte culinario le nuove generazioni appaiono piuttosto conformiste nella scelta dei cibi – non cedendo alle lusinghe di stravaganze culinarie proposte da chef di grido come la banana o il minestrone cotti al grill – dall’altra parte è sul versante dell’high-tech che dimostrano di apprezzare tutto ciò che la tecnologia moderna propone. Intervistati infatti sull’oggetto che non può mancare ad un barbecue la risposta è unanime: su tutto vince l’alta tecnologia. Se i loro padri avessero organizzato una grigliata all’aria aperta probabilmente pallone, chitarra o, al limite, un buon libro sarebbero stati gli oggetti necessari per un barbecue di successo: al contrario, per le nuove generazioni, quello che non può assolutamente mancare ad un bbq è la macchina digitale o la telecamera (66,1%) per “immortale ogni momento”, seguita dal cellulare con mms (12%) per “mandare foto agli amici che non ci sono” e dall’ipod (8,4%) “per rilassarsi con un po’ di musica”. Come a dire: i giovani tavola sono tradizionalisti nei gusti ma anticonformisti nei modi. .  
   
 

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