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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Luglio 2007
 
   
  STM DEFINISCE I PROSSIMI PASSI PER MIGLIORARE LA STRUTTURA DEI COSTI

 
   
  Ginevra, 11 luglio 2007 — La Stmicroelectronics ha annunciato ieri la razionalizzazione di tre dei suoi centri manifatturieri, nell’ambito di una manovra per ottimizzare ulteriormente l’utilizzazione degli asset e intensificare la performance, successivamente alla decisione di deconsolidare le attività nelle memorie Flash. Nei prossimi due o tre anni - dopo che tutti i prodotti lavorati in questi siti saranno riqualificati presso altri impianti - la Società ridurrà progressivamente le attività su fette di silicio a sei pollici (150 mm) a Carrollton,in Texas, a otto pollici (200 mm) a Phoenix, in Arizona e di assemblaggio e collaudo a Ain Sebaa in Marocco. Nell’esecuzione di questo piano, la Società assicurerà una transizione senza soluzione di continuità nella fornitura di prodotti da siti differenti. Queste misure fanno seguito al completamento di un programma teso a far migrare la maggior parte della produzione St nel mondo su fette a 6 pollici verso gli stabilimenti di Singapore, meno costosi dal punto di vista operativo, o verso impianti a 8 pollici con geometrie più fini all’interno del mondo St. Come risultato di questo programma precedente, molti impianti St a 6 pollici in Europa sono stati dismessi o convertiti in produzioni a 8 pollici e la St ha realizzato risparmi per più di 150 milioni di dollari l’anno. L’impianto manifatturiero a 6 pollici di Carrollton, tenuto sostanzialmente fuori da questo precedente round di consolidamenti, questa volta è stato designato per la chiusura. L’impianto di produzione della St di Phoenix è uno stabilimento a 8 pollici relativamente piccolo che utilizza tecnologia matura. Proprio per le dimensioni e la tecnologia, l’impianto richiederebbe notevoli spese in conto capitale per essere portato al livello della tecnologia più avanzata che è necessaria per continuare le attività in maniera efficiente sul lungo periodo. Per ottimizzare l’utilizzo degli asset e migliorare la propria struttura di costi, la St ha deciso di non spendere le risorse necessarie per aggiornarlo, e di spostare la sua capacità - direttamente o indirettamente – ad altri stabilimenti o a subfornitori, in Asia e in Europa. Sempre con l’intenzione di migliorare la struttura dei costi, in Marocco la St intensificherà l’utilizzo della struttura di collaudo e assemblaggio di Bouskoura 2000, tecnologicamente molto avanzata, trasferendovi la maggior parte delle attività del più vecchio impianto di Ain Sebaa (Casablanca) che a causa dell’età e della sua posizione non è adatto per essere rinnovato e sarà di conseguenza progressivamente svuotato e chiuso. Alcune linee di prodotto mature saranno trasferite a subfornitori. “L’industria dei semiconduttori richiede di progredire senza soste e noi insistiamo nella nostra azione per far crescere i ricavi sviluppando e introducendo nuovi prodotti estremamente promettenti, rafforzando la nostra attuale iniziativa verso i clienti principali e espandendo la nostra base clienti,” ha detto Carlo Bozotti, President & Ceo della Stmicroelectronics. “La crescita dei ricavi è importante, ma lo è altrettanto il nostro impegno a migliorare la struttura dei costi, riducendo il numero dei nostri siti produttivi e di conseguenza comprimendo la capacità in eccesso e abbassando le spese di esercizio della produzione. Gestiremo la transizione alle condizioni migliori per i nostri clienti e per i dipendenti coinvolti da queste misure. ” Reza Kazerounian, Corporate Vice President e Direttore generale della regione Nord America ha affermato: “Il nostro impegno nei confronti dei clienti americani resta più forte che mai. Concentreremo i nostri sforzi sul supporto ai clienti attraverso la nostra vasta rete nord americana di centri di ricerca, sviluppo prodotti e applicazioni. ” La St stima che questo programma coinvolga circa 4000 dipendenti nel mondo. La Società prevede di offrire trasferimenti o incentivi graduati sulla transizione alla maggior parte di quelli coinvolti, e si aspetta che la maggior parte rimarrà al proprio posto di lavoro durante tutto il periodo della transizione. Una volta completate, la Società prevede che queste misure generino circa 150 milioni di dollari l’anno in risparmi nel costo dei beni venduti. I relativi oneri di ristrutturazione e svalutazione prima delle imposte sono previsti nell’ordine di 270-300 milioni di dollari, compresi circa 250 milioni di dollari di oneri cash. .  
   
 

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