|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 04 Settembre 2007 |
|
|
  |
|
|
VINO, IN TOSCANA PRODUZIONE SEMPRE PIÙ ‘ROSA’ E DI QUALITÀ E LE DONNE SONO SEMPRE PIÙ PROTAGONISTE ANCHE NEL CONSUMO E NELLA SCELTA DELLE ETICHETTE
|
|
|
 |
|
|
Firenze - Donne e vino, un connubio sempre più felice e produttivo. Una tendenza che si sta verificando un po’ ovunque - in Italia come negli altri Paesi -, ma che in Toscana ha assunto l’aspetto di un vero e proprio fenomeno, con donne presenti in ogni segmento: produttrici, enologhe, sommelier, ristoratrici, consumatrici; e con intere filiere tutte al femminile. Di ‘Vino di genere’ si è parlato stamani nel corso di un confronto/degustazione organizzato a Siena dall’Enoteca Italiana. E dalla mattinata è emerso chiaramente che il vecchio stereotipo che vuole la vigna terreno incontrastato degli uomini è decisamente da archiviare. “Quello delle donne del vino è un fenomeno molto interessante – ha detto l’assessore Susanna Cenni, alla quale erano affidate le conclusioni, nella sua duplice veste di assessore all’agricoltura e alle pari opportunità della Regione Toscana – E’ cresciuto in maniera esponenziale il numero di donne che si occupano di vini. Con un risultato che il più delle volte è di alta qualità. E si sta modificando sempre più anche il consumo: le donne scelgono sempre di più le etichette, sono intenditrici competenti e consumatrici esigenti. Credo che si possa proprio parlare di un gusto, di una peculiarità femminile per quanto riguarda il vino”. Qualche numero per inquadrare il fenomeno. Alla Selezione dei vini di Toscana 2007, le produttrici hanno partecipato con 263 vini: di questi, ben 200 hanno superato la selezione (con un punteggio superiore agli 85 punti) e si sono guadagnati la ‘menzione speciale’. Su 800 bottiglie scelte, circa il 25% è prodotto da donne (il 30% in più rispetto all’edizione 2004). In Toscana le donne sommelier sono 55 professioniste e 437 non professioniste, su un totale di 3. 200 soci (cioè, un sesto del totale). Nella nostra regione le enologhe sono già una cinquantina, ma il loro numero è destinato ad aumentare, vista la massiccia presenza di studentesse ai corsi di enologia delle due Università toscane. “Soprattutto quest’anno, che è l’Anno europeo delle Pari Opportunità – dichiara l’assessore Cenni – questo è un fenomeno che merita attenzione. Come Regione abbiamo deciso da tempo di investire sulle donne come elemento e motore di sviluppo. E questo segmento delle donne del vino ci sembra un settore sui cui vale particolarmente la pena investire”. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|