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Notiziario Marketpress di
Giovedì 12 Luglio 2007 |
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PARLAMENTO EUROPEO: FUSIONI E SCISSIONI PIÙ AGEVOLI PER LE SOCIETÀ PER AZIONI
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Bruxelles, 12 luglio 2007 - Il Parlamento europeo concorda sulla necessità di sopprimere gli oneri amministrativi superflui che gravano sulle imprese, dando agli azionisti la possibilità diretta di rinunciare, se così desiderano, alla relazione scritta di esperti sul progetto di fusione o di scissione. Chiede però maggiori garanzie per i creditori e propone di posticipare di sei mesi l´applicazione delle nuove disposizioni. La direttiva sulle fusioni (78/855/Cee) e quella sulle scissioni (82/891/Cee) delle società di capitali prevedono che uno o più esperti (che agiscono in maniera indipendente, ma per conto di ciascuna delle società di capitali coinvolte nella fusione), nominati o approvati da un´autorità giudiziaria o amministrativa, prendano in esame il progetto di fusione o di scissione ed elaborino una relazione scritta per gli azionisti. La relazione deve illustrare il progetto di fusione o di divisione e il suo fondamento giuridico ed economico, in particolare il metodo o i metodi utilizzati per calcolare il rapporto di cambio proposto per le azioni. In caso di fusione, la relazione è obbligatoria. La direttiva 82/891/Cee sulle scissioni prevede invece che la relazione sia obbligatoria qualora lo Stato membro in questione non si sia avvalso dell´opzione di consentire la non applicazione della relazione nel caso in cui tutti gli azionisti e i titolari di altri titoli con diritto di voto delle società coinvolte nella divisione abbiano dato il loro assenso. Approvando la relazione di Piia-noora Kauppi (Ppe/de, Fi), il Parlamento accoglie con favore la proposta della Commissione di sopprimere questi oneri amministrativi superflui, ma chiede di precisare che qualunque modifica delle direttive che consente agli azionisti di concordare la rinuncia dell´esame di un esperto «non dovrebbe pregiudicare i sistemi di protezione degli interessi dei creditori delle società interessate, che gli Stati membri devono stabilire conformemente a tali direttive, né qualsiasi disposizione intesa a garantire la fornitura di informazioni ai dipendenti delle società interessate». Un altro emendamento posticipa dal 31 luglio 2008 al 31 dicembre dello stesso anno la data entro la quale gli Stati membri devono applicare queste nuove disposizioni. Secondo la relatrice, il costo di tali relazioni si stima in circa 3. 500 euro per fusione o scissione, sulla base delle cifre contenute nella stima danese. A suo parere inoltre, quando si tratta di Pmi con un numero limitato di azionisti coinvolti nella gestione, la relazione non fornisce informazioni aggiuntive. . |
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