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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Settembre 2007
 
   
  CITTA´ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI NOVARA PRESENTATE LE LINEE GUIDA PER IL PROGETTO

 
   
   Torino, 4 settembre 2007 - «La Regione Piemonte attribuisce alla Città della salute e della scienza di Novara un valore che va ben oltre la costruzione di un nuovo insediamento ospedaliero. Il nostro intento, infatti, è quello di dotare l’area nord-orientale del Piemonte di un polo di eccellenza, strategico per il contenimento della mobilità passiva verso la Lombardia e contemporaneamente in grado di funzionare da volano per l’economia dell’intero territorio». Ad affermarlo è stato il 16 luglio l’assessore alla ricerca e innovazione, Andrea Bairati, a Novara per presentare prima ai primari e caposala del «Maggiore della Carità», quindi ai sindacati e infine agli organi di informazione il documento preliminare alla progettazione dell’opera. «Al termine di sei mesi di intenso e accurato lavoro - ha spiegato Bairati - siamo finalmente giunti alla fine della fase di stesura delle linee guida del progetto, nonché all’individuazione dello strumento finanziario più adatto alla sua realizzazione. Si tratta del leasing immobiliare, una procedura messa a disposizione dall’ultima legge finanziaria, che saremo tra i primi a utilizzare in Italia e che presenta notevoli vantaggi. Il primo è quello di garantire un flusso costante di risorse, fondamentale per assicurare tempi rapidi di costruzione, che stimiamo intorno ai quattro-cinque anni. In secondo luogo, con l’adozione di questa formula, il pagamento delle rate da parte dell’Azienda sanitaria scatterà a partire dalla consegna dell’opera. Ciò significa che le operazioni di valorizzazione e vendita del patrimonio immobiliare dell’Aso, che rappresentano una delle principali fonti di copertura dell’intervento, potranno essere condotte gradualmente, perseguendo l’obiettivo della massima redditività. Il resto del finanziamento verrà assicurato dalla Regione, con il ricorso sia a fondi propri sia agli stanziamenti messi a disposizione del Ministero della salute per edilizia sanitaria. In tutto, si prevede un investimento di 350 milioni di euro». La Città della salute e della scienza di Novara sorgerà nell’area di piazza d’Armi, andando ad occupare un’area complessiva di circa 330 mila metri quadrati. La superficie del nuovo ospedale sarà di circa 140. 000 metri quadri, con uno sviluppo prevalentemente in orizzontale - quattro piani fuori terra - in modo da fondersi armonicamente nell’ambito del Parco della Battaglia in cui è inserito e con il vicino contesto urbanizzato. «L’edificio - ha aggiunto il direttore generale dell’Aso «Maggiore della Carità», Claudio Macchi - si articolerà in strutture modulari ripetitive di 22-24 posti letto, equamente suddivise in ampie camere da due e da un letto, differenziate per tre grandi aree: medica, chirurgica e materno-infantile. La dotazione complessiva di posti letto è stata contenuta in circa 650, privilegiando la superficie dei servizi di diagnosi e cura e incrementando la degenza intensiva e semintensiva, in modo da raggiungere una maggiore attività che poggi soprattutto sull’efficienza e sulla tecnologia e non su un mero ampliamento dell’attività alberghiera». «Con la creazione del nuovo ospedale novarese - ha concluso il rettore dell’Università del Piemonte orientale, Paolo Garbarino - sarà ancora più evidente e attiva la compartecipazione e la corresponsabilità dell’Università con l’Azienda ospedaliera, in un processo di reciproca integrazione delle rispettive competenze. La Facoltà di Medicina e Chirurgia ha compiti di formazione a tutto campo: prepara sia i medici, sia gli infermieri, sia tutte le altre professionalità sanitarie del futuro. È perciò essenziale che questa formazione avvenga in stretta connessione con l’attività assistenziale. Il nuovo ospedale sarà, in questa prospettiva, un “ospedale di insegnamento”. Dal punto di vista aziendale non ci sarà più distinzione tra reparti ospedalieri e reparti universitari. La gestione di tutti i Dipartimenti sarà equamente condivisa. Questo tipo di organizzazione, d’altronde, è prevista dal disegno di legge Mussi-turco sugli ospedali universitari. Tutti gli ospedali in cui esiste una Facoltà di Medicina dovranno diventare aziende integrate. Questo avverrà anche a Novara, in un percorso giuridico-organizzativo destinato ad accompagnare e a sostenere la costruzione del nuovo ospedale, che trarrà le sue caratteristiche essenziali proprio da questa nuova impostazione». .  
   
 

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