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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Luglio 2007
 
   
  SICUREZZA STRADALE: SIGLATI I PROTOCOLLI CON PROVINCE E COMUNI UFFICI PER LA SICUREZZA STRADALE E UN CENTRO DI COORDINAMENTO REGIONALE PIEMONTESE

 
   
  Torino, 12 luglio 2007 - Promuovere una pianificazione e un coordinamento a tutti i livelli in materia di sicurezza stradale assicurando un flusso di risorse costante e un monitoraggio delle attività svolte sul territorio. Con questi obiettivi la Regione Piemonte ha firmato oggi dei protocolli di intesa sulla sicurezza stradale con le Province e i capoluoghi piemontesi. “Con questa serie di accordi – ha spiegato l’assessore ai Trasporti, Daniele Borioli – abbiamo messo nero su bianco l’impegno a lavorare insieme per la sicurezza stradale: nonostante gli sforzi che si compiono a tutti i livelli l’incidentalità resta, soprattutto tra i giovani, una tra le principali cause di morte. Per questo serve una vera e propria task force tra istituzioni, enti, associazioni e anche privati, per mettere in campo azioni concrete a tutela della sicurezza e della vita”. Province e Comuni dovranno istituire degli Uffici di Sicurezza stradale che saranno i centri di riferimento per le politiche di sicurezza sul territorio con a capo un responsabile che lavorerà in stretto coordinamento con la rete regionale e con gli altri uffici territoriali. Il tutto attraverso nuovi strumenti informatici e lo scambio di conoscenze e informazioni sui progetti portati avanti. Come la Regione infatti, il Protocollo stabilisce che anche Province e Comuni dovranno dotarsi di un piano di azione triennale di sicurezza stradale e collaboreranno alla realizzazione del centro di monitoraggio regionale che avrà il compito di verificare le attività e fornire un report periodico dei risultati raggiunti permettendo una programmazione più attenta delle azioni successive: “Per sostenere queste attività – ha continuato Borioli – credo debba essere assicurato un flusso di risorse costanti. Per questo l’accordo prevede che ogni ente costituisca un proprio fondo per la sicurezza stradale, utilizzando anche una parte degli introiti derivanti dalle multe” . .  
   
 

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