Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 04 Settembre 2007
 
   
  CROTONE: DATI SULLA DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE NEL II TRIMESTRE 2007

 
   
  Crotone, 4 settembre 2007 - L´ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha elaborato i dati relativi alle iscrizioni, cessazioni e variazioni di impresa relativi al secondo trimestre dell’anno 2007 (Movimprese). I dati sul numero di imprese iscritte e cessate, unitamente agli altri dati forniti nel corso dell´anno, consentono alle istituzioni operanti sul territorio di tastare il polso dell´economia locale e programmare idonei interventi. Lo stock di soggetti iscritti presso la Camera di Commercio di Crotone è salito dalle 17. 787 della fine del I trimestre 2007 alle 17. 837 registrate alla fine del Ii trimestre con un saldo pari a 58 imprese , come risulta dalle rilevazioni Movimprese di Infocamere. Il rilevante numero di nuove iscrizioni (342), pari ad un tasso di natalità dell’1,92%, è stato controbilanciato dalle cessazioni (295), pari ad un tasso di mortalità dell’1,66%, realizzando un tasso di sviluppo dello 0,26%. Nel secondo trimestre 2007 si riscontra una crescita nei settori della produzione e distribuzione energia elettrica, gas e acqua (tasso di sviluppo del 12,5%), intermediazione monetaria e finanziaria (3,9%), agricoltura, caccia e silvicoltura (0,2%), alberghi e ristoranti (0,1%). Si registra, invece, un decremento nei settori: estrazione di minerali (-4,8%), istruzione (-3,8%), sanità ed altri servizi sociali (-1,5%), trasporti, magazzinaggio e comunicazione (-1,4%), altri servizi pubblici, sociali e personali (-0,9%), attività manifatturiere (-0,5%), attività immobiliare, noleggio, informatica, ricerca (-0,3%). Restano pressoché stabili i restanti settori pesca, piscicoltura e servizi connessi, costruzioni, commercio ingrosso e dettaglio, riparazione beni personali per la casa. La provincia mostra un tessuto ancora caratterizzato dalla prevalenza di attività di tipo tradizionale. Il tessuto economico provinciale risulta infatti essere composto: per il 27,5% dal settore agricolo, della caccia e silvicoltura; per il 25,2 dal commercio all´ingrosso e al dettaglio, riparazioni beni personali e per la casa; per il 14% dal settore edile; per il 10% da attività manifatturiere. Esigua, sul totale delle imprese registrate, la presenza di alberghi e ristoranti (3,9%), attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca (3,8%), attività di trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (3,2%), altri servizi pubblici, sociali e personali (2,5%). Occupano un peso vicino allo zero sul totale delle imprese crotonesi, i seguenti settori: intermediazione monetaria e finanziaria (0,9%), sanità ed altri servizi sociali (0,4%), istruzione (0,3%), pesca, piscicoltura e servizi connessi (0,2%), estrazioni di minerali (0,1%) e produzione e distribuzione energia elettrica, gas e acqua (0,1%). Il restante 8% è composto da imprese non classificate. A predominare sull´economia provinciale, in piena linea con i dati nazionali, sono le ditte individuali, che alla fine del secondo trimestre risultano essere pari a 13. 002, con un incremento rispetto al trimestre precedente dello 0,1%. A crescere, tuttavia, è anche il numero delle società di capitali, pari a 1. 851 con un tasso di sviluppo del 2%, affiancate da 2. 187 società di persone (-0,3%) e da 797 soggetti di altra forma giuridica (nessuna variazione). Ancora una volta le variazioni registrate, ossia la maggiore crescita, in termini relativi, delle società di capitali rispetto alle ditte individuali e alle società di persone, conferma l’analisi già fatta in precedenza, ossia la tendenza rilevata negli ultimi periodi a preferire forme giuridiche maggiormente strutturate, indice di maggiore solidità e di modernizzazione dell´economia provinciale. Il tessuto economico provinciale risulta quindi composto per il 72,9% da ditte individuali, per il 12,3% da società di persone, per il 10,4% da società di capitale e per il restante 4,5% da altre forme giuridiche. Lo stock delle imprese artigiane iscritte presso la Camera di Commercio di Crotone è diminuito dalle 3. 674 imprese del primo trimestre 2007, alle 3. 634 del secondo trimestre, con un saldo pari a -48 imprese, come risulta dalle rilevazioni Movimprese di Infocamere. Le nuove iscrizioni (30), pari ad un tasso di natalità dello 0,8%, non hanno bilanciato le rilevanti cessazioni (78), pari ad un tasso di mortalità del 2,1%, realizzando un tasso di sviluppo negativo (-1,3%). Nessun settore ha fatto registrare incrementi nel secondo trimestre del 2007. In particolare, il più ingente decremento è stato riscontrato nel settore Agricoltura, caccia e silvicoltura (-11,4%), mentre gli altri settori hanno mostrato decrementi compresi tra lo 0,5% ed il 2,5% oppure sono rimasti stabili. Anche il tessuto artigiano della provincia di Crotone è ancora caratterizzato dalla prevalenza di attività di tipo tradizionale. Risulta, infatti, essere composto: per il 38,7% dal settore edile, per il 31,8% dal settore manifatturiero per il 9,4% dal commercio all´ingrosso e al dettaglio, riparazioni beni personali e per la casa; per l’8,2% dal settore altri servizi pubblici, sociali e personali; per il 6,7% dal settore di trasporti, magazzinaggio e comunicazioni, per il 3,4% dalle attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca e per l’1% dal settore agricolo, della caccia e silvicoltura. A predominare sul tessuto imprenditoriale artigiano sono sempre le ditte individuali, che alla fine del secondo trimestre risultano essere pari a 3. 223, anche se hanno fatto registrare rispetto al trimestre precedente un decremento pari a –1,4%. Tuttavia, il decremento più cospicuo è stato rilevato tra le società di capitali (-2,8%) mentre il numero delle società di persone e dei soggetti di altra forma giuridica è rimasto stabile. Il tessuto economico provinciale risulta quindi composto per l’88,7% da ditte individuali, per il 9,1% da società di persone, per l’1,9% da società di capitale e per il restante 0,2% da altre forme giuridiche. .  
   
 

<<BACK