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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Settembre 2007
 
   
  UN FONDO PER LE INFRASTRUTTURE DEL MEDITERRANEO

 
   
  Milano, 6 settembre 2007 - 2007 - Una proposta per creare un fondo per le infrastrutture del Mediterraneo. Per lo sviluppo dei Paesi della costa sud. E per aumentare gli scambi e far crescere i rapporti economici per le imprese. Dalla Camera di Commercio di Milano, città “mediterranea” come dimostrano i numeri. Quasi sette miliardi di euro tra import e export verso i Paesi Mediterranei, 16. 400 addetti di imprese milanesi nei paesi Mediterranei, 58. 600 residenti mediterranei a Milano, di cui quasi 7. 300 titolari di ditte, una ogni otto. Vale il 13,5% dell’export italiano e il 12,6% dell’import, il 26,8% degli addetti degli investimenti diretti italiani nel Mediterraneo lavorano in imprese proprio di Milano e l’11,5% degli stranieri mediterranei residenti in Italia si trovano a Milano, la stessa quota dei titolari di imprese. Emerge dal dossier “Milano e lo spazio economico” dell’ufficio Indici di mercato e statistica della Camera di Commercio. Milano e i Paesi del Mediterraneo. Su circa 30. 700 residenti egiziani a Milano, 4. 300 sono titolari di ditte individuali, uno su sette. Mentre le imprese milanesi danno lavoro a oltre 5. 000 addetti in Marocco, il 40% dei dipendenti di aziende italiane in quel Paese, e a più di 3. 000 addetti in Egitto, il 33% degli egiziani che lavorano in aziende italiane. Ed è l’Algeria il Paese da cui Milano importa di più, il 39,6% del totale dall’area del Mediterraneo nel 2006 mentre nell’export spicca la Turchia con il 39,1% del totale. La proposta di un Fondo per le infrastrutture del Mediterraneo, un fondo di private equità pubblico – privato che coinvolga i governi, le banche, le imprese, le istituzioni multilaterali. Obiettivo: realizzare le infrastrutture nei Paesi che si affacciano sulle coste meridionali del Mediterraneo. Un fondo che si aggiunge agli strumenti già esistenti a livello europeo per aumentarne la dotazione finanziaria esistente a sostegno dei progetti di investimento. Uno strumento in grado, attraverso le tecniche del project financing, di facilitare il coinvolgimento del settore privato non solo nella fase di costruzione e gestione delle opere, ma anche nel loro processo di finanziamento. Un progetto della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con i soggetti pubblici, privati, le banche, che si costruisce da ora. Le azioni della Camera di Commercio per il Mediterraneo. Sono strumenti concreti e operativi: finanziari, come il fondo Euromed di 50 milioni di euro - a cui si aggiunge l´accordo di co-investimento firmato oggi durante la conferenza da Finlombarda Gestioni Sgr e dalla Export Development Bank of Egypt-. Euromed è il primo fondo di private equity a disposizione delle imprese italiane interessate ad investire in Joint Ventures nei diversi Paesi della costa sud ed est del Mediterraneo. A ciò si affianca la Joint Credit Facility Italo-egiziana, realizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Sace e Bank of Alexandria, del valore di 50 milioni di euro, per il trasferimento tecnologico e l’esportazioni di beni strumentaliMa anche iniziative per una maggiore conoscenza reciproca attraverso Mediamedforum, l’Osservatorio dei Media da cui sta partendo un programma di borse di studio da destinare a giovani giornalisti italiani e mediterranei per progetti di staff exchange e come la Scuola Euromediterranea, già concluso il primo corso, per una formazione mirata. La Camera di Commercio di Milano ha sedi operative nei Paesi del Mediterraneo, dal Marocco alla Turchia, da Israele all’Egitto, alla Tunisia. 16 luglio: la quinta conferenza internazionale “Laboratorio Euro-mediterraneo”. La quinta Conferenza annuale del Laboratorio Euro-mediterraneo è stata organizzata dalla Camera di Commercio di Milano, con il sostegno della Regione Lombardia, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero del Commercio Internazionale. “Milano è da sempre una città aperta ed internazionale – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – ed è il nodo tra Europa e Mediterraneo. Anche quest’anno abbiamo organizzato un tavolo ampio ed internazionale, per condividere strumenti di sviluppo diffuso, convinti come siamo che proprio sul Mediterraneo si giocano le grandi contraddizioni, economiche e sociali, del nostro tempo”. “Vorremmo offrire strumenti concreti – ha detto Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per l’internazionalizzazione – per contribuire allo sviluppo dell’area mediterranea. Lo abbiamo fatto con successo con le iniziative proposte negli anni precedenti: ora sono operative e ampiamente diffuse. Lanciamo quest’anno una nuova azione sulle infrastrutture, di portata ed impatto ancora più ampi”. .  
   
 

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