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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Settembre 2007
 
   
  NOVARA: ESPORTAZIONI: I DATI DI DETTAGLIO DEL CONSUNTIVO 2006

 
   
  Novara, 3 settembre 2007 - Si chiude in positivo, e in significativo miglioramento rispetto all’anno precedente, il bilancio delle esportazioni novaresi per il 2006, confermando l’andamento positivo iniziato nel 2004. Il livello delle esportazioni ha infatti superato i 4 miliardi di euro, segnando una decisa crescita rispetto all’anno precedente (+11,4%), al di sopra delle performance sia nazionale (+9%), sia regionale (+8,4%). In relazione agli altri capoluoghi piemontesi, Novara mantiene il terzo posto nella graduatoria descrescente in valori assoluti, collocandosi al di sotto dei saggi raggiunti da Verbania (+22,5%), Asti (+14,3%) e Alessandria (+12,6%), ma precedendo Torino (+7,4%), Cuneo (+6,2%) e Biella (-1,6%), in linea con il risultato di Vercelli (+11,5%). “La ripresa delle vendite all’estero su buoni livelli – ha commentato Gianfredo Comazzi, presidente della Camera di Commercio di Novara – era un fatto già noto, risultato del lavoro che i nostri imprenditori hanno fatto in questi ultimi anni e stanno facendo tuttora per valorizzare nel modo migliore il fattore distintivo e caratterizzante della propria offerta, ovvero la qualità, l’unico che consenta di acquisire vantaggi competitivi sostenibili. Come Camera di Commercio – ha aggiunto – cerchiamo di sostenere la spinta innovativa delle nostre imprese, soprattutto in termini di trasferimento tecnologico, che sta alla base della qualità e, quindi, del successo sul mercato internazionale”. Sotto il profilo merceologico, i settori caratterizzati da una maggior rilevanza sono quelli relativi a “macchine e apparecchi meccanici” (che rappresentano il 34,4% dell’export provinciale totale), “prodotti chimici” (15,3%) e “coke, raffinerie e petrolio”, con particolare riferimento alla voce “prodotti petroliferi raffinati”, arrivata a costituire il 9,5% delle esportazioni complessive. In dettaglio, il comparto “macchine e apparecchi meccanici” ha conosciuto uno sviluppo pari al +12% rispetto al 2005: tale crescita è stata determinata in misura consistente dalle esportazioni di macchine finalizzate alla “produzione di energia meccanica”, costituite essenzialmente dalle produzioni-chiave della meccanica novarese, vale a dire rubinetti e valvole, che rappresentano il 73,8% dell’intera voce. L’incremento registrato da questo settore rispetto all’anno precedente (+15,6%) conferma il suo ruolo d’eccellenza nella produzione novarese, tanto da costituire il 25,4% delle nostre vendite complessive all’estero. I saggi di sviluppo relativi ai singoli paesi importatori, inoltre, superano tutti le due cifre, fatta eccezione per la Francia (+1,3%), che rimane comunque il principale acquirente, con variazioni particolarmente significative per l’Ungheria (+36,6%), la Grecia (+25,8%), la Polonia (+25,1%), la Repubblica Ceca (+22,7%) e gli Stati Uniti (+26%), che confermano le buone prospettive di sviluppo dei rapporti commerciali con tali Paesi. Decisamente positivo l’aumento registrato nelle vendite all’estero di prodotti della “chimica di base” (+10,9%) e di “altri prodotti chimici” (+21,6%), che trainano la crescita dell’intero comparto (+20,1% su base annua), arrivando a costituire, rispettivamente, il 7,1% e il 5,8% dell’intero export novarese. Più contenuti, ma comunque positivi i tassi di crescita registrati dall’industria tessile e dalla “confezione di articoli di vestiario”, che superano di poco il +3%. Nel primo caso, tuttavia, tale risultato va ricondotto alla forte espansione delle vendite all’estero di tessuti (+20,1%), cui si contrappongono le pesanti perdite che hanno interessato le stoffe a maglia (-55,6%), i filati per cucire (-15,8%) e gli articoli a maglia (-9,6%). Preoccupante è soprattutto l’ulteriore contrazione degli “altri prodotti tessili” (-7,4%), che costituiscono l’1,6% delle esportazioni complessive. In calo anche la “fabbricazione di cuoio e pelli” (-10,6%), legata alla crisi del comparto calzaturiero, cui si sottrae il settore del cuoio, articoli da viaggio e borse, in fase espansiva (+5%). Per quanto concerne le aree geografiche di maggior interesse, l’Unione Europa conferma la propria leadership, assorbendo il 60,6% delle esportazioni novaresi. La vendita oltre confine delle merci locali appare decisamente indirizzata verso l’Ue a 15 (54,9%) e, in misura minore, verso i 10 nuovi Paesi entrati (5,7%). Le vendite verso questi ultimi, tuttavia, hanno conosciuto un notevole incremento (+31,5%), a fronte del +9,4% registrato dall’export rivolto all’Europa a 15. Tale risultato conferma dunque le potenzialità di sbocchi offerte dai mercati dell’Europa Orientale alla produzione locale. Le esportazioni extracomunitarie sono state interessate da una crescita corrispondente al +11,7% che, pur superando di poco quella messa a segno dall’export europeo, non ha modificato la loro importanza relativa in misura rilevante. Svizzera e Stati Uniti hanno registrato gli aumenti di acquisti più significativi, pari rispettivamente a +16% e +16,5%; protagoniste, invece delle migliori performance sono state Argentina (che ha più che raddoppiato i propri rapporti con Novara), Russia (+24,1%), Canada (+23. 4%) e Cina (+18,4%). La Cina, in particolare, rafforza la sua posizione di rilievo tra i partner commerciali extra europei delle aziende novaresi. Nonostante le esportazioni verso il mercato cinese rivestano un peso ancora decisamente modesto (3,7% dell’export novarese verso i Paesi extra-Ue a 25 e 1,5% di quello complessivo), i traffici che vedono la Cina come mercato di destinazione stanno infatti conoscendo un ritmo di sviluppo particolarmente sostenuto. .  
   
 

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