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Notiziario Marketpress di
Giovedì 12 Luglio 2007 |
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PER DANUTA HüBNER LA SPAGNA DEVE DIRE: ADDIO COESIONE, BENVENUTA COMPETITIVITÀ
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Bruxelles, 12 luglio 2007 - Adesso che la Spagna ha completato il proprio viaggio verso la coesione, è tempo che passi alla competitività, ha dichiarato il commissario europeo per la Politica regionale Danuta Hübner durante una visita nella Cantabria il 9 luglio. Elementi fondamentali per restare competitivi sono la ricerca, lo sviluppo e l´innovazione, ha osservato. «La Cantabria ha dimostrato di essere un esempio per l´intera Unione riguardo a come attuare stabilmente la politica di coesione. Adesso è tempo di proseguire e potenziare gli sforzi intrapresi nel campo della ricerca, della tecnologia e, in particolare, dell´innovazione», ha affermato il commissario Hübner. La maggiore concorrenza da parte delle economie emergenti ha spinto tutti i paesi europei a esplorare nuovi percorsi per garantire la competitività. La Spagna non è stata da meno. Varie regioni spagnole hanno visto l´industria espandersi; alcune di esse potrebbero attirare di nuovo le imprese modernizzando la loro base industriale. «A tal fine, la R&s [ricerca e sviluppo] e l´innovazione si delineano quali massime priorità al fine di potere attrarre investimenti e concorrere sui mercati internazionali con prodotti e servizi a elevato valore aggiunto», ha osservato il commissario Hübner. Il commissario ha citato i Paesi Baschi come esempio di regione che è riuscita a rivitalizzare un settore tradizionale, rimanendo competitiva. Il settore metallurgico della regione ha mantenuto significative nicchie di mercato nell´alta tecnologia e nella produzione a valore aggiunto. La Spagna sta anche guardando oltre e si avvale dell´innovazione per preparare il paese al cambiamento climatico. Ha sviluppato tecnologie di punta, tra cui impianti di desalinizzazione e turbine eoliche. «L´analisi dei fattori che guideranno la crescita economica nel futuro dimostra il crescente ruolo dell´innovazione, che già oggi è responsabile di oltre il 50% della variazione dei livelli dei Pil regionali», ha dichiarato il commissario Hübner. «Di conseguenza, si deve attribuire sempre maggiore importanza alle risorse a livello locale, agli istituti di ricerca, ai raggruppamenti di imprese, alle società innovative e alle competenze della forza lavoro». Fornire capacità di ricerca è un modo per attirare gli investimenti, ma non sarà sufficiente. «Costituiscono l´hardware dei sistemi di innovazione regionali che, per potere funzionare senza difficoltà, necessitano anche di software, una serie di reti, interazioni a tripla elica», ha osservato il commissario, facendo riferimento ad un recente studio dell´Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), che sottolinea i vantaggi di cui godono i sistemi di innovazione regionali e che derivano dal ricorso alla prossimità per instaurare relazioni basate sulla fiducia. L´innovazione aperta e altre forme di innovazione in rete dipendono da questa fiducia. Le reti sono particolarmente importanti per le regioni rurali che cercano di introdurre l´innovazione. L´ocse ha osservato che le regioni con i più elevati tassi di creazione di posti di lavoro sono quelle rurali e che questo risultato positivo potrebbe essere riconducibile alle politiche in materia di innovazione. «La lezione che possiamo trarre è che, nel contesto della globalizzazione, l´innovazione è un elemento irrinunciabile per tutte le regioni. E quanto più sono sottosviluppate, tanto più devono essere innovative», ha osservato il commissario Hübner. Di certo, le regioni rurali non dovrebbero cercare di adottare una strategia attuata da una regione urbana. Le regioni urbane dovrebbero incentrarsi sull´investimento nella R&s, mentre le regioni rurali, secondo quanto indicato dal commissario, dovrebbero incentrarsi maggiormente sugli investimenti a favore dell´istruzione e della formazione. «Dovrebbero inoltre sviluppare l´impiego alternativo di tecnologie mature, anziché tentare di competere nella tecnologia emergente», ha aggiunto. La Commissione vuole che nel periodo 2007-2013 l´innovazione sia «il fulcro della politica regionale», ha dichiarato il commissario Hübner. Stime preliminari ipotizzano che le spese per l´innovazione nell´ambito della nuova politica regionale triplicheranno rispetto al precedente periodo di finanziamento, arrivando a 55 Mrd Eur. La Commissione, da parte sua, chiede che le regioni in ritardo pongano in atto una strategia dell´innovazione in ambito regionale. . |
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