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Notiziario Marketpress di Venerdì 13 Luglio 2007
 
   
  TRENTINO/ GLI ARTIGIANI DEL RAME TRENTINI IN ASSOCIAZIONE A PEIO UNA MOSTRA DELLA COLLEZIONE NAVARINI L’ESPOSIZIONE, CHE DIVENTERÀ ITINERANTE, INAUGURATA DALL’ASSESSORE FRANCO PANIZZA

 
   
  Quasi tremila manufatti in rame dal 1500 al secondo dopoguerra, una delle più grandi raccolte nazionali di antichi oggetti in rame, provenienti dal Trentino ma anche da altre regioni italiane e dall’estero, che raccontano la nostra storia, silenziosi testimoni di quotidianità stentate ma anche di sfarzi, dell’ingegno e della maestria di valenti artigiani. Una raccolta frutto della profonda passione per il rame che da sempre spinge il suo promotore, Pierino Navarini, a cercare nuovi oggetti per arricchire il suo splendido “Museo del rame”, ospitato in un edificio rurale del Cinquecento lungo il Rio Gola a Ravina. Questa è la Collezione Navarini, una straordinaria raccolta dalla quale provengono i circa settanta pezzi esposti presso le Scuole Elementari di Cogolo di Peio, un’esposizione inaugurata il 18 luglio, alla presenza dell’assessore all’artigianato e cooperazione Franco Panizza. Un omaggio ai “parolòti”, i calderai ambulanti trentini che, anche dalla Val di Sole, partirono emigranti (più nelle regioni italiane che non nelle lontane mete transoceaniche), ma soprattutto l’occasione per tenere a battesimo la neonata Associazione Trentino Rame L’associazione (in futuro non si esclude la nascita di un consorzio tra imprese), presieduta da Danilo Valentinotti, è nata il mese scorso per iniziativa di alcuni artigiani ramai (in Trentino le aziende sono solo una decina, quando fino a vent’anni fa nella sola Valsugana ce n’erano 25), accomunati dall’impegno di valorizzare passato e presente dell’arte del rame . L’unione di intenti ha dato vita ad un progetto comune che si prefigge la rivalutazione dell’artigianato trentino del rame, in un continuum dove gli aspetti storico-culturali avvalorano e sostengono la peculiarità, l’importanza e la qualità della produzione attuale. “Intendiamo proporci in manifestazioni pubbliche culturali - ha spiegato Valentinotti – attraverso mostre, rievocazioni e presentazioni delle principali tecniche di lavorazione – battitura-stagnatura, sbalzo, cesello - e dei prodotti artigianali, consapevoli che la cultura e la memoria del nostro operare rappresentano un indispensabile momento di crescita, confronto e differenziazione”. Le idee sono già sul tappeto: mostre sul rame in enologia, il rame in cucina, le forme dei rami, i rami nobili, i rami di casa, percorsi di visitazione della memoria della nostra quotidianità dove l’”oro rosso” vive come strumento indispensabile di vita. E poi iniziative didattiche, pubblicazioni, produzione di documentari e una vetrina on line con un “museo virtuale” in cui l’utente avrà la possibilità di muoversi in uno spazio tridimensionale e di avvicinarsi, in tempo reale e in modo avvincente, al mondo del rame. Vecchio e nuovo sposano dunque l’obiettivo di portare l’artigianato del rame trentino ai suoi antichi fasti (si ricorderà, a questo proposito, la bella mostra “Rame d’arte” ospitata dal Castello del Buonconsiglio nel 1998) e presentare la qualità della produzione attuale, oggi ricercata in particolare dal mondo enogastronomico. Contatti anche importanti non mancano, come quello ad esempio con il Fai o con l´Istituto Nazionale del Rame che, vista la nascita dell’associazione trentina, ha deciso di sostenere la stessa promuovendo una ricerca sulle tecniche di lavorazione del pentolame in rame, nicchia di produzione nella quale – forse non tutti lo sanno – il Trentino è all’avanguardia. La mostra della Collezione Navarini rimarrà aperta al pubblico a Cogolo di Peio fino al 3 agosto, poi diverrà itinerante (Folgaria e Mezzolombardo le prime tappe), per offrire anche ai turisti l’occasione per conoscere un altro affascinante volto del nostro territorio. La stessa mostra degli oggetti della Collezione Navarini – presentata ieri dal suo creatore, Pierino Navarini – farà da cornice alla dimostrazione pratica della lavorazione e stagnatura del rame ad opera di un artigiano, Vincenzo Tironi. L’assessore Panizza ha espresso apprezzamento per l’iniziativa promossa dal Comune di Peio, in rappresentanza del quale è intervenuta l’assessore alla cultura Afra Longo, e dell’Associazione Trentino Rame, per “un progetto che si caratterizza per l’alta qualità della proposta e per la volontà di non perdere la memoria di una ricca tradizione che si vorrebbe ora trasmettere, con la passione degli artigiani ramai, ai giovani". Già da alcuni giorni e fino al 13 agosto il Servizio Politiche sociali e abitative completerà il trasloco dei propri uffici da Piazza Silvio Pellico 8 e da Via Gilli 4 alla nuova sede sita in Via Zambra 42, torre B Sud Top Center. Il trasferimento è stato fatto per unificare anche fisicamente i due servizi edilizia abitativa e politiche sociali, accorpati all’inizio dell’anno. Mercoledì si trasferisce il dirigente e la segreteria. Nella nuova sede ci sono i Servizi Edilizia abitativa agevolata e pubblica. .  
   
 

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