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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Settembre 2007
 
   
  NASCE LA RETE DEGLI ATENEI PUGLIESI PER VALORIZZARE LA RICERCA

 
   
   Bari, 4 settembre 2007 - Valorizzare economicamente i saperi tecnici e scientifici sviluppati da università e centri di ricerca pubblici e privati e facilitare il trasferimento tecnologico verso le imprese. Sono i principali obiettivi della Rete regionale degli Industrial Liaison Offices (Ilo), cioè degli uffici per il trasferimento tecnologico già esistenti o in fase di costituzione che in ogni università hanno il compito di agevolare la registrazione di brevetti e la creazione di imprese. Il protocollo d’intesa per l’avvio delle attività previste nel Progetto Ilo Puglia è stato firmato lunedì 23 luglio presso la Presidenza della Regione alla presenza del vice presidente e assessore allo Sviluppo Economico, Sandro Frisullo, dal presidente dell’Arti, Gianfranco Viesti, e dai vertici istituzionali dei cinque atenei pugliesi: Università di Bari, di Foggia e del Salento, Politecnico di Bari, Lum Jean Monnet. Il progetto Ilo Puglia è una misura prevista nell’Accordo di programma quadro per la Ricerca fra la Regione Puglia e il Miur del 2005 e si propone di dotare la rete degli atenei pugliesi di strumenti e risorse stabili per il trasferimento tecnologico. La progettazione dell’intervento e la sua esecuzione vengono attuate dall’Arti, Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, a seguito della stipula di una convenzione tra l’Agenzia e la Regione Puglia, approvata con delibera della Giunta Regionale del 24 aprile scorso. Il progetto avrà termine il 31 dicembre del 2008. In particolare Ilo Puglia si propone di: dotare le cinque università pugliesi di uffici stabili per la valorizzazione del proprio patrimonio scientifico (Ilo); impiegare il patrimonio di ricerca già disponibile nelle università e non ancora valorizzato per innovazioni di prodotto, crescita di nuova impresa e di occupazione nei settori ad elevato contenuto di conoscenza, attraverso brevetti, licenze e spin off; accrescere la ricaduta delle spese di ricerca universitarie sullo sviluppo economico ed imprenditoriale della Puglia. Il progetto prevede attività di organizzazione interna ed esterna degli uffici, alla brevettazione e all’attività di spin-off (gemmazione di imprese da attività di ricerca). Sono previste anche azioni di affiancamento del personale tecnico-amministrativo e di ricerca delle Università, per fornire competenze relative alla gestione dei processi di trasferimento tecnologico, alla protezione dei risultati della ricerca e alle attività cooperative con l’industria. Tra i fattori che fanno di Ilo Puglia una realizzazione avanzata nel panorama nazionale sono sicuramente: la messa in rete di strumenti comuni, e la standardizzazione di procedure per favorire la cooperazione fra gli Atenei e la razionalizzazione nell’impiego delle risorse, la ripartizione dei ruoli tra i vari soggetti che in Puglia svolgono la funzione di raccordo tra ricerca e industria (tra cui anche centri di competenza, distretti tecnologici, parchi scientifici); l’esistenza di una rete regionale sostenibile nel tempo, di uffici fra loro coordinati; le azioni per favorire la nascita e la crescita delle imprese spin-off della ricerca. Ilo Puglia presenta volutamente un elevato livello di integrazione con le attività previste dal progetto Nilo, predisposto dagli Atenei pugliesi e ammesso al co-finanziamento Mur attraverso il Piano Nazionale della Ricerca 2004-2006. Quest’ultimo progetto mira anch’esso alla creazione ed al rafforzamento degli uffici per il trasferimento tecnologico delle Università coinvolte, ma è specificamente indirizzato a ideare e consolidare una serie di strumenti operativi e di servizi per le imprese del territorio. I due progetti prevedono la condivisione di informazioni e di attività di sensibilizzazione, attraverso strumenti cooperativi di gestione del lavoro. .  
   
 

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