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Notiziario Marketpress di Venerdì 13 Luglio 2007
 
   
  FRIULI VENEZIA GIULIA / RECUPERO CASTELLO DI CERGNEU

 
   
  La riscoperta di un importante reperto della storia medievale friulana che verrà inserito tra le attrazioni turistiche della regione e diventerà anche sito suggestivo per concerti e spettacoli teatrali all´aperto. E´ quanto si è proposto il progetto di recupero del sito archeologico del castello di Cergneu, in comune di Nimis, i cui lavori di recupero sono stati illustrati 21 luglio dall´amministrazione comunale alla presenza del presidente della Regione, Riccardo Illy. I resti, ancora imponenti con la torre, il mastio e parte della cortina, si raggiungono percorrendo l´antica stradina castellana attraverso il bosco, oltre la quale si trova anche la chiesetta dei Santi Pietro e Paolo, fondata nel 1323. Il recupero conservativo e la valorizzazione storico culturale del castello, di cui esiste un´unica raffigurazione redatta da Vincenzo Joppi sulla base di una copia tratta da un originale della seconda metà del Xvi secolo e conservata al museo Correr di Venezia, assume un significato importante non solo per l´identità del luogo, in quanto rappresenta un interessante esempio di opera munita secondo lo schema dei più antichi fortilizi friulani, ma anche dal punto di vista turistico e della valorizzazione del territorio. Il sito diventerà, infatti, sede per concerti e spettacoli teatrali e verrà inserito all´interno dell´itinerario previsto dal Consorzio Dolce Nord Est, che raggruppa dieci comuni, la Comunità montana, la Provincia di Udine per sviluppare l´attrattività turistica della zona. "Esprimo il mio apprezzamento per questo progetto di recupero - ha commentato Illy - che restituisce memoria di una parte della storia friulana, il medioevo, di cui ci restano in regione numerosi siti che è importante valorizzare. Ancora più apprezzabile è il fatto che questo progetto si sia svolto con la collaborazione di soggetti privati e pubblici e grazie al coordinamento dell´amministrazione comunale. Infine - ha concluso Illy - è importante l´uso futuro che è stato scelto per il sito di Cergneu, ovvero per iniziative di cui beneficeranno i cittadini del Friuli Venezia Giulia e i turisti che auspichiamo siano sempre più attratti dal nostro patrimonio paesaggistico e storico". Sorto forse su una precedente difesa romana, nel 1170 il castello fu donato al patriarca d´Aquileia da Voldarico, marchese di Toscana. Nel secolo successivo, la giurisdizione passò ai signori di Savorgnano: i figli di Corrado, Detalmo e Pietro, acquisirono il predicato dal nuovo feudo cui si uniranno, nel Quattrocento, quelli di Brazzà inferiore e superiore. I resti del castello appartengono tuttora ai discendenti ed è stata proprio Rossella di Brazzà l´architetto che ha dato il primo impulso ai lavori di scavo. "La campagna di scavi - ha ricordato di Brazzà - era iniziata nel 1999 ed è proseguita fino a quella del 2006 che, grazie ad un finanziamento Obiettivo 2 di 250 mila euro, ha permesso di mettere in luce l´intera struttura planimetrica del castello. Il secondo obiettivo del progetto era consolidare la struttura muraria con piccole integrazioni: il perimetro della città è stato innalzato di circa un metro per rendere più comprensibile l´area interessata dall´impianto castellano. Il terzo obiettivo - ha concluso - sarà quello di consolidare i lacerti murari rinvenuti durante gli scavi archeologici". Presenti alla cerimonia, introdotta dal sindaco di Nimis, Renato Picogna, l´assessore regionale alle Autonomie locali, Franco Iacop, il presidente della Provincia, Marzio Strassoldo, il consigliere regionale Roberto Molinaro, il presidente della Comunità Torre Natisone Collio, Adriano Corsi. .  
   
 

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