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Notiziario Marketpress di
Giovedì 12 Luglio 2007 |
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VIDEOSORVEGLIANZA: UNA MINACCIA PER LE LIBERTÀ FONDAMENTALI, CONCLUDE UN RAPPORTO DELLA COMMISSIONE DI VENEZIA
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Strasburgo, 12 luglio 2007 – La Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto del Consiglio d’Europa, la Commissione di Venezia, ha reso pubblico un parere relativo alla compatibilità tra la videosorveglianza dei luoghi pubblici da parte degli operatori pubblici e la tutela delle libertà fondamentali. La Commissione di Venezia ha concluso che tale pratica rappresenta una minaccia per i diritti fondamentali quali il rispetto della vita privata e della libertà di movimento e tocca le questioni specifiche della protezione dei dati personali raccolti in questo modo. Anche qualora esistano imperativi sulla sicurezza pubblica, la Commissione di Venezia invita gli Stati membri ad adottare delle misure volte a: segnalare sistematicamente le zone soggette a videosorveglianza; creare, a livello nazionale, un organo indipendente al fine di garantire la legalità di tali installazioni, in conformità alle esigenze della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo e ai testi internazionali relativi alla raccolta e alla protezione dei dati. La Commissione di Venezia considera una minaccia per le libertà personali anche la videosorveglianza da parte di operatori privati e raccomanda, inoltre, che chiunque sia soggetto a tale sorveglianza deve poter accedere ai dati raccolti ed essere informato del loro uso. Le autorità pubbliche devono poter effettuare controlli sui sistemi di videosorveglianza. Organo consultivo del Consiglio d’Europa composto da esperti indipendenti sulle questioni costituzionali, la Commissione di Venezia conta attualmente 48 Stati membri (*). Per ulteriori informazioni si prega di consultare il sito internet www. Venice. Coe. Int. . . |
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