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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Settembre 2007
 
   
  NASCE L’ASSOCIAZIONE “TRENTINO RAME” LE IMPRESE PROMUOVONO L’ARTE E LA TRADIZIONE

 
   
  Trento, 5 settembre 2007 - Nella suggestiva cornice del Museo del rame della famiglia Navarini di Ravina è stata presentata il 10 agosto l’associazione Trentino Rame, nata di recente per volontà della imprese di settore di promuovere una tradizione secolare che negli anni si è innovata ed ha conquistato nuovi spazi di mercato. All’appuntamento erano presenti, tra gli altri, il presidente dell’associazione Danilo Valentinotti, l’assessore provinciale all’artigianato e alla cooperazione Franco Panizza e il proprietario del museo, Pierino Navarini. “L’associazione – ha sottolineato l’assessore Panizza – è un esempio di come le imprese possono oggi promuovere storia, tradizione e innovazione. La Provincia autonoma di Trento intende assicurare un forte appoggio a delle imprese che dimostrano sul campo la volontà di lavorare assieme, per un obiettivo comune”. Il presidente Valentinotti ha da parte sua ribadito gli obiettivi dell’associazione: “Il recupero della memoria storica, la raccolta di documentazione sulle tradizionali tecniche di lavorazione del rame, la divulgazione delle specifiche proprietà e caratteristiche del rame, che dopo decenni sta tornando nelle cucine degli italiani, e la presentazione al pubblico di un artigianato moderno con ottime prospettive di mercato”. Nel corso della presentazione è stata ricordata la mostra itinerante dedicata al rame e in particolare alla collezione Navarini di Ravina: “Un omaggio ai “parolòti”, i calderai ambulanti trentini che, anche dalla Val di Sole, partirono emigranti (più nelle regioni italiane che non nelle lontane mete transoceaniche)”, ha concluso Pierino Navarini che con il maestro Vincenzo Tironi è uno dei promotori della nuova associazione. L’associazione (in futuro non si esclude la nascita di un consorzio tra imprese), presieduta da Danilo Valentinotti, è nata il mese scorso per iniziativa di alcuni artigiani ramai (in Trentino le aziende sono solo una decina, quando fino a vent’anni fa nella sola Valsugana ce n’erano 25), accomunati dall’impegno di valorizzare passato e presente dell’arte del rame . L’unione di intenti ha dato vita ad un progetto comune che si prefigge la rivalutazione dell’artigianato trentino del rame, in un continuum dove gli aspetti storico-culturali avvalorano e sostengono la peculiarità, l’importanza e la qualità della produzione attuale. L’assessore Panizza ha espresso apprezzamento per l’iniziativa promossa dal imprese artigiane a sostegno dell’Associazione Trentino Rame: “Un progetto che si caratterizza per l’alta qualità della proposta e per la volontà di non perdere la memoria di una ricca tradizione che si vorrebbe ora trasmettere, con la passione degli artigiani ramai, ai giovani. L’associazione ha il grosso merito di coniugare tradizione e qualità, artigianato ed arte, in un settore che dopo anni di crisi sta vivendo una forte ripresa. Proprio la volontà di mettersi assieme e creare un coordinamento – ha concluso Panizza – dimostra la vitalità del comparto e la voglia di continuare su una strada che ha permesso il rilancio del rame". “Intendiamo proporci in manifestazioni pubbliche culturali - ha spiegato Valentinotti – attraverso mostre, rievocazioni e presentazioni delle principali tecniche di lavorazione – battitura-stagnatura, sbalzo, cesello - e dei prodotti artigianali, consapevoli che la cultura e la memoria del nostro operare rappresentano un indispensabile momento di crescita, confronto e differenziazione”. Le idee sono già sul tappeto: mostre sul rame in enologia, il rame in cucina, le forme dei rami, i rami nobili, i rami di casa, percorsi di visitazione della memoria della nostra quotidianità dove l’”oro rosso” vive come strumento indispensabile di vita. E poi iniziative didattiche, pubblicazioni, produzione di documentari e una vetrina on line con un “museo virtuale” in cui l’utente avrà la possibilità di muoversi in uno spazio tridimensionale e di avvicinarsi, in tempo reale e in modo avvincente, al mondo del rame. I contatti – come confermano i promotori dell’associazione non mancano - anche importanti non mancano, come quello ad esempio con il Fai o con l´Istituto Nazionale del Rame che, vista la nascita dell’associazione trentina, ha deciso di sostenere la stessa promuovendo una ricerca sulle tecniche di lavorazione del pentolame in rame, nicchia di produzione nella quale – forse non tutti lo sanno – il Trentino è all’avanguardia. Il museo del rame, allestito a Ravina dalla famiglia Navarini, conta quasi tremila manufatti in rame dal 1500 al secondo dopoguerra ed è una delle più grandi raccolte nazionali di antichi oggetti in rame, provenienti dal Trentino ma anche da altre regioni italiane e dall’estero. “Nei locali – come ha spiegato il proprietario Pierino Navarini – è raccolta la nostra storia, silenziosi testimoni di quotidianità stentate ma anche di sfarzi, dell’ingegno e della maestria di valenti artigiani”. Una raccolta frutto della profonda passione per il rame che da sempre spinge il suo promotore, Pierino Navarini, a cercare nuovi oggetti per arricchire il suo splendido “Museo del rame”, ospitato in un edificio rurale del Cinquecento lungo il Rio Gola a Ravina. .  
   
 

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