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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Settembre 2007
 
   
  RECORD DI RICHIESTE DI LAUREATI NEL 2007

 
   
   Roma, 4 settembre 2007 - Anno d’oro per i laureati italiani. Meglio se economisti, ingegneri elettronici o sanitari e paramedici. I 75mila “dottori” che le imprese vogliono assumere entro l’anno, pari al 9% dei posti di lavoro messi a disposizione, sono il numero più elevato registrato dal 2001 ad oggi. E’ quanto mette in evidenza Excelsior, l’indagine condotta da Unioncamere e Ministero del Lavoro su oltre 100mila imprese di ogni dimensione e settore di attività. Fortemente in crescita, però, anche la domanda di diplomati, che nel 2007 supera le 293mila unità (contro le 235mila del 2006), pari al 34,9% dei posti di lavoro messi a disposizione dal settore privato. “La crescita del numero dei laureati è la conferma della ripresa in atto nel nostro sistema economico”, sostiene il presidente di Unioncamere, Andrea Mondello. “Il dato sulla crescita degli investimenti, infatti, fa pensare che sia in corso una nuova fase di accumulazione del capitale e di aggiornamento del sistema produttivo sotto il profilo tecnologico, per la quale è fondamentale la disponibilità anche di capitale umano adeguato. D’altro canto, insieme a questo elemento decisamente positivo, non si possono rilevare alcuni fattori di criticità. Primo tra tutti la ben più modesta ricerca di laureati da parte delle imprese del Mezzogiorno rispetto a quelle del Centro-nord. Questo significa che il sistema produttivo meridionale potrebbe essere meno propenso ad innovare e a puntare sulla qualità mentre è proprio su questi fronti che si gioca la grande competizione internazionale”. Laureati: giovani sì ma con esperienza L’aumento della richiesta di laureati si deve per l’85% al settore dei servizi, dove l’incidenza di “dottori” (56mila quelli ricercati dalle imprese) raggiunge l’11% del totale delle assunzioni del settore. Meno consistente la richiesta di laureati nell’industria, che quest’anno assorbirà 19. 000 dottori a fronte dei 17. 000 circa del 2006. La percentuale di laureati richiesti dall’industria scende così dal 6,2% del 2006 del totale al 5,8% del 2007. Su questo dato incide però la minore domanda dell’edilizia (1,2%), mentre nel manifatturiero il valore sale all’8,6%. Dal punto di vista territoriale, la domanda di laureati è decisamente più consistente nelle regioni del Nord-ovest e del Centro (12,2% e 10,2% del totale delle assunzioni previste, mezzo punto percentuale in più rispetto al 2006). Leggermente inferiore la richiesta nel Nord-est (8% la quota di assunzioni 2007 destinate a questa componente). Al Sud la domanda di “dottori” ammonta al 5,5% del totale dei posti di lavoro. Economia e Commercio si conferma anche quest’anno l’indirizzo più ricercato dalle imprese (oltre 24. 000 i posti di lavoro messi a disposizione, con un incremento di circa 4. 500 unità rispetto al 2006). Seguono Ingegneria elettronica e dell’informazione (9. 000, 2. 200 assunzioni in più), che conquista il secondo posto, superando le lauree con indirizzo sanitario e paramedico (6. 900). La laurea specialistica quinquennale sembra ancora riscontrare una chiara preferenza presso gli imprenditori: il 48,3% delle entrate di laureati programmati per il 2007 fa riferimento a questo percorso formativo, a fronte di un 16,3% riferito alla “laurea breve” o triennale. Se per questa ultima si è registrata una domanda sostanzialmente stabile (oscillante intorno al 15/16%), nel primo caso si tratta, invece, di un valore in continua flessione a partire dal 2005 (quando era pari al 57,7%, per scendere poi al 53,6% l’anno successivo). Aumenta invece dal 31,6% al 35,4% “l’area dell’indifferenza”, ossia la quota di assunzioni per le quali non si segnalano preferenze circa il livello di laurea. E’ vero che le lauree piacciono sempre di più alle imprese (che per questa componente di nuovi assunti mette a disposizione, nel 61,1% dei casi, contratti a tempo indeterminato), ma è anche vero che la laurea da sola non basta. E’ meglio infatti aver già maturato almeno un po’ di esperienza lavorativa, dicono le imprese, che destinano ai laureati non al primo impiego il 64,7% dei 75mila posti di lavoro messi a disposizione. Diplomati: 54mila possibilità in più dello scorso anno In crescita in maniera consistente la domanda di diplomati (oltre 290. 000 entrate, contro le quasi 236. 000 del 2006). Tra i diplomi più richiesti quest’anno - e in deciso aumento rispetto al 2006 – quello dell’indirizzo amministrativo e commerciale (99. 500 entrate contro le 76. 400 dell’anno precedente), che si conferma il più richiesto dalle imprese (concentra infatti da solo ben un terzo delle richieste complessive di diplomati). Spicca quest’anno anche la crescita dell’indirizzo turistico-alberghiero (26. 600 assunzioni, +6. 500 in confronto al 2006), che supera l’indirizzo meccanico (che, con 2. 200 entrate in più, arriva a sfiorare le 23. 000 entrate). Segue l’indirizzo elettrotecnico (10. 600 assunzioni), mentre quello edile si conferma al quinto posto nelle richieste degli imprenditori. .  
   
 

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