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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Giugno 2006
 
   
  PAMELA RIVELA I SEGRETI DELL´ANTIMATERIA E DELLA MATERIA OSCURA

 
   
  Bruxelles, 19 giugno 2006 - Pamela (Payload for Antimatter Matter Exploration and Light-nuclei Astrophysics) è stato lanciato la mattina del 15 giugno dalla base di Baikonur (Kazakstan). Il satellite, che è il frutto di una collaborazione finanziata dall´Ue tra astrofisici italiani, russi, svedesi e tedeschi, consentirà di demistificare alcune materie oscure dell´universo: l´antimateria e la materia oscura. Il progetto è importante perché aiuterà a gettare luce su due dei problemi misteriosi e universali dell´astrofisica moderna: che cos´è la materia oscura e qual è stato il destino dell´antimateria. I fisici ritengono che solo il cinque per cento dell´universo sia costituito dalla stessa materia che osserviamo sulla terra. Il 70 per cento è composto di "energia oscura" e il restante 25 per cento di "materia oscura". Non è una coincidenza che le due sostanze siano definite come "oscure" dal momento che non sappiamo che cosa siano. Mentre l´energia oscura è omogenea e onnipresente, ma invisibile, la materia oscura è formata da particelle che si discostano notevolmente dalle particelle che costituiscono il mondo che ci circonda. L´antimateria è rara nel nostro universo, ma i fisici ribadiscono che poco dopo il big bang la quantità di antimateria e di materia era equivalente. Che cosa ne è successo? Pamela misurerà i raggi cosmici con una precisione straordinaria. I raggi cosmici consentiranno di aprire una finestra sul passato e forniranno risposte a questi interrogativi persistenti. Il satellite studierà i raggi per mezzo di un grande elettromagnete collegato a diversi rivelatori in grado di individuare le particelle che costituiscono i raggi cosmici, le loro traiettorie e la loro energia. La missione è doppiamente importante perché collocherà la rete di ricettori al di fuori dell´atmosfera terrestre, dove interagiranno i raggi cosmici. In precedenza gli unici metodi per studiare dettagliatamente i raggi cosmici erano costituiti dai palloni lanciati ad elevate altitudini e da brevi esperimenti eseguiti a bordo della sonda spaziale. "Al momento Pamela è lo strumento più avanzato in questo settore dell´astrofisica. Quando Pamela entrerà in orbita, inizierà la seconda fase più sorprendente della sua avventura scientifica con l´obiettivo di svelare alcuni dei misteri più intriganti e complessi dell´universo", dichiara Piergiorgio Picozza, direttore della sezione Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare) dell´Università di Tor Vergata, che ha coordinato la collaborazione italiana e internazionale della ricerca. E il sito del progetto Pamela: http://wizard. Roma2. Infn. It/pamela/pam_home. Htm .  
   
 

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