Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Settembre 2007
 
   
  PONTI SENZA SEGRETI: ECCO COME FUNZIONA IL SISTEMA DI MONITORAGGIO BMS-PAT SOTTO CONTROLLO QUASI MILLE PONTI

 
   
  Trento, 6 settembre 2007 - I ponti trentini non hanno segreti: la loro tipologia, l’età, e soprattutto il loro stato di salute sono ben noti ai tecnici della Provincia autonoma di Trento che hanno brevettato, in collaborazione con la Facoltà di ingegneria dell’Università di Trento, un sistema di monitoraggio continuo che viene utilizzato per pianificare gli interventi di manutenzione. Il punto è stato fatto questo pomeriggio dal responsabile del Servizio opere stradali della Provincia, Luciano Martorano che ha illustrato le modalità di funzionamento del sistema Bms. La sigla sta per Bridge management system e contraddistingue non solo un software di gestione dei dati raccolti in questi anni, ma anche il metodo di raccolta e validazione degli stessi. “Siamo partiti nel 2002 – ha spiegato Martorano – e dopo un paio di anni di messa a punto dello strumento, abbiamo attivato un monitoraggio che coinvolge quasi un migliaio di manufatti, in pratica tutti i ponti di lunghezza superiore ai tre metri che ricadono nel reticolo viario trentino”. Il sistema Bms–pat è entrato nel vivo nel luglio dello scorso anno: ad oggi i venti professionisti incaricati dei rilievi hanno controllato tutte le strade statali e buona parte di quelle provinciali. In pratica il 70% di queste ultime è stato controllato dai tecnici ed il 50% risulta “schedato” nel nuovo software, il che significa che sono a disposizione delle strutture provinciali tutte le informazioni per stabilire se, quando e come intervenire per manutenzioni tanto ordinarie che straordinarie. “In verità – ha aggiunto Martorano – l’obiettivo è quello di pianificare al meglio queste manutenzioni, per ottimizzare il rapporto costi e benefici e eseguire interventi dove sono davvero necessari”. Sono tre le graduatorie utilizzate dagli specialisti per determinare questo tipo di valutazione: la prima graduatoria si riferisce al coefficiente di struttura, mentre le altre due prendono in esame l’età apparente del manufatto e l’indice di priorità calcolato sulla base dei rilievi effettuati in occasione di analisi sul campo. Per queste ultime si utilizzano apparecchiature sofisticate, ma almeno una volta all’anno tutti i ponti sono oggetto di una ispezione semplice sufficiente a verificare se ci sono problemi immediati. Quanto al rischio di crollo, per tutti i ponti trentini i tecnici sono sicuri. “Possiamo stare tranquilli – ha commentato Martorano – tuttavia stiamo già pensando di iniziare alcuni interventi, per evitare che infiltrazioni d’acqua o corrosioni (pesanti, a questo proposito, gli attacchi del sale usato d’inverno per sciogliere ghiaccio e neve) compromettano le strutture, ad esempio al viadotto di Montevideo per il quale è già pronta la progettazione esecutiva. Espletata la gara europea, si può immaginare di avviare la ristrutturazione tra il 2008 ed il 2009. A breve metteremo mano anche ai ponti sul Rio Cereda (sei manufatti) sulla statale 347, e a quello di Ravazzone (statale di Loppio) e della Val dei Morti (Pressano)”. Altri interventi in corso sono quelli che riguardano i ponti lungo la strada per Madonna di Campiglio oppure quello sulla sp 206 di Marilleva all’altezza di Mezzana. Nel frattempo si completerà l’acquisizione dei dati mancanti relativi ai manufatti presenti sul reticolo delle strade classificate come provinciali con la previsione di avviare un programma di manutenzione ordinaria “ragionato”. Fin d’ora emerge comunque che sono le costruzioni nate con il boom degli anni Settanta quelle che richiedono maggiori attenzioni: “A quel periodo – spiega Martorano– si devono realizzazioni di una certa complessità, sia in termini strutturali che di luce. Le manutenzioni saranno comunque effettuate con l’accortezza di non pregiudicare i flussi del traffico, in particolare assicurando il transito a senso unico alternato durante l’esecuzione dei lavori. Unica eccezione sarà per il ponte di Ravazzone che per l’intervento di allargamento dovrà essere completamente chiuso: il traffico verrà deviato allo scopo sulla variante di Mori”. .  
   
 

<<BACK